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04/04/2010 23:56 | |
Lo smithsonian Institute preoccupato per gli scienziati credenti in Dio
Il piccolo gruppo di scienziati credenti in Dio ha prodotto un certo trambusto nel suo obiettivo di prendere d’assalto le roccaforti della teoria dell’evoluzione e sostituirle con un onesto punto di vista sulle prove che dimostrano l’esistenza di un Creatore intelligente. L’ultimo importante incidente si è verificato quando Richard Sternberg, direttore della pubblicazione dello Smithsonian Institute in Washington, D.C., fede pubblicare un articolo favorevole all’esistenza di Dio sul suo prestigioso giornale, Proceedings of the Biological Society di Washington. Non era preparato alla reazione violenta degli evoluzionisti. «Sto utilizzando il mio tempo cercando di trovare un modo per recuperare una carriera scientifica» - ha dichiarato Sternberg allo scrittore David Klinghoffer in un articolo del Wall Street Journal. Sternberg, che ha due laueree in biologia, dichiara che sebbene continui a lavorare nel reparto di zoologia del museo, è stato espulso dal suo ufficio e viene evitato dai colleghi che gli chiedono di inviare un reclamo alle superiori autorità competenti. Dichiara di essere soggetto alla discriminazione religiosa. L’articolo in questione, L’origine delle informazioni biologiche e le maggiori categorie tassonomiche, scritto da Stephen Meyer, dottore in filosofia della biologia a Cambridge, cita i maggiori biologi e paleontologi di scuole come ad esempio Cambridge, Oxford, Yale e la University of Chicago, che sono critiche in relazione ad alcuni aspetti dell’evoluzione darwiniana. L’articolo dichiara che i sostenitori della teoria di Darwin non possono spiegare in che modo così tanti diversi tipi di animali sono venuti a manifestarsi così improvvisamente durante il breve periodo geologico noto come l’esplosione cambriana. Discute inoltre del fatto che il meccanismo darwiniano richiederebbe un tempo più lungo per la produzione delle informazioni genetiche necessarie e suggerisce che l’azione di un’intelligenza creatrice fornisce una migliore spiegazione in relazione a questi eventi. «L’esistenza di Dio» - dichiara Klinghoffer - «è difficilmente una proposta su misura per qualsiasi religione particolare ». Quando il filosofo Antony Flew, ateo, fece scalpore questo inverno dichiarando di essere diventato un credente, ha fatto riferimento all’esistenza certa di un’intelligenza suprema. «Il darwinismo, al contrario, è un ingrediente fondamentale nel secolarismo, quella fede aggressiva e quasi religiosa che non ha però dei. La reazione violenta degli evoluzionisti contro Sternberg sembra essere, per molti aspetti, un’istanza di una religione che perseguita un rivale richiedendo lealtà a chiunque entri in una delle sue “chiese“, come il Museo Nazionale di Storia naturale.» Questa citazione indica che il darwinismo viene considerato da molti come una religione, con sostenitori fanatici pronti a denigrare e perseguire qualsiasi collega che osi introdurre un’altra possibile spiegazione dell’origine e dello sviluppo della vita sulla terra. Sarà interessante vedere il risultato del caso Sternberg e se risulterà essere una vittoria per gli evoluzionisti nei loro sforzi continui di mettere a tacere discussioni su punti di vista alternativi relativamente all’origine e allo sviluppo della vita. |