Altro esempio significativo:
Non solo, calcolo il valore della costante 1/137 della struttura fine, ma do la sua dimostrazione:
= = =
Nessuno finora è mai riuscito a dare la dimostrazione, nonostante i vari tentativi da parte di molti. Né potevano riuscirci , senza avere, prima, unificato le tre costante, G, h, c, o, meglio , senza la giusta ipotesi e/o la tesi.
Il valore 1/137 è stato ben sperimentato e collaudato.
Non solo, avendo di dimostrato e calcolato il valore delle masse :
M = 0,545809.kg e M= 1,86667. kg
alle quali, attraverso l’equazione, dimostrata,
M = 1,5825
corrispondono i relativi tempi intrinseci :
t= 1,35154786. s e t = 0,39518875. s
facendo il rapporto tra le due masse ottengo:
= (0,29239) 1
Facendo il rapporto tra i due tempi ottengo :
= (0,29239) 2
Come si nota i due rapporti, la 1 e la 2, sono identici.
Non è finita qui. ora, moltiplico la 1 e la 2, ovvero
=(0,29239) (0,29239) = 0,0854 →
( ) ≈ 0,0854
Elevando ambo i membri al quadrato ottengo:
= ( ≈
È del tutto evidente che, elevando la 1 o la 2 alla quarta, ottengo sempre .
Nota : a proposito, e in particolare del numero 0,0854, vedi libro, QED, di Fyemann pag. 160, 161.
Altro esempio: spostamento del perielio
(Vedi I vol. pag. 154,155)
π (2π) ) = π (2π) = = π (2π) ( ) = 1
in cui il primo termine è quello calcolato per la prima volta da Einstein, dove al posto di 2π, vi è il valore 6, leggermente approssimato.
nota: vedi libro, fondamenti di meccanica relativistica, di Levi-Civita, prima edizione, 1982, Zanichelli a pag. 125.
→ Uguagliando la prima e la seconda →
π (2π) ) = π (2π) 2
per lo scopo, ammettendo che R = distanza media mercurio-sole, e = distanza terra-sole, = velocità della terra, con M = massa del sole, la 2 resta cosi verificata.
Ciò è un altra prova teorica e sperimentale.
Inoltre, = = raggio di curvatura, per cui la 2 può essere scritta:
π (2π) ) = π (2π)
la quale può essere messa, anche, in relazione con la terza equazione o con la quarta (in cui rimane inclusa la legge di kepler, segnata in Rosso) della 1, ovvero
π (2π) = = π (2π) ( )
Altro esempio:
Non solo calcolo il valore della costante naturale o dielettrica assoluta del vuoto, cioè di , ma do la dimostrazione . Anche qui, nessuno, finora, aveva dato la dimostrazione. Essa è stata determinata solo per via sperimentale.
Ciò è poco rispetto al resto. Tuttavia, credo di aver dato già un’idea.
Adesso, voglio evidenziare la seguente legge:
M = 1,5825 1
Perché, questa legge, in particolare? ….Primo: essa è consequenziale di tutta la mia teoria. Secondo: con essa è possibile calcolare, non solo, le masse, dell’elettrone e del protone, ma tutte le possibili “masse” di qualsiasi particella,( pag. 13, vol. II) . I valori, dell’elettrone e del protone, come si sa , sono valori sperimentali.
Inoltre, ≈ 1,582 è il valore della carica elementare : si sapeva, ma, sino ad ora nessuno aveva dimostrato che era realmente una legge fondamentale della natura ( unità fondamentale o quanto). Io, non solo, do la sua dimostrazione, dimostro anche che essa preesisteva già al tempo
t = ≈0,74. s ( II volume pag.11,12).
Dunque, la suddetta legge, la 1, è corretta. Non è tutto.
La suddetta legge, dimostrandolo, lo messa in relazione, sia con la legge dell’energia di Einstein, anche dimostrata, sia con la legge ( dimostrata) degli stati atomici di energia, degli elettroni e dei protoni; cosi, per conseguenza dimostro che queste leggi, non solo sono consistenti tra loro, ma sono interconnessi, in modo armonico, con il tempo intrinseco t, dal quale dipendono e discendono le cariche elettriche, le masse e cosi via:
= 1,5825 = ( energia totale) ( II volume pag. 41)
e
1, 5829. = 2 c ( II volume, pag. 38)
I risultati ottenuti conformi con la sperimentazione.
Si dia uno sguardo alla pag. 38 e successive del volume II.
Altro esempio. le frequenze e, dunque, le lunghezze delle diverse onde elettromagnetiche emesse: spettro dell’atomo di idrogeno.
Avendo dimostrato che
= = 1,0828. c ( vedi II volume, pag.39)
da questo esempio faccio notare il seguente:
il valore 1,0828. , noto come costante di Rydberg, in realtà è il rapporto tra l’energia 13,6 eV e la costante 4π : questa, detta permeabilità magnetica del vuoto.
Inoltre, facendo la differenza, tra il livello di energia inferiore e quello immediatamente successivo, si ottengono le frequenze e, di conseguenza le lunghezze delle diverse onde elettromagnetiche emesse dall’idrogeno, ovvero
= ( - )
È noto che le formulazioni di Balmer, di Luiss Paschen, di Lyman, ecc.ecc. sono di natura sperimentali, cioè nessuno, prima d’ora, le aveva dimostrare teoricamente. Pertanto, ciò è altra prova teorica e sperimentale della correttezza della mia teoria.
Nota: Vedi libro, la Fisica, di Amaldi quarta edizione, Zanichelli, pag 316.
Poi, per quanto riguarda le costanti G, anche, riportate nell’introduzione del II volume, e il peso totale della materia, pari a 2,5661.kg = , pongo alla attenzione il seguente:
Si è a conoscenza che la massa visibile ( stelle, pianeti, o galassie), da stime sperimentali e da osservazioni astronomiche, la danno a circa 1% . Bene. La massa totale visibile, da me dimostrata e calcolata è 2,5661. kg, in termini percentuali non supera 1%. La cosa non finisce qui!
Il fatto, più interessante e , per certi aspetti, sorprendente, è il rapporto tra le G:
1) Il rapporto, tra la G, relativa al peso totale massa visibile, pari a 3,641. (dimostrato) e quella, relativa alla nostra galassia, pari 6,67. ( valore, dimostrato), è 0,54. .
2) il rapporto, tra la G = hc ( quantistica) = 1,9876., relativa al peso totale della materia e quella, relativa al peso totale della massa visibile, è 0,54., cioè identico al primo rapporto.
Ovvero :
== 0,54.
Il che significa, non solo che le G sono in proporzione, ma che la materia nell’universo è distribuita in modo perfetto ed uniforme. Ciò è un’ulteriore prova, come dimostro, che l’universo è isotropo ed omogeneo.
( II volume pag. 60, 61).