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17/01/2010 18:59 | |
Capitolo III Parola, Liturgia e Comunità Sezione 1 Parola di Dio Art. 11 [Celebrazione settimanale della Parola] § 1. Ciascuna comunità neocatecumenale settimanalmente ha una celebrazione della Parola di Dio,33 di norma con quattro letture,34 secondo i temi indicati dagli Orientamentialle Èquipes di Catechisti per ogni tappa. § 2. Nella celebrazione della Parola di Dio, prima dell’omelia, il presbitero invita chi lo desidera tra i presenti ad esprimere brevemente ciò che la Parola proclamata ha detto alla sua vita. Nell’omelia, che ha un posto privilegiato nell’istruzione del Neocatecumenato, 35 il presbitero prolunga la proclamazione della Parola,36 interpretandola secondo ilMagistero37 e attualizzandola nell’oggi del cammino di fede dei neocatecumeni. § 3. Ogni celebrazione della Parola è preparata accuratamente, a turno, da un gruppo della comunità, con l’aiuto, quando possibile, del presbitero. Il gruppo sceglie le letture e i canti,38 prepara le monizioni e dispone la sala e i segni liturgici per la celebrazione, curandone con zelo la dignità e la bellezza.39 § 4. Per approfondire la Scrittura «con l’intelligenza ed il cuore della Chiesa»,40 i neocatecumeni si avvalgono soprattutto della lettura degli scritti dei Padri, dei documenti 32 Cfr. PAOLO VI, Esort. apost. Evangelii Nuntiandi, 73. 33 Cfr. Cæremoniale Episcoporum, nn. 221-226. 34 Generalmente la 1ª lettura è tratta dalla Torà o dai libri storici dell’AT; la 2ª, dai profeti o dai libri sapienziali; la 3ª, dagli scritti apostolici e la 4ª, dai Vangeli. 35 Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 132. 36 Cfr. Ibidem, 1154. 37 Cfr. PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, III, B, 3: «In quanto collaboratoridei vescovi, i sacerdoti hanno come primo dovere la proclamazione della Parola (cfr. Presbyterorum ordinis, 4). Essi sono dotati di un carisma particolare per l’interpretazione della Scrittura quando, trasmettendo, non le loro idee personali, ma la parola di Dio, applicano la verità eterna del vangelo alle circostanze concrete della vita (ibidem)». 38 Nel Cammino Neocatecumenale si adopera un innario di canti tratti dalla Parola di Dio e dalla tradizione liturgica cristiana ed ebraica, che vanno sottolineando i contenuti delle diverse tappe e passaggi. 39 Cfr. Istitutio generalis Missalis Romani, 288. 40 GIOVANNI PAOLO II, Esort. apost. Catechesi Tradendæ, 27; cfr. CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio generale per la Catechesi, 127. STATUTO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE 11 maggio 2008, solennità di Pentecoste www.camminoneocatecumenale.it pag. 10 di 25 del Magistero, in particolare del Catechismo della Chiesa Cattolica, e di opere di autori spirituali.41 |