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PERSECUZIONI CONTRO I CREDENTI IN CRISTO

Ultimo Aggiornamento: 02/02/2023 12:13
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30/06/2013 07:50
 
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AFRICA/CENTRAFRICA - “Una situazione mai vista prima in Centrafrica” afferma Mons. Nzapalainga

Bangui (Agenzia Fides)-“Una situazione mai vista prima nel nostro Paese” afferma Sua Ecc Mons. Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, in un’intervista concessa al “Journal de Bangui”, alla vigilia della sua partenza per Roma, dove il 29 giugno, riceverà il palio da Papa Francesco. 
Come riportato da Fides (vedi Fides 25/6/2013) i Vescovi centrafricani si sono riuniti di recente per fare il punto sulla drammatica situazione nel Paese. Mons. Nzapalainga sottolinea che tutti i Vescovi hanno affermato che nelle loro singole diocesi la situazione è così drammatica che si può sintetizzare con l’espressione “di mai visto prima” per il livello di distruzione causato dai ribelli Seleka.

“Di mai visto prima” per quanto riguarda le distruzioni dei beni civili e dell’amministrazione dello Stato (in particolare gli archivi. “Che cosa spinge queste persone ad annichilire la memoria, bruciando i documenti amministrativi e gli altri archivi?” si chiede l’Arcivescovo). “Mai visto prima” un simile accanimento contro i cristiani, cattolici e protestanti. Le strutture della Chiesa sono state pesantemente colpite, almeno un centinaio di automezzi delle diocesi e delle missioni sono stati rubati, al punto che Sua Ecc. Juan José Aguirre Munos,Vescovo di Bangassou è costretto a muoversi a piedi per svolgere il suo servizio pastorale (vedi Fides 5/6/2013).

“Di mai visto prima” come numero di mercenari tra le file della ribellione che vivono sulle spalle della stremata popolazione centrafricana.

Di tutto questo Mons. Nzapalainga porterà testimonianza al Santo Padre, insieme alla speranza e alla volontà di riportare la pace nel Paese.
“La mia speranza- dice l’Arcivescovo di Bangui- è vedere la Repubblica Centrafricana unita. Che tutti i suoi figli, tutte le sue regioni, tutte le sue tribù, tutte le sue etnie possano sentirsi centrafricani, perché l’unità dà la forza”. “È ora di sfidare i nostri interessi egoistici e di cercare quello ci unisce” conclude Mons. Nzapalainga. 

(L.M.) (Agenzia Fides 28/6/2013)
AFRICA/CENTRAFRICA - “Una situazione mai vista prima in Centrafrica” afferma Mons. Nzapalainga

Bangui (Agenzia Fides)-“Una situazione mai vista prima nel nostro Paese” afferma Sua Ecc Mons. Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, in un’intervista concessa al “Journal de Bangui”, alla vigilia della sua partenza per Roma, dove il 29 giugno, riceverà il palio da Papa Francesco. 
Come riportato da Fides (vedi Fides 25/6/2013) i Vescovi centrafricani si sono riuniti di recente per fare il punto sulla drammatica situazione nel Paese. Mons. Nzapalainga sottolinea che tutti i Vescovi hanno affermato che nelle loro singole diocesi la situazione è così drammatica che si può sintetizzare con l’espressione “di mai visto prima” per il livello di distruzione causato dai ribelli Seleka.

“Di mai visto prima” per quanto riguarda le distruzioni dei beni civili e dell’amministrazione dello Stato (in particolare gli archivi. “Che cosa spinge queste persone ad annichilire la memoria, bruciando i documenti amministrativi e gli altri archivi?” si chiede l’Arcivescovo). “Mai visto prima” un simile accanimento contro i cristiani, cattolici e protestanti. Le strutture della Chiesa sono state pesantemente colpite, almeno un centinaio di automezzi delle diocesi e delle missioni sono stati rubati, al punto che Sua Ecc. Juan José Aguirre Munos,Vescovo di Bangassou è costretto a muoversi a piedi per svolgere il suo servizio pastorale (vedi Fides 5/6/2013).

“Di mai visto prima” come numero di mercenari tra le file della ribellione che vivono sulle spalle della stremata popolazione centrafricana.
 
Di tutto questo Mons. Nzapalainga porterà testimonianza al Santo Padre, insieme alla speranza e alla volontà di riportare la pace nel Paese.
“La mia speranza- dice l’Arcivescovo di Bangui- è vedere la Repubblica Centrafricana unita. Che tutti i suoi figli, tutte le sue regioni, tutte le sue tribù, tutte le sue etnie possano sentirsi centrafricani, perché l’unità dà la forza”. “È ora di sfidare i nostri interessi egoistici e di cercare quello ci unisce” conclude Mons. Nzapalainga. 

(L.M.) (Agenzia Fides 28/6/2013)
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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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