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PENSIERI DI PAPA BENEDETTO XVI

Ultimo Aggiornamento: 25/01/2018 09:48
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02/12/2011 23:55
 
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Mi sembra particolarmente importante aver voluto affrontare quest’anno, nell’Assemblea Plenaria, il tema di
Dio: «La questione di Dio oggi». Non dovremmo mai stancarci di riproporre tale domanda, di “ricominciare da
Dio”, per ridare all’uomo la totalità delle sue dimensioni, la sua piena dignità. Infatti, una mentalità che è anda-
ta diffondendosi nel nostro tempo, rinunciando a ogni riferimento al trascendente, si è dimostrata incapace di
comprendere e preservare l’umano. La diffusione di questa mentalità ha generato la crisi che viviamo oggi, che
è crisi di significato e di valori, prima che crisi economica e sociale. L’uomo che cerca di esistere soltanto posi-
tivisticamente, nel calcolabile e nel misurabile, alla fine rimane soffocato. In questo quadro, la questione di Dio
è, in un certo senso, «la questione delle questioni». Essa ci riporta alle domande di fondo dell’uomo, alle aspira-
zioni di verità, di felicità e di libertà insite nel suo cuore, che cercano una realizzazione. L’uomo che risveglia in
sé la domanda su Dio si apre alla speranza, ad una speranza affidabile, per cui vale la pena di affrontare la fatica
del cammino nel presente (cfr. Spe salvi, 1).
Ma come risvegliare la domanda di Dio, perché sia la questione fondamentale? Cari amici, se è vero che «al-
l’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimen-
to, con una Persona» (Deus caritas est, 1), la domanda su Dio è risvegliata dall’incontro con chi ha il dono della
fede, con chi ha un rapporto vitale con il Signore. Dio viene conosciuto attraverso uomini e donne che lo co-
noscono: la strada verso di Lui passa, in modo concreto, attraverso chi l’ha incontrato. Qui il vostro ruolo di fe-
deli laici è particolarmente importante. […] Siete chiamati a offrire una testimonianza trasparente della rilevanza
della questione di Dio in ogni campo del pensare e dell’agire. Nella famiglia, nel lavoro, come nella politica e nel-
l’economia, l’uomo contemporaneo ha bisogno di vedere con i propri occhi e di toccare con mano come con
Dio o senza Dio tutto cambia.
Ma la sfida di una mentalità chiusa al trascendente obbliga anche gli stessi cristiani a tornare in modo più de-
ciso alla centralità di Dio. A volte ci si è adoperati perché la presenza dei cristiani nel sociale, nella politica o nel-
l’economia risultasse più incisiva, e forse non ci si è altrettanto preoccupati della solidità della loro fede, quasi fos-
se un dato acquisito una volta per tutte. In realtà i cristiani non abitano un pianeta lontano, immune dalle «ma-
lattie» del mondo,ma condividono i turbamenti,il disorientamento e le difficoltà del loro tempo.Perciò non meno
urgente è riproporre la questione di Dio anche nello stesso tessuto ecclesiale. Quante volte, nonostante il defi-
nirsi cristiani, Dio di fatto non è il punto di riferimento centrale nel modo di pensare e di agire, nelle scelte fon-
damentali della vita. La prima risposta alla grande sfida del nostro tempo sta allora nella profonda conversione
del nostro cuore, perché il Battesimo che ci ha resi luce del mondo e sale della terra possa veramente trasformarci.
BENEDETTO XVI LAICI,
CIOÈ CRISTIANI
BRANI DAL DISCORSO ALLA PLENARIA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI
Città del Vaticano, 25 novembre 2011
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