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LA COMPLESSITA' IRRIDUCIBILE INDICA UNA PROGETTAZIONE

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2022 23:35
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07/09/2015 17:34
 
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Lo ione sodio, una volta fuoruscito dalle cellule tramite la pompa sodio-potassio, si concentra per il 90% nel liquido extracellulare, e nel circolo ematico trascinando con sé una proporzionale quantità di acqua contribuendo in modo fondamentale al mantenimento della volemia ematica e alla efficienza del circolo sanguigno. Ma come il corpo controlla la quantità di sodio ione presente? Esistono nel circolo sanguigno e soprattutto nei vasi renali dei sensori che sono sensibili alla trazione con  allargamento della parete arteriosa  alla stesso modo con cui l'aria gonfia un pallone o una gomma. Una volemia bassa che dipende ,come abbiamo visto dalla quantità di sodio presente nel sangue, stimola il sensore presente nei vasi sanguigni renali a produrre una notevole quantità di una sostanza proteica chiamata renina, mentre una alta volemia induce il sensore a produrre poca renina. La produzione di renina è quindi inversamente proporzionale al valore della volemia e quindi indirettamente al valore del sodio.


La renina poi si combina con un'altra proteina prodotta dal fegato, l'angiotensinogeno trasformandolo in angoitensina 1;l'angiotensina1 viene trasformata da un altro enzima prodotto dal polmone in angiotensina2. L'angiotensina 2 arriva presso alcune cellule della ghiandola surrenale, si unisce al suo recettore e induce la cellula a produrre un ormone l'aldosterone che, arrivato presso i tubuli renali si unisce al suo recettore e induce i tubuli a estrarre il sodio dalle urine e metterlo in circolo ripristinando cosi' la volemia ridotta. Presso l'endotelio degli atri cardiaci esistono altri sensori di dilatazione che sono stimolati a produrre un altro ormone, ANP, atriale peptide natriuretico, che questa volta viene prodotto in modo direttamente proporzionale alla volemia. Questo ormone, giunto ai tubuli urinari si lega ad un suo recettore ed induce le cellule a eliminare più sodio con le urine, facendo il lavoro inverso dell'aldosterone. Descritto tutto questo processo si vede chiaramente che siamo di fronte ad un sistema di una complessità irriducibile ,secondo la teoria di Behe. In questo sistema ci sono i seguenti componenti: n.1: i sensori vascolari di dilatazione renale; n.2: i sensori atriali di dilatazione; n.3: la produzione di renina da parte del rene; n.4: la produzione di angiotensinogeno da parte del fegato e la trasformazione dell'angiotensinogeno in angiotensina 1 da parte della renina; n.5: l'enzima polmonare che trasforma l'angiotensina 1 in angiotensina 2; n.6: il recettore dell'angiotensina 2 nelle cellule surrenali; n.7: la fabbricazione dell'aldosterone nelle cellule surrenali; n.8: il recettore dell'aldosterone nei tubuli urinari. N.9: la messa in circolo di sodio da parte dei tubuli urinari; n.10: la produzione di ormone natriuretico da parte delle cellule atriali; n.11: il recettore dell'ormone natriuretico da parte dei tubuli urinari con eliminazione urinaria del sodio. In questo sistema ci sono ben 11 componenti ,mancandone uno solo il sistema non funziona affatto ed esiste il pericolo di morte pe il corpo. Ma tutto questo non basta ,tutti i componenti devono funzionare bene, devono cioè calcolare bene quello che tolgono e quello che mettono nella quantità giusta. I numeri reali hanno conseguenze reali.




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