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Soli Deo Gloria!

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2017 11:08
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14/11/2017 15:32
 
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Certamente quando si parla di Dio o si cerca di immaginarlo c'è sempre di mezzo il nostro limite, come anche limitati sono i nostri ragionamenti. Quindi cerchiamo, per quanto ci è possibile di trarre dalla Scrittura gli elementi che almeno ci facciano intuire qualcosa di Lui e della sua infinita ineffabile grandezza.
E' anche cosa positiva che ne parliamo perchè cercando di approfondire alcuni aspetti, possiamo trovare qualcosa che ci aiuti a meglio conoscerLo.

Il Signore non è in competizione con nessuno, perchè nessuno può paragonarsi a Lui, in questo certamente concordo.
Tuttavia, proprio perchè non vi è alcun timore da parte di Dio che qualcuno possa contendergli il suo assoluto primato scardinando l'ordine della realtà esistente e della stessa esistenza, Egli può concedere a quanti lo cercano con cuore sincero quello che vuole.
Tu riflettevi sul versetto di Salmi 82:6
Io ho detto: "Voi siete dèi, siete figli dell'Altissimo".

Questo salmo viene ripetuto da Gesù ai giudei che lo accusavano di farsi Dio.
Giovanni 10:34 Gesù rispose loro: «Non sta scritto nella vostra legge: "Io ho detto: voi siete dèi"?
Il Signore cita questo passo della Scrittura, la profonda verità di questa affermazione e che, se era vera per dei semplici uomini, a maggior ragione si doveva applicare a lui, inviato dal Padre.
In un commento evangelico (la parola.net) a questo versetto, trovo anche questa utile indicazione:
"per mostrare che già nell'Antico Testamento si preparava la via a quella unione di Dio e dell'uomo, che egli era venuto a completare."

Approfondendo questo concetto di unione con Dio troviamo ancora in 1Corinzi 6,17
Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito.

E' una frase molto forte, che ci fa pensare che Dio abbia in serbo per noi molto più di quanto possiamo pensare o immaginare.

In 1Corinzi 2,9 Sta scritto infatti:
Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
queste ha preparato Dio per coloro che lo amano.
Fin dove possiamo spingerci a dire di questa unione- comunione con Dio?
Sarei presuntuoso se avanzassi delle conclusioni al di sopra di quanto lo stesso evangelista dice:
1Giovanni 3,2
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.

Perciò non oso azzardare alcuna spiegazione che dica ciò che la rivelazione non aggiunge e non è possibile neppure immaginare, ma mi fermo a sottolineare quel " NOI SAREMO SIMILI A LUI".
Dio trascende ogni concetto umano e se "noi saremo simili a Lui" possiamo dire solo che lo saremo anche nella sua gloria, anche se non possiamo sapere cosa o come sia effettivamente questa "gloria".

Quello che però non posso pensare è che Dio strumentalizzi o usi l'uomo per conseguire lo scopo della sua gloria, piegandolo a fare ogni cosa in tal senso, quasi Egli sia carente di gloria.
Per quanto noi siamo tenuti a ricercare e a sforzarci di fare ogni cosa per la Sua gloria, penso che questo torni a nostro vantaggio e quindi Dio lo voglia, ma non sia ricercato da Dio come fosse un suo bisogno, essendo Egli già il sommo bene e già pieno dall'eternità della sua infinita gloria.

E' come il padre del figlio prodigo, che lo aspettava con ansia e voleva che tornasse con se, non perchè si aspettava da lui che aumentasse i suoi possedimenti o il suo onore, ma semplicemente per l'affetto che portava al figlio e per il desiderio di riversargli i beni della sua casa.
Come non notare in questa parabola le parole di Gesù in Luca 15,22
Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi.,
Di quanto onore, di quanto affetto, di quanta stima e di quali simbolici riconoscimenti viene fatto oggetto questo figlio, sia pure immeritevole e perduto che però volontariamente decide di tornare da suo padre.
Penso che Gesù abbia tratteggiato una figura del Padre celeste, che meglio non possiamo immaginarlo e che ci fa già pregustare quell'abbraccio della sua misericordia e del Suo amore per noi.

Gesù stesso ci invita a cercare la gloria che viene da quel Padre:
Giovanni 5,44
E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?

Penso che se noi avremo come scopo la glorificazione di Dio, sperimenteremo in Lui, quella gloria che Gesù ci invita a cercare.
[Modificato da Credente 14/11/2017 16:56]
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