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IL MORMONISMO: COSA E' , COSA PROFESSA E COSA PRATICA

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2019 18:13
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15/03/2019 17:10
 
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Il libro di Mormon


Un altro testamento di Cristo o una bufala di portata planetaria?

I mormoni ritengono il Libro di Mormon come più accurato della Bibbia e tradotto da Joseph Smith ”per dono e potere di Dio”.

- Quanto è sostenibile dal punto di vista storico? -

- Anacronismi e criticità nel libro sacro dei mormoni -

Il Libro di Mormon è il principale dei testi sacri del “mormonismo” e viene considerato dai membri delle varie chiese mormoni quale un libro “rivelato”.
Il libro fu pubblicato per la prima volta dal fondatore della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, Joseph Smith, a Palmyra (Stato di New York, USA), il 26 marzo 1830. Lo stesso Joseph Smith lo avrebbe tradotto da antiche tavole d’oro, consegnategli direttamente da un angelo, Moroni. Dopo la traduzione queste tavole sarebbero state restituite all’angelo.

Le tavole dalle quali sarebbe stato tradotto il Libro di Mormon vengono ritenute dai membri della chiesa mormone come interamente compilate nei tempi antichi. Avrebbero contenuto la storia letterale di antiche popolazioni che lasciarono Gerusalemme sei secoli prima di Cristo, arrivarono nelle Americhe e si divisero in due distinte nazioni che si fecero guerra tra loro nei tempi a venire.

I mormoni ritengono il Libro di Mormon come più accurato della Bibbia e tradotto da Joseph Smith ”per dono e potere di Dio”.

Tralasciando, per ora, gli aspetti relativi al ritrovamento ed alla traduzione delle tavole, con questo post intendiamo oggi focalizzare l’attenzione su alcune di quelle che negli anni, agli occhi dei critici, sono apparse quali palesi incoerenze riportate nel Libro di Mormon e che minerebbero l’autenticità dello stesso dal punto di vista storico.

Anacronismi

La narrazione del Libro di Mormon fa spesso riferimento ad elementi che gli storici e gli archeologi concordano nel ritenere oggettivamente sconosciuti agli abitanti dell’America Precolombiana.
Un esempio fra tutti è il riferimento continuo al cavallo, ma tra gli animali possiamo citare anche suini, mucche, buoi, pecore, capre e perfino gli elefanti!
Tutte specie che gli scienziati concordano nel ritenere inesistenti nelle Americhe prima dell’arrivo di Colombo.
Vengono citate anche colture sconosciute all’America precolombiana come l’orzo e il grano, ma anche oggetti quali i carri e manufatti quali la seta e le finestre, il ferro e l’acciaio.
Come mai tutto questo nel Libro di Mormon viene citato come a disposizione degli abitanti delle Antiche Americhe nei secoli tra il 2200 a.C ed il 421 d.C.?

Corrispondenze con la Bibbia di Re Giacomo del 1769

I critici al Libro di Mormon hanno evidenziato che lo stesso cita parola per parola ampie sezioni della Bibbia di Re Giacomo nell’edizione del 1769, che gli storici hanno acclarato essere in possesso di Joseph Smith ai tempi della pubblicazione del testo sacro mormone.
In particolare i critici osservano che il Libro di Mormon riprende aggiunte, omissioni ed errori che i compilatori della Bibbia di Re Giacomo posero in essere al momento della sua stesura nei primi anni del 1600. Nella Bibbia di Re Giacomo si ritrovano parole o frasi che non si trovano nei manoscritti originali ebraici della Bibbia, ma che furono aggiunte (in corsivo) al fine di rendere il testo più fruibile ai lettori di lingua inglese.
A titolo di esempio si citano i versetti di Isaia 9:1 riportati in 2 Nefi 19:1, incluse le aggiunte operate dai compilatori del 1600.
Cosa ci fanno queste “aggiunte” nel Libro di Mormon se questo è stato tradotto da antichi annali che nulla hanno a che fare con il lavoro svolto dai compilatori della Bibbia di Re Giacomo?
Gli esempi sono molteplici e rimandiamo ai link in calce per chi volesse approfondire.
Si specifica che questo tipo di criticità è riscontrabile solo nella versione inglese del Libro di Mormon (ossia nella pubblicazione originale di Joseph Smith), dato che la Bibbia di Re Giacomo è stata compilata in inglese.

Archeologia

I critici evidenziano come non sia mai stato rinvenuto un solo singolo reperto archeologico che potesse, fuori da ogni ragionevole dubbio, essere considerato come una prova storica di quanto narrato nel Libro di Mormon.
I Nefiti ed i Lamaniti, stando a quanto riportato in questo “testo sacro”, sarebbero stati milioni ed in milioni sarebbero stati uccisi sulla collina di Cumora nelle famose battaglie campali tra le due nazioni, ma nulla è mai stato rinvenuto in proposito: non sono mai state ritrovate ossa, non ci sono capelli, spade, armature, carri o qualsiasi altro reperto che possa fugare dubbi in merito al reale verificarsi degli avvenimenti narrati.
I critici comparano la situazione sopra descritta con quanto invece riscontrato in merito ad altre civiltà contemporanee a quelle Nefita e Lamanita. Pensiamo a tutti i reperti che sono stati rinvenuti relativamente alla civiltà romana, etrusca, o ancor prima egizia fino ad arrivare ai primissimi popoli mesopotamici.
Ovunque questi popoli sono passati e soprattutto ove hanno compiuto azioni di guerra sono state rinvenute armi, armature, carri e finanche case ed opere idrauliche.
Perché questo non è avvenuto con le civiltà del Libro di Mormon? Perché nulla è stato ritrovato almeno sulla collina di Cumora?

Similitudini tra Il Libro di Mormon e testi di narrativa contemporanei a Joseph Smith

I critici al Libro di Mormon hanno evidenziato che il testo di detto libro trova numerose e curiose corrispondenze allo stile di scrittura e temi dei libri molto in voga nel XIX secolo come: The Late War, The First Book of Napoleon e soprattutto con View of the Hebrews di Ethan Smith. Quest’ultimo libro pubblicato 7 anni prima del Libro di Mormon, ha moltissime analogie col testo di Smith.
Entrambi i libri citano ampiamente le profezie dell'Antico Testamento del Libro di Isaia; descrivono il futuro raduno di Israele e il ripristino delle dieci tribù perdute; propongono il popolamento del Nuovo Mondo dall'Antico attraverso un lungo viaggio in mare; dichiarano un motivo religioso per la migrazione; dividono i migranti in gruppi civilizzati e non civilizzati con lunghe guerre tra loro e l'eventuale distruzione dei civili da parte degli incivili; suppongono che i nativi americani discendano dagli israeliti e le loro lingue dall'ebraico; includono un cambio di governo dalla monarchia alla repubblicano e suggeriscono che il Vangelo è stato predicato nell'America antica. Se a questo aggiungiamo che Oliver Cowdery, che servì come scriba di Joseph Smith per il Libro di Mormon, visse nella stessa piccola città del Vermont di Ethan Smith e che potrebbe aver frequentato la chiesa dove quest'ultimo era stato pastore per cinque anni, il cerchio potrebbe facilmente chiudersi in favore dei critici.

Libro di Mormon e DNA

Le analisi del DNA hanno dimostrato che non esiste alcuna relazione genetica tra le popolazioni israelitiche e gli Indiani d'America, che secondo il libro di Mormon discenderebbero invece da un gruppo di Ebrei.

Come vedete gli argomenti che presentano pesanti criticità verso la storicità del Libro di Mormon sono molteplici ed in questo post, per esigenze espositive, abbiamo riportato solo un piccolo sunto di una parte di esse.

Vogliamo comunque sottolineare che quanto sopra riportato non è farina del nostro sacco, ma che ci siamo limitati a tradurre e riportare degli estratti dai seguenti link. Agli stessi link troverete le fonti di quanto asserito. Consigliamo a chi volesse approfondire di visitare queste pagine che offrono interessantissimi spunti di riflessione.

Purtroppo sono siti in inglese, ma chi necessitasse aiuto per la traduzione, può contattarci in privato.

www.mormonprimer.com

www.cesletter.com

http://www.mormonthink.com/book-of-mormon-problems.htm

https://en.m.wikipedia.org/…/Historicity_of_the_Book_of_Mor…

Questo link invece vi porterà ad un dettagliatissimo articolo in italiano:

https://smormon.wordpress.com/librodimormon/

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Il Libro di Mormon — da cui ha origine il termine mormoni — e gli altri testi "sacri" mormoni contengono concetti copiati di sana pianta da libri di para-misticismo, o di fantascienza, già pubblicati prima della nascita del fondatore-profeta Joseph Smith. Per esempio, la dottrina mormone riguardante l'aldilà, sviluppata in Dottrina e Alleanze (di cui parleremo sinteticamente in seguito), copia fedelmente lo scenario dei tre regni di gloria immaginato dal mistico e visionario svedese Emanuel Swedenborg all'interno del racconto Cielo e Inferno (reperibile su Amazon in formato ebook o nel classico formato cartaceo). Questa sorta di romanzo di fantascienza d'antan è piuttosto simpatico… se avete un po' di tempo, vi consigliamo di leggerlo. All'interno del libro di Mormon, sono numerose le copiature riguardanti personaggi, luoghi ed eventi, ma omettiamo l'elenco per non allungare troppo questo articolo. Peraltro, trattandosi sostanzialmente di romanzi, nulla vieta che libri di questo tipo possano essere liberamente ispirati alle trame di romanzi precedenti. Un qualunque scrittore serio lo farebbe normalmente — e legittimamente — ma di sicuro non verrà a raccontarvi che il suo libro è fenomenale "per volere divino". Tuttavia, per provare a dare al Libro di Mormon una maggiore credibilità, Smith si mise a scopiazzare perfino alcuni passi della Bibbia — che originalità! — e in particolare la traduzione anglosassone di Re Giacomo (King James Version), cioè la più comune dalle sue parti. Il risultato è un curioso miscuglio tra fantascienza e religione, in cui i nativi americani vengono fantasiosamente descritti come sfortunati discendenti degli israeliti: il fatto di avere la pelle più scura viene interpretato come una maledizione divina. Un po' come dire che la maionese deriva dalla Nutella… ma purtroppo non è buona come la Nutella per una punizione divina. In effetti, cosa c'entrino gli indiani con gli ebrei non è mai stato chiarito né dal punto di vista religioso né tantomeno scientifico, ma per lo meno è un episodio che Smith ha inventato senza copiare. Anzi, per l'esattezza, si tratta di una lunga serie di episodi, quasi tutti legati a sanguinose guerre avvenute in America (o meglio, avvenute nell'immaginazione di Smith) tra etnie di nativi americani e descritte in maniera chiara e sintetica nell'enciclopedia Treccani edizione 1934 (apri). Si noti che, all'interno di questo confuso intreccio di storie, Smith inserisce numerosi attacchi rivolti a personaggi di vario genere (gli onnipresenti nativi americani, Massoneria non deviata, comunità cristiane ecc.) principalmente a causa di antipatie personali che nutriva ai tempi in cui inventò il libro di Mormon, sostenendo però di averlo tradotto tramite rivelazione a partire da antiche tavole d'oro — mai rinvenute, neppure dai Mormoni — scritte in una lingua tuttora sconosciuta che identificò come egiziano riformato. È superfluo specificare che tutti gli esperti internazionali di egittologia a livello accademico — ripetiamo: tutti — sono concordi nell'affermare che non è mai esistito alcun "egiziano riformato".

Il libro di Mormon è un buffo romanzo che contiene una lunga serie di incredibili strafalcioni storici. Solo per fare un esempio, il libro descrive più volte scenari in cui sono presenti i cavalli, senza tenere conto che tutti gli zoologi del mondo concordano sul fatto che in America la razza equina (equus caballus) si era estinta ben 10.000 anni prima rispetto alle epoche delle civiltà americane immaginarie narrate nel libro di Mormon — collocate cronologicamente da Smith nei primi secoli dopo Cristo — e fu reintrodotta solo dopo l'arrivo di Cristoforo Colombo a partire dal XV secolo, importandola dall'Europa. Joseph Smith quindi si mise a parlare di cavalli per "fare scena" — pensate ad esempio a romanzi come Ben Hur ecc. in cui i cavalli europei (non certo americani) sono in bella mostra — ma ovviamente si tratta di episodi completamente inventati, proprio perché in America i cavalli non esistevano. Né, di conseguenza, potevano esistere mezzi di trasporto trainati da cavalli, anch'essi descritti nel libro di Mormon. Non c'è niente di male a scrivere un libro di fantascienza che inventa scene piene di cavalli nell'America precolombiana, ma da qui a dire che si tratta di un "testo sacro perfetto scritto sotto dettatura divina" ce ne passa. In casi di questo genere, è curioso vedere come i Mormoni inizino ad arrampicarsi sugli specchi per difendere l'indifendibile: per esempio, recentemente è spuntata una scusa secondo cui la parola "cavallo" starebbe in realtà a significare un'imprecisata specie di tapiro. A parte il fatto che, escluse le quattro zampe, il cavallo e il tapiro sono animali completamente diversi — voi avete mai visto eserciti che cavalcano migliaia di… tapiri? oppure un carro trainato da tapiri? — le storie inventate dal libro di Mormon sono chiare: parlano cavalli, non di tapiri. I tapiri, piuttosto, bisognerebbe farli consegnare ai Mormoni da Valerio Staffelli di Striscia la notizia.

Mormoni, tempio e libro di Mormon
È bene ricordare e sottolineare che non è mai stato ritrovato neppure mezzo reperto archeologico — spade, carri, bighe, armature, piatti, vasi, edifici ecc. — risalente a queste immaginarie civiltà che avrebbero popolato l'America assieme ai cavalli e che, secondo Smith, sarebbero state visitate personalmente da Gesù Cristo nel V secolo.

Si tratta quindi, verosimilmente di un falso storico che per tanti mormoni purtroppo è verità incontestabile.
Insomma c'è chi la Bibbia la traduce come gli conviene alterando passaggi chiave per fargli dire quello che essi sostengono (come la TNM della wt) e chi invece per sostenere le proprie dottrine, si è addirittura inventato un testo tutto diverso (a sfondo biblico).
A tal proposito, a prescindere dalle prove del preteso ritrovamento di tavole similbibliche, s.Paolo aveva ben avvertito in : Galati 1,8 ...Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!
[Modificato da Credente 28/08/2019 18:13]
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Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
 
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