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RISPOSTE ALLE DOMANDE DEI NON CREDENTI

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2024 16:37
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11/02/2021 16:18
 
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Inseriamo il commento che il direttore di AISO ci ha fatto pervenire a seguito di una lettera di un non credente. I vari punti sono contrassegnati con numero progressivo e le proposizioni in corsivo sono le obiezioni mosse, a ciascuna delle quali segue la relativa risposta di AISO.


Egr. Sig. XY,

La ringraziamo per il suo interesse in AISO.

Lei ha sollevato un punto interessante e concordiamo pienamente con lei che è proprio chi a risposto alla sua domanda sul forum che non ha capito come funziona l'ipotesi dell'evoluzione e non ha dato alcuna evidenze di quanto affermato. Risponderò punto per punto ai particolari presentati.

1- In natura il caso non esiste.
Certo di si che il caso esiste in natura. Se non fosse così vorrebbe dire che l'evoluzione è guidata (da un'intelligenza o progettista o forza esterna) che è incompatibile al suo concetto fondamentale che mutazioni genetici casuali sono il meccanismo dell’evoluzione di una specie in un'altra.
Il caso crea le mutazioni e la selezione naturale è il meccanismo che seleziona queste mutazioni in base all'adattabilità dell'organismo per poter sopravivere in un certo ambiente.


2.- La simmetria è un meccanismo che consente di ottimizzare gli spazi e le informazioni. Una struttura simmetrica è più "facile" rispetto ad una asimmetrica, e quindi ha maggiori chances di vincere la competizione evolutiva rispetto ad una struttura più complessa che impegna maggiori energie. Ecco perché la maggior parte delle specie viventi presenta una generale simmetria, esseri umani inclusi.

Che diciamo del regno delle piante? La mancata simmetria ha dato a questo intero regno di specie viventi meno chance di vincere la competizione evolutiva? Assolutamente no. Questa argomentazione non regge. La simmetria nel regno degli animali in realtà è maggiormente evidenziata da un progetto intelligente, perché abbiamo già determinato che l'evoluzione, e le mutazioni che sono il suo meccanismo, è frutto del caso.


3.- Il meccanismo di riproduzione sessuata che prevede due sessi, è solo uno dei tanti meccanismi possibili, e nemmeno il più diffuso tra le specie viventi, lo è solo tra gli animali superiori.

Anche questo argomento non regge. Il fatto che esistano diversi metodi di riproduzione non fa venir meno il principio che nega l'esistenza di strutture complementari maschio e femmina, o individui maschio e femmina, e che questi siano il frutto di un disegno. Concordiamo che l'esistenza di esseri viventi complementari, indica l’evidenza della presenza di un progettista.
D'altra parte anche la simbiosi fra molte specie diverse (esempi: pesce ascia e pesce barbiere, tartaruga marina e pesce corallo, ecc) non si può spiegare adottando la teoria dell'evoluzione.


4: - L'evoluzione NON ha "strutturato in contemporanea tante coppie", di tante specie diverse, si è partiti da un primo unico organismo che ha sviluppato la riproduzione sessuata da cui sono derivate tutte le specie viventi di animali superiori.

Anche qui la logica si frammenta. Così un primo organismo avrebbe sviluppato la riproduzione sessuata attraverso secoli di evoluzione, cioè, piccoli passi evolutivi grazie a mutazioni casuali? Se l'evoluzione dell'abilità di riprodursi sessualmente abbia dato un vantaggio all'organismo, come mai è sopravissuto tutti quei secoli prima di avere quel vantaggio? Mi sembra che anche senza la riproduzione sessuata se la cavava benissimo. Inoltre, in tutti quei secoli di evoluzione, mentre evolvevano gli organi o meccanismi maschili/femminili, come questo organismo riusciva a sopravvivere se necessitava di organi maschili/femminili pienamente formate e funzionanti? Di nuovo questo ci dimostra l'esistenza di un progetto intelligente. Tuttavia, seguiamo la logica. Il primo organismo si evolve in una coppia di esemplari, uno maschio e l'altra femmina. Mentre questi si evolvono in altre specie significa che il maschio e la femmina si evolvono indipendentemente, ma mantenendo una perfetta compatibilità sessuale e lo stesso tasso di evoluzione fra di loro. Sorge di nuovo il problema dell'evoluzione che non può essere guidata, ma è puramente casuale, grazie sia a mutazioni genetiche casuali sia per cause ambientali. Come potrà risultare che questa perfetta compatibilità si è mantenuta per l’evoluzione di ogni specie, in ogni ramo dell'albero evolutivo, in periodi lunghissimi di centinaia di milioni di anni? Penso che l'assurdità di questa logica sia chiaro. Dimenticavo, se tutte le altre specie sono derivate da questo primo organismo (o coppia) perché esistono tutti i vari metodi diversi di riproduzione ed eccezioni presenti in ogni angolo?


5. - "Una evoluzione casuale prevede chissà quanti miliardi di secoli".

Potrei capire questo dato temporale come lo hai ricavato? O è solo una tua supposizione senza base alcuna?
Haldane, il noto genetista delle popolazioni, ha fatto il calcolo della mutazione dell'uomo dalla scimmia. Ha calcolato che in 10 milioni di anni (più tempo di quanto a disposizione) sarebbero stati possibili solo lo 0,001 % delle mutazioni necessarie, ignorando che
1) l'evoluzione non viene guidata (mutazioni casuali),
2) il 90% delle mutazioni sono fatali,
3) le mutazioni non sono indipendenti.
Cosi è sorto il noto “Dilemma di Haldane” che ha portato alla conclusione che l'evoluzione dalla scimmia all'uomo è impossibile. Haldane ha basato il suo calcolo su una similitudine nel DNA fra la scimmia e l'uomo del 96%, ma studi più recenti indicano che l'attuale similitudine è solo del 92% (Nature, 27 Maggio 2004, pp. 382 - 388). Questo dato aumento esponenzialmente l'impossibilità dell’evoluzione dell'uomo. Non parliamo, poi, nemmeno del fatto che nessun biologo molecolare sia mai riuscito a presentare la creazione di nuove informazioni genetiche mai esistite prima. La genetica, infatti, si basa esclusivamente sulla selezione e il ri-arrangiamento di informazioni genetiche pre-esistenti.

6.- "Come si spiega la diversità, la contemporaneità e la complementarità delle singole coppie, per la continuità della specie?"
Proprio grazie al meccanismo dell'evoluzione.


In base a quali prove? La genetica ha mostrato che nuove informazioni genetiche non vengono mai create (vedi per esempio il libro del noto genetista, inventore del "gene gun", Dr. J. C. Sanford, (Genetic Entropy & The Mystery of the Genome, FMS Publications, 3rd Ed., 2008, p. 27). La selezione naturale agisce semplicemente selezionando il DNA con il risultato di un patrimonio genetico ridotto dei figli. Viene spesso citata l'evoluzione come se questa sia ormai una certezza, al contrario questa è semplicemente una supposizione senza base alcuna. La genetica non lo sostiene, e la totale mancanza di anelli mancanti lo sostiene (altrimenti perché Gould e Eldredge si sono inventati il principio degli equilibri punteggiati nel 1972 per spiegare questa assenza di forme di transizione?). Non cerchiamo di risuscitare i soliti esempi ormai ridondanti come Archaeopterix, Pakicetus, Australopithecus, scartati da decenni dagli scienziati evoluzionisti esperti in materia.

7. La diversità da una generazione all'altra è la prova che l'evoluzione è VERA.

Dove? Se la biologia molecolare non ha mai visto la creazione di nuove informazioni genetiche, nonostante i miliardi di esperimenti di ibridizzazione, questo dimostra che non esiste altro meccanismo che possa spiegare l'evoluzione da una specie all'altra. Il grande pubblico è stato ingannato dall'equivoco che la selezione naturale viene presentata, o meglio spacciata, come evoluzione. Sono due concetti ben distinti e ben diversi. L'evoluzione è la mutazione di una specie, in un'altra completamente diversa (come il dinosauro che si evolve in uccello), mentre la selezione naturale è la variazione all'interno di una stessa specie. L'evoluzione è solamente presunta, mentre la selezione naturale è osservata. Anche i creazionisti credono ampiamente nella selezione naturale, ma la selezione naturale non è assolutamente la prova empirica dell'evoluzione!


8. Se non ci fosse il meccanismo delle mutazioni da una generazione all'altra, come spieghi che due fratelli, figli degli stessi genitori, che attingono allo stesso patrimonio genetico hanno caratteristiche diverse tra loro e diverse da quelle dei loro genitori?

Chi pone questa domande è chiaramente a digiuno di come funziona la genetica ed il DNA. I genitori hanno un patrimonio genetico con potenzialità di variazione nel fenotipo, che è l'espressione del genotipo (DNA) in caratteristiche esterne visibili. Avviene un campionamento casuale nella divisione del DNA dei genitori (50% da ogni genitore) che viene unito nel figlio. Con l'enorme numero di possibili combinazioni (parliamo di cifre esponenziali), siamo sicuri che ogni persona nasce geneticamente distinta. La selezione naturale si basa esclusivamente sul principio della deriva genetica (campionamento casuale del DNA) nel suo lavoro. La selezione naturale, però, ha la tendenza di mantenere stabile le caratteristiche della specie, evitando estremità di espressione del genotipo, per ridurre l'impatto di mutazioni che sono dannose all’organismo (il 90%, infatti, sono fatali). Ricordiamo che una mutazione è un errore nella copiatura di un gene. Questo effetto della selezione naturale come meccanismo di auto-preservazione in realtà va contro l'evoluzione, chiaramente evidenziando un'altro problema per spiegare l'evoluzione. Di nuovo, la variazione che esiste all'interno di ogni specie (e mai oltre i limiti definiti geneticamente della specie - un fringuello genererà sempre un fringuello) indica che esiste un progetto intelligente come fonte della vita.

9. Quando si parla di diversità e di bellezza delle specie viventi si dovrebbe parlare anche delle deformità e delle aberrazioni.

E' proprio l'evoluzione che si serve delle deformità e della morte per portare avanti il suo lavoro selettivo. Questo è assolutamente necessario e fondamentale nell'ipotesi dell’evoluzione. Questo aspetto doloroso dell'evoluzione, ha causato una grande sofferenza in Charles Darwin che ha dovuto assistere alla morte della sua amata figlia Annie. Ben tre dei suoi dieci figli sono morti in infanzia. Alcuni hanno collegato questi intensi dolori con la successiva malattia prolungata di Darwin.

10. Un disegno intelligente come spiega le deformità e le malattie genetiche?

Le deformità e le malattie non vengono spiegate dal disegno intelligente, ma dal peccato. La vita è stata creata perfetta con una genetica perfetta, non era prevista nessuna mutazione genetica, nessuna morte. Alla ribellione dell'uomo contro Dio (disubbidienza), la mano che sosteneva la vita sulla terra è stata ritirata, lasciando entrare in vigore la seconda legge della termodinamica che si chiama entropia. Questa dice che tutto va da un stato di ordine ad uno stato di disordine, creando un aumento di entropia. E' questo che risulta in mutazioni genetiche (errori di copiatura del DNA). La mano di Dio si può considerare come un energia di entropia negativa che preveniva l'entropia. Quando l'uomo ha deciso di ribellarsi a Dio, contemporaneamente ha deciso di subire la conseguenza della sua scelta. Dio, con amore, aveva avvertito Adamo ed Eva: (Genesi 3:3) ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». L'uomo e tutta la vita organica sulla terra sta degenerando. Questa degenerazione comprende la degenerazione genetica dell'umanità che sta andando, secondo i genetisti, verso l'estinzione genetica delle popolazione. Il patrimonio genetico dell'uomo si sta impoverendo e il tasso delle mutazioni (che sono tutte dannose) aumenta, creando una situazione preoccupante (per chi è un evoluzionista) di futura estinzione genetica (vedi il libro di Dr. Sanford).

11. Se il nostro DNA è stato determinato da un "disegnatore", lo stesso disegnatore deve aver deciso dettagliatamente per ciascuno di noi, non avrebbe senso altrimenti. E se ha deciso per ciascuno di noi come lo spieghi questo?

www.anencephalie-info.org/i/doman…


Questa domanda, a mio avviso, è frutto di una scarsa conoscenza del funzionamento della genetica. Dio, come disegnatore, ha creato l'uomo e tutte le altre specie bibliche (equivalente al livello di famiglia secondo la classificazione linneana) con un patrimonio genetico ampio per permettere una potenzialità di variazione enorme, ma sempre esclusivamente all'interno della specie biblica. Con la selezione naturale (deriva genetica, effetto del fondatore, ecc) abbiamo ora la vasta variazione di specie linneane che conosciamo oggi. Perciò, le malattie genetiche come la anencephalie sono la conseguenza di un mondo che soffre a causa della decisione dell'uomo di ribellarsi contro Dio e successivamente e subentrata l'entropia. Molti trovano questa idea difficile da capire. Come può un Dio di amore permettere che.... La realtà è che questa sofferenza non era nel piano iniziale di Dio per l'uomo, ma è il risultato di una scelta dell'uomo, il risultato del peccato. Dio soffre con noi nel vedere la Sua creazione in sofferenza, ma proprio per il Suo grande amore, ha messo in atto un piano di salvezza. Attraverso il sacrificio di Gesù Cristo possiamo avere accesso alla vita eterna. Un giorno, presto, Gesù tornerà per porre fine a questa sofferenza, a queste mutazioni genetiche e ricreerà il mondo. Abbiamo una precisa promessa di Dio che possiamo leggere nella lettera di 2° Pietro 3:13 Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.

12. Se pensiamo ad un meccanismo di mutazione ed evoluzione riusciamo a dare una spiegazione compiuta, se parliamo di "disegnatore intelligente" allora qualcosa non quadra.

Se iniziamo a pesare le evidenze e le predizioni del modello evolutivo contro quelle del disegno intelligente in ogni campo come la genetica, paleontologia, cosmologia, presto il peso si sposta a favore del disegno intelligente. Ogni nuova scoperta costringe gli evoluzionisti a rivedere le loro teorie e ogni anno sempre più scienziati arrivano alla conclusione che l'evoluzione non spiega adeguatamente quello che vedono nelle loro ricerche. Uno dei casi recenti più noti, è l'abbandono dell'ateismo da parte di Antony Flew. Ha pubblicato un suo libro: “ Dio Esiste: Il viaggio verso la mia scoperta del divino è così di gran lunga un pellegrinaggio della ragione. Ho seguito l'argomentazione fin dove mi ha condotto. E mi ha portato ad accettare l'esistenza di un Essere che esiste di per se stesso, immutabile, immateriale, onnipotente e onnisciente."

13. La diversità interna alle specie e tra le specie è spiegata compiutamente solo se prendiamo in considerazione un meccanismo di evoluzione.

L'evoluzione rimane un ipotesi non provata. La biologia molecolare, la selezione naturale, la mancanza di fossili di transizione e molte altri punti, tutti parlano dell'impossibilità dell’evoluzione. Il punto di partenza dell'evoluzione rimane ancora più impossibile perché l'abiogenesi (l'evoluzione chimica, generazione spontanea della vita) è stata verificata come impossibile, con un calcolo matematico di probabilità del Sir Frederick Hoyle che ha dato l'impossibilità della spontanea generazione della prima cellula vivente come 1 su 10E40.000, cioè matematicamente impossibile anche concedendo miliardi di miliardi di anni. Se la somma di tutti gli atomi un TUTTO l'universo è stato stimato come 10E80, si può capire che 10E40.000 è un numero talmente grande da essere fuori della nostra capacità d'immaginazione. La probabilità della abiogenesi dell’1 su 10E40.000 è come far esplodere una grossa bomba sotto una grossa montagna e i pezzi cadono e voilà, New York con gli ascensori che funzionano, i semafori che funzionano, ma non solo... ogni secondo i pezzi continuano a cadere e formano Seoul, Londra, Milano, Mosca per un eternità. Ci vuole sicuramente una fede più grande nel credere nella abiogenesi che in un Dio creatore ed un disegno intelligente. Per questo Frederick Hoyle ha smesso di credere nella abiogenesi per spiegare l'origine della vita sulla terra. Invece fa ricorso alla panspermia! La vita sulla terra proviene dallo spazio! Questa ipotesi è ancora più priva di fondamenta perché semplicemente spostiamo il problema (impossibilità) della abiogenesi su un altro pianeta!

14. Quello che hai dimostrato è solo che tu non hai ancora ben chiaro questo meccanismo, nient'altro.

Suggerisco che chi ha posto queste domande studi più accuratamente la propria teoria e faccia un tentativo di studiare anche la posizione creazionista. Solo allora potrà prendere una decisione informata su quale delle due proposte può considerarsi più veritiera. Come prima lettura potrei suggerire il libro, tradotto recentemente in italiano:
Confutare l'evoluzione
di Jonathan Sarfati, acquistabile al seguente link:
www.origini.info/libro.asp?id=107.
Senza dubbio è il migliore libro introduttivo sull'argomento.



Stefano Bertolini
Vice Presidente, AISO


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