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SCRITTI PATRISTICI SIGNIFICATIVI

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2014 08:49
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18/07/2010 15:42
 
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S.Ambrogio. La Penitenza, Capitolo 7

52.Versiamo, dunque, lacrime finché c’è tempo, perché ci sia assicurata l’eterna felicità. Temiamo il Signore, sollecitiamone la pietà con il confessare le nostre colpe. Poniamo rimedio ai nostri errori, riparo ai falli, affinché non si dica anche di noi: “Ohimè o anima, l’uomo pio è scomparso dalla terra, non c’è tra gli uomini chi è disposto ad emendarsi”.
53.Perché provi vergogna di confessare le tue colpe innanzi al Signore? Egli dice: “Confessa le tue infamie, affinché sii giustificato”. Agli occhi di chi è tuttora nella colpa è fatto balenare il premio della giustificazione. Infatti, chi ammette spontaneamente le colpe è giustificato. “Il giusto nel proemio del suo discorso accusa se stesso”. Il Signore sa tutto, vuole, però, sentire la tua voce, non già per punire ma per perdonare. Non vuole che il diavolo si faccia gioco di te, ti accusi di tenere celate le colpe. Previeni il tuo accusatore. Se ti accusi da te stesso, non dovrai temere alcun accusatore. Se ti denunzierai da te medesimo, morto che tu sia, risusciterai.
54.Cristo verrà al tuo sepolcro. Se vedrà che Marta, la solerte massaia, versa lacrime per te e così Maria, la quale piamente, come la santa Chiesa, ascoltava la parola di Dio e “scelse per sé la parte migliore”, proverà pietà. Vedendo che moltissimi piangono la tua morte dirà: “Dove lo avete deposto?”, cioè, in quale ordine di peccatori, in quale grado di penitenti?. Lasciatemi vedere chi piangete, perché egli in persona mi commuova con le sue lacrime. Che io veda se è definitivamente morto al peccato di cui si invoca il perdono.
55.La gente gli dice: “Vieni e vedi”. Che significa “vieni”? Venga la remissione dei peccati, la vita dei morti, la loro resurrezione, “venga il tuo regno” a questo peccatore.
56.Gesù, dunque, verrà e comanderà che sia tolta la pietra, che il reo si è posta da se stesso sulle spalle. Cristo avrebbe potuto agevolmente smuovere il sasso con una parola di comando. La natura insensibile non è davvero sorda ai suoi ordini. Mediante l’occulta potenza di un miracolo avrebbe potuto facilmente spostare la pietra sepolcrale. Alla sua morte, infatti, moltissime tombe di morti si spalancarono, d’un tratto essendosi smosse le pietre. Ma ordinò agli uomini di togliere il sasso, affinché, nella realtà, da una parte, gli increduli credessero in ciò che era innanzi ai loro occhi e vedessero il morto risuscitare, nella tipologia, d’altra parte, perché intendessero che ci elargiva la grazia di liberarci dal peso dei peccati, i macigni, per così dire, che schiacciano i rei. E’ compito nostro smuovere i pesi, è ufficio di Cristo ridonare la vita, fare uscire dai sepolcri le persone sciolte dai lacci della colpa.
57.Vedendo il grave peso che opprime il peccatore, Gesù versa lacrime. Non permette che la Chiesa pianga da sola. Ha pietà della prediletta e dice a chi è morto: “Vieni fuori”, cioè, tu che sei immerso nel buio della coscienza, nella sozzura dei misfatti, vieni fuori come da una prigione di delinquenti, metti a nudo la tua colpa per ottenere giustificazione. Infatti, “ci si confessa con la bocca in vista della salvezza”.
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