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La vita dei "Focolarini"

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2019 20:34
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25/01/2010 18:54
 
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tra le religioni

per la fraternità tra i popoli


Nell’attuale profonda trasformazione mondiale verso una società sempre più multiculturale e multireligiosa
, con l’insorgenza di nuovi fenomeni di xenofobia e intolleranza religiosa e il paventato scontro di civiltà, il Movimento è impegnato a promuovere il dialogo tra le religioni perché il pluralismo religioso dell’umanità non sia causa di divisioni e di guerre, ma contribuisca a ricomporre nella fraternità l’unità della famiglia umana.

E' a livello della spiritualità che il dialogo si mostra particolarmente fecondo. Una convinzione rafforzatasi in questi decenni di dialogo è che ciò che si aspettano da noi cristiani i seguaci di altre religioni è soprattutto una testimonianza concreta dell’amore attinto dal Vangelo. Non a caso è comune ad ogni religione la regola d’oro: "Non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te". Nel clima di amore reciproco che l’attuazione della 'Regola d’oro' suscita, si può stabilire così il dialogo. Esige "farsi uno", cioè "vivere l’altro". Non è un atteggiamento di pura benevolenza, apertura e stima, ma una pratica che esige il "vuoto" completo di noi per immedesimarci con gli altri, per 'entrare nella pelle dell'altro' e penetrare nel senso che ha per l'altro essere musulmano, indù, buddista.

Duplice è l’effetto: aiuta noi ad inculturarci, venendo così a conoscere la religione, il linguaggio dell’altro, e predispone gli altri all’ascolto.

Possiamo passare così al "rispettoso annuncio" nel quale, per lealtà verso Dio e se stessi, e anche per sincerità davanti al prossimo, diciamo quanto la nostra fede afferma sull’argomento di cui si parla, senza con ciò imporre nulla all’altro, senza ombra di proselitismo, ma per amore. Si cresce così nella conoscenza reciproca.

Gli effetti del dialogo

Effetto del dialogo in questo spirito di unità, non è il sincretismo, ma la riscoperta delle proprie radici religiose, di ciò che ci unisce, l’esperienza viva della fraternità: si rafforza, infatti, il comune impegno ad essere fautori di unità e di pace specie là dove la violenza e l'intolleranza razziale e religiosa cercano di scavare un abisso fra le componenti della società. Fioriscono anche significative realizzazioni umanitarie comuni.

Si attua quanto auspicato da Papa Benedetto XVI e da vari leaders religiosi:

"Se insieme riusciremo ad estirpare dai  cuori il sentimento di rancore, a contrastare ogni forma di intolleranza e ad opporci ad ogni manifestazione di violenza, freneremo l’ondata di fanatismo crudele che mette a repentaglio la vita di tante persone, ostacolando il progresso della pace nel mondo. Il compito è arduo, ma non impossibile. Il credente infatti sa di poter contare, nonostante la propria fragilità, sulla forza spirituale della preghiera" (Benedetto XVI, Colonia, incontro comunità musulmane, 20 agosto 2005)

Un evento fondante

Nel 1977, Chiara Lubich è a Londra per ricevere, nella Guild Hall, il Premio Templeton per "il progresso della religione". Narra la sua esperienza di fronte a personalità di diverse religioni. Imprevedibile l’immediato vivo interesse espresso da personalità di diverse religioni presenti in quella sala.

Da allora il dialogo interreligioso è diventato parte integrante degli scopi del Movimento: "Subito - dice Chiara - ho avvertito che tutto questo ci indicava "una svolta" che dovevamo dare al nostro Movimento. Capii che dovevamo rivolgerci verso le persone di altre religioni, lasciando che lo Spirito Santo ci indicasse che cosa e come fare".

Dal 1994 Chiara Lubich è tra i presidenti onorari della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace (WCRP). Dal 1979 rappresentanti del Movimento partecipano alle Assemblee mondiali della WCRP e ad incontri ed iniziative locali.

Formazione al dialogo

Una scuola permanente per il dialogo interreligioso ha sede nella cittadella di Tagaytay (Manila Filippine), centro d'incontro per l'irradiazione della spiritualità per l'Asia. Un’altra scuola per il dialogo ha sede  nella cittadella Luminosa degli Stati Uniti; per favorire la conoscenza reciproca poi ogni anno viene indetto il "Premio Luminosa", assegnato a personalità delle diverse religioni impegnate nel dialogo per la pace.

Diffusione

Per l’espansione universale del Movimento, il dialogo è oggi aperto con tutte le principali religioni del mondo, non solo con singoli seguaci o leader religiosi, ma anche con leader e seguaci di vasti movimenti: come il Movimento laico buddista, Rissho Kosei-kai, che conta 6 milioni di aderenti; l’American Society of Muslims (USA) con oltre 2 milioni; la Swadhyaya Family (India) che abbraccia 8 milioni di aderenti, per la maggior parte indù.

Sono oltre 30.000  i seguaci di altre religioni che vivono, per quanto possibile, lo spirito del Movimento e si impegnano collaborando ai suoi scopi.

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