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BENEDIZIONALE

Ultimo Aggiornamento: 20/05/2014 17:03
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04/05/2014 18:52
 
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- 219 -
sapienza eterna e unico maestro di vita, sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
Oppure:
R. A lui la gloria nei secoli.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
788. Il sacerdote, o un altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Fratelli carissimi, la misericordia di Dio ci ha riuniti per la benedizione di un nuovo
Seminario, dono e segno della sua bontà. Il Seminario significa il vivaio in cui vengono
formati i ministri della Chiesa. Preghiamo dunque perché questa dimora diventi scuola di
orazione e di scienza divina, e quanti vi entreranno da alunni, ne escano come zelanti
pastori del popolo di Dio e collaboratori del nostro ministero.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
789. Poi il sacerdote prosegue dicendo:
Guarda con bontà, o Signore, la tua Chiesa N.,
che ha eretto questo nuovo Seminario;
fa' che i futuri ministri del Vangelo
qui riuniti in comunione fraterna
nella preghiera e nello studio delle scienze sacre,
siano preparati ad affrontare gli impegni della loro vocazione.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
790. Quindi i lettori o alcune persone idonee tra i presenti leggono uno o più passi della
Sacra Scrittura, scelti tra quelli qui Proposti o tra quelli che si trovano nel «Lezionario per
le Messe rituali: Per gli Ordini sacri» (pp. 219-272). Le letture siano intercalate con salmi
responsoriali adatti o con pause di silenzio. La lettura del Vangelo, fatta dal diacono, abbia
sempre il posto principale.
PRIMA LETTURA
791. Come prima lettura si può usare il testo seguente:
1 Cor 1, 26-2, 5
Considerate la vostra vocazione. - 220 -
Ascoltate la parola di Dio dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Considerate la vostra vocazione, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la
carne, non molti potenti, non molti nobili. Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per
confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio
ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le
cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio. Ed è per lui che voi
siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia,
santificazione e redenzione, perché, come sta scritto: «Chi si vanta, si vanti nel Signore».
Anch'io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunziarvi la testimonianza di
Dio con sublimità di parola o con sapienza. Io ritenni, infatti, di non sapere altro in mezzo a
voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con
molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi
persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché
la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
792. Oppure (per esteso vedi a p. 875 ss.):
1 Sam 3,1-10
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
Sap 9,1-6 10-18
Manda la tua sapienza, perché mi assista.
1 Cor 9, 7-27
Guai a me, se non predicassi il Vangelo.
RESPONSORIO
793. Secondo l'opportunità, si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 989 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 15 (16), 1-2.5 7-8 11
R. Sei tu, Signore, l'unico mio bene.
Sal 22 (23), 1-3 4 5 6
R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Sal 83 (84), 3-4 5.8 11 12
R. Beato chi abita la tua casa, Signore.
Sal 99 (100), 2 3 4 5
R. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
VANGELO
794. Si può usare il seguente testo: - 221 -
Mt 9,35-38
La messe è molta, ma gli operai sono pochi.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe,
predicando il vangelo del Regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne
sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora
disse ai suoi discepoli «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate, dunque, il
padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».
795. Oppure (per esteso vedi a p. 1048 ss.):
Mt 13, 44-46
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto.
Mc 4,1-2. 26b-34
In disparte Gesù insegnava ai suoi discepoli ogni cosa.
Lc 24,44-48
Gesù apri loro la mente all'intelligenza delle Scritture.
Gv 1,35-42
Videro dove abitava Gesù e quel giorno si fermarono presso di lui.
Gv 20, 19-23
Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi.
OMELIA
796. Quindi il sacerdote rivolge l'omelia ai presenti, illustrando le letture bibliche, perché
percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI CON INVOCAZIONE DEI SANTI
797. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
In Cristo, perfetta immagine del Padre,
è la fonte di tutti i tesori di sapienza e di grazia.
Accostiamoci a lui con umile fiducia e diciamo:
R. Guarda, Signore, coloro che hai scelto.
Oppure:
R. Tu solo, Signore, hai parole di vita eterna. - 222 -
Signore Gesù Cristo, che hai radunato i discepoli
e ti sei fatto loro maestro,
per associarli al ministero del Regno,
rendici tuoi fedeli imitatori,
perché possiamo dedicarci al servizio del tuo popolo. R.
Tu che hai pregato per i tuoi discepoli,
perché fossero santificati nella verità,
donaci il tuo Santo Spirito, perché uniti a te
portiamo frutti abbondanti e duraturi. R.
Tu che prescelto come Pontefice tra gli uomini,
hai fatto del popolo da te redento un regno di sacerdoti
per il tuo Dio e Padre,
fa' che meditiamo la tua legge, la crediamo con il cuore
e la confermiamo con le opere. R.
Tu che in obbedienza alla volontà del Padre,
hai abbracciato la verginità e la povertà come scelta di vita,
fa' che consacrati interamente a Dio,
amato sopra ogni cosa,
viviamo nel quotidiano impegno di piacere a te. R.
Tu che dal Padre sei stato costituito per noi
sapienza e santificazione,
fa' che alla scuola del Vangelo
manifestiamo nel parlare e nell'agire la forza dello Spirito. R.
Tu che ci hai comandato di pregare il Padre,
perché mandi operai nella sua messe
ascolta le nostre suppliche,
perché mentre cresce il campo di lavoro
si moltiplichino anche gli operai. R.
* 798. Il sacerdote invita i presenti a invocare i santi. Nello schema qui proposto si
possono inserire i santi patroni della Chiesa particolare, del Seminario e del luogo. Le
invocazioni si concludono con Santi e sante di Dio.
Invochiamo ora l'intercessione della Regina degli apostoli e dei santi nostri patroni.
Santa Maria, Madre di Dio prega per noi
San Giovanni Battista prega per noi
San Giuseppe prega per noi
Santi Pietro e Paolo pregate per noi
Sant'Andrea prega per noi
San N. prega per noi - 223 -
Santi N. e N. pregate per noi
Santi e sante di Dio pregate per noi
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
799. Il sacerdote, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Ti benediciamo, o Padre,
e glorifichiamo il tuo nome:
nel disegno ineffabile della tua misericordia
tu hai voluto che l'unico e sommo sacerdozio di Cristo
rimanga in eterno
e la sua potenza invisibile
continui ad alimentare e sostenere la tua Chiesa
attraverso ministri visibili.
Quando i messaggeri del Vangelo
annunziano la parola di salvezza,
è il tuo Figlio che manifesta a tutte le genti
il mistero del tuo amore;
quando risuona nella Chiesa
la preghiera sacerdotale,
è lui che assiso accanto a te nella gloria
prega con noi;
quando i sacerdoti celebrano all'altare i santi misteri,
è lui che si offre nel memoriale della Pasqua;
quando i pastori guidano e custodiscono
il gregge loro affidato,
è lui che pasce e regge il tuo popolo.
Guarda, o Signore, la tua Chiesa N.
che ha edificato questo nuovo Seminario,
dove i futuri ministri di Cristo
in comunione di vita
e nello studio della sacra dottrina
si preparano alla loro grande missione.
Noi ti supplichiamo, Padre santo,
perché coloro che hai scelto
come araldi del Vangelo
e ministri dell'altare,
qui imparino nella preghiera
ciò che dovranno insegnare
e acquisiscano interiormente
ciò che dovranno testimoniare;
qui si abituino ad offrirti sacrifici spirituali
e nella quotidiana partecipazione ai santi misteri - 224 -
sperimentino la forza redentrice
dei tuoi sacramenti;
qui nella via dell'obbedienza
riconoscano la voce del buon Pastore
e divenuti pastori del tuo popolo
siano pronti a dare la vita
per il gregge loro affidato.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
800. Il sacerdote asperge persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste
parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci sostiene
e pietra angolare che ci unisce nel tuo amore.
*801. Quindi il rettore o un alunno colloca (o scopre) il Crocefisso o un'altra immagine
sacra nell'ambito del Seminario.
Nel frattempo si può cantare Dov'è carità e amore (cfr n. 2548) o eseguire un altro canto
adatto.
CONCLUSIONE
802. Il sacerdote stendendo le mani sui presenti dice:
Dio, che nella sua provvidenza
non lascia mancare i pastori al suo popolo,
conceda alla sua Chiesa
lo Spirito di pietà e di fortezza
perché coloro che egli chiama
adempiano degnamente il loro ministero sacerdotale.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
803. Oppure stendendo le mani sui seminaristi dice:
Dio padre di cui avete accolto la chiamata
con la sicura speranza di essere un giorno
servi buoni e fedeli nel santo ministero, - 225 -
effonda su di voi la sua benedizione.
R. Amen.
Il Signore Gesù disponga nel suo amore
i giorni e le opere,
perché rendiate presente in mezzo agli uomini
il mistero della redenzione
e perseveriate con intatto fervore
nel servizio della Chiesa.
R. Amen.
Lo Spirito santo
compia la vostra aspirazione
a partecipare al sacerdozio ministeriale di Cristo
e vi colmi dei suoi doni,
perché possiate conformarvi al modello della vita apostolica.
R. Amen.
804. Quindi benedice tutti i presenti dicendo:
E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo.
R. Amen.
805. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
CAPITOLO XXIV - BENEDIZIONE PER UNA CASA RELIGIOSA
Premesse
806. Poiché in una casa religiosa si raccolgono coloro che, professando i consigli
evangelici, intendono seguire più da vicino Cristo Signore ed imitarlo, è opportuno che
essa venga benedetta con un rito particolare.
807. Nel rito qui proposto col nome di casa religiosa si designano anche i conventi e i
monasteri.
808. Sebbene questa benedizione riguardi innanzi tutto e soprattutto i religiosi, tuttavia è
opportuno scegliere per la celebrazione un giorno nel quale la comunità dei fedeli, per il
cui vantaggio spirituale la nuova casa è sorta, possa intervenire alla celebrazione.
809. Il rito qui proposto può essere usato da un sacerdote. Spetta tuttavia all'Ordinario cui
è affidata la cura della famiglia religiosa, benedire la nuova casa. Nel caso che egli non - 226 -
possa presiedere al rito, ne affiderà l'incarico al superiore della comunità. Se il rito è
presieduto da un celebrante che non appartenga al medesimo istituto, o da un vescovo,
tutto deve essere attentamente e opportunamente adattato.
810. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi, tenendo anche presente la
peculiarità dell'istituto religioso o del suo compito apostolico. Per la benedizione di una
casa destinata alla formazione dei religiosi o delle religiose, si possono attingere alcuni
elementi dal rito della benedizione di un seminario, apportandovi le necessarie variazioni
(vedi cap. XXIII).
811. Se la casa religiosa è dotata anche di una propria chiesa, di cui si deve fare la
dedicazione o la benedizione, è opportuno che nelle litanie o nella preghiera dei fedeli
vengano inserite apposite intercessioni o intenzioni, tenendo presente, in particolare, la
casa religiosa e il tipo di vita della comunità religiosa interessata.
812. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno le case nel Tempo di
Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche alle case religiose, il
ministro, servendosi degli elementi indicati in questo rito, sentiti anche i pareri ed i
suggerimenti della famiglia religiosa interessata, può preparare
una celebrazione che giovi al bene spirituale dei partecipanti.
Rito della benedizione
INIZIO
813. Quando religiosi/e e fedeli si sono riuniti, si esegue un canto adatto. Poi tutti si fanno
il segno della croce, mentre il sacerdote dice: .
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
814. Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Dio, origine e fonte di ogni santità.
che invita i suoi figli e le sue figlie alla sequela di Cristo,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
Oppure:
R. A lui la gloria nei secoli.
o in un altro modo adatto. - 227 -
MONIZIONE INTRODUTTIVA
815. Il sacerdote, o un altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Dove due o tre sono riuniti nel suo nome, Cristo è in mezzo a loro. Imploriamo la divina
benedizione su questa casa destinata ad accogliere una famiglia religiosa, che si propone
di seguire più da vicino il Signore nella carità e nella verginità, nella povertà e
nell'obbedienza.
Il Padre della luce, da cui proviene ogni bene, conceda a tutti i membri di questa comunità
di essere fedeli al loro santo proposito. Cerchino in tutto la gloria di Dio sulle orme di
Cristo, maestro e modello di ogni perfezione. Siano perseveranti nella preghiera e nella
comunione fraterna. Rendano al vivo l'immagine di una Chiesa orante e penitente, e
guidati dallo Spirito, ciascuno secondo il proprio dono, si impegnino costantemente,
perché Cristo faccia di tutti noi la sua dimora.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
816. Poi il sacerdote prosegue dicendo:
O Dio, che susciti continuamente il volere e l'operare,
noi ti benediciamo
perché durante il nostro pellegrinaggio terreno
ci hai ispirato il desiderio ardente della tua casa.
Fa' che i tuoi figli,
che entrano in questa nuova dimora,
ti ascoltino nella fede,
ti invochino nella preghiera,
ti cerchino nella fatica
e scoprano in ogni realtà la tua presenza.
Siano testimoni del Vangelo
e diffondano dovunque il buon odore di Cristo,
e così raggiungano la felicità promessa
nella manifestazione della sua gloria.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
817. Quindi i lettori o alcune persone idonee tra i presenti leggono uno o più brani della
Sacra Scrittura, scelti tra quelli qui proposti o tra quelli che si trovano nel «Lezionario per
le Messe rituali: Per la Consacrazione delle vergini e la professione religiosa» (pp. 473-
547). Le letture siano intercalate con salmi responsoriali adatti o con pause di silenzio. La
lettura del Vangelo, fatta dal diacono, abbia sempre il posto principale.
Eb 13,1-3.5-7.14-17
Non abbiamo quaggiù una città stabile.
Ascoltate la parola di Dio dalla lettera agli Ebrei - 228 -
Perseverate nell'amore fraterno. Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, hanno
accolto degli angeli senza saperlo. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni
di carcere, e di quelli che sono maltrattati, in quanto anche voi siete in un corpo mortale.
La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio
stesso ha detto: «Non ti lascerò e non abbandonerò». Così possiamo dire con fiducia: «Il
Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare l'uomo?» Ricordatevi dei vostri capi, i
quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l'esito del loro
tenore di vita, imitatene la fede.
Non abbiamo quaggiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura. Per mezzo di
Cristo dunque offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che
confessano il suo nome. Non dimenticatevi della beneficenza e di far parte dei vostri beni
agli altri, perché di tali sacrifici il Signore si compiace. Obbedite ai vostri capi e state loro
sottomessi, perché essi vegliano per le vostre anime, come chi ha da renderne conto;
obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso
per voi.
818. Oppure
Gv 1,35-42
Si fermarono presso di lui.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Giovanni
Il giorno dopo Giovanni [Battista] stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo
sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!» E i due discepoli,
sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?» Gli risposero:
«Rabbi (che significa maestro), dove abiti?» Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono,
dunque, e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui: erano circa le
quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea,
fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo
trovato il Messia» (che significa il Cristo) e lo condusse da Gesù.
RESPONSORIO
819. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 992 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 23 (24), 1-2 3-4 5-6
R. Noi cerchiamo il tuo volto, Signore.
Sal 44 (45), 11-12 14-15 16
R. Ecco lo sposo:
andate incontro a Cristo Signore.
Sal 83 (84), 3 4 5.8 11 12 - 229 -
Com'è dolce, Signore, abitare la tua casa.
Sal 132 (133), 2 3
R. Quanto è bello che i fratelli vivano insieme.
OMELIA
820. Quindi il sacerdote rivolge l'omelia ai presenti, illustrando le letture bibliche, perché
percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI CON INVOCAZIONE DEI SANTI
821. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
Cristo Signore ha promesso di rimanere in mezzo ai suoi discepoli sino alla fine dei tempi.
Rivolgiamoci a lui con amore umile e confidente.
R. Resta con noi, Signore.
Verbo di Dio,
che ti sei fatto uomo nel grembo della Vergine Maria
per opera dello Spirito Santo
e hai voluto abitare in mezzo a noi,
la nostra comunità ti accoglie con cuore riconoscente
nella nostra casa. R.
Figlio dell'uomo,
che hai nascosto la tua gloria
nella casa di Nazaret con Maria e Giuseppe,
degnati di scegliere questa casa come tua dimora. R.
Cristo risorto,
che hai promesso di essere presente
in mezzo ai fedeli radunati nel tuo nome,
aiutaci a formare una sola famiglia
nel tuo amore. R.
Servo obbediente del Padre,
che non avesti una pietra dove posare il capo,
sii ospite di questa casa per te preparata. R.
Fratello universale,
che hai garantito di accogliere nei tabernacoli eterni
coloro che ti vengono incontro nella persona dei piccoli,
donaci la grazia di riconoscerti
e di servirti con gioia in ogni uomo. R. - 230 -
* 822. Il sacerdote invita i presenti a invocare i santi. Nello schema qui proposto si
possono inserire i santi patroni del Chiesa particolare, dell'Istituto e del luogo. Le
invocazioni concludono con Santi e sante di Dio.
Invochiamo ora l'intercessione della Madre di Dio
e dei santi nostri patroni.
Santa Maria, Madre di Dio prega per noi
San Giovanni Battista prega per noi
San Giuseppe prega per noi
Santi Pietro e Paolo pregate per noi
Sant'Andrea prega per noi
San N. prega per noi
Santi N. e N. pregate per noi
Santi e sante di Dio pregate per noi
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
823. Il sacerdote, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
O Dio, ispiratore e realizzatore di ogni santo proposito,
ascolta la nostra preghiera:
concedi la tua paterna benevolenza
agli abitanti di questa casa,
perché non si estingua mai
la meditazione della tua parola,
la comunione fraterna,
l'operosità assidua,
la premurosa attenzione ai fratelli;
quanti si sono offerti a te nella sequela di Cristo,
rendano testimonianza viva della loro consacrazione
e tutto il popolo benedica il tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
824. Oppure
Gesù benedetto,
che hai preparato una gloriosa dimora nei cieli
per quanti professano i consigli evangelici,
benedici questa casa e i suoi abitanti:
circondali sempre con la tua protezione,
e custodiscili nella tua grazia - 231 -
perché si rafforzi in loro
il vincolo di comunione fraterna.
Fa', o Signore,
che servendo te e il prossimo
diventino essi stessi un vangelo vivente,
lievito di conversione e di rinnovamento nello Spirito
per tutto il popolo cristiano.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
825. Il sacerdote asperge persone e ambienti con l'acqua benedetta * dicendo queste
parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci sostiene
e pietra angolare che ci unisce nel tuo amore.
* 826. Quindi il Superiore o un altro religioso colloca (o scopre il Crocifisso o un'altra
immagine sacra nell'ambito della casa religiosa.
Nel frattempo si può cantare Dov'è carità e amore o eseguire altro canto adatto.
CONCLUSIONE
827. Il sacerdote stendendo le mani sui religiosi/e dice:
Dio, che ci dà la gioia di abitare in questa casa,
effonda su di noi lo Spirito Consolatore:
ci custodisca da ogni avversità,
ci renda perseveranti nel servizio
e fedeli nel santo proposito.
R. Amen.
828. Quindi benedice tutti i presenti dicendo:
E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo.
R. Amen.
829. Oppure
Dio Padre onnipotente vi benedica,
perché questa sia una abitazione santa
in cui si vive e si lavora alla sua presenza. - 232 -
R. Amen.
Cristo Signore
dimori per la fede nei vostri cuori
e vi prepari un posto
per regnare con lui nella casa del Padre.
R. Amen.
Lo Spirito Santo
rimanga sempre in voi e fra voi,
perché l'opera gioiosamente intrapresa
sia portata per suo dono a felice compimento.
R. Amen.
830. Quindi benedice tutti i presenti dicendo:
E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo.
R. Amen.
CAPITOLO XXV – BENEDIZIONE PER UNA SCUOLA O UNIVERSITA’ DEGLI
STUDI
Premesse
832. La Chiesa guarda con sollecita premura alla scuola di o ordine e grado; nella scuola,
infatti, si aprono le menti degli alunni e si educano i loro animi. Ciò vale innanzi tutto per
quelle istituzioni educative cattoliche in cui i ragazzi e i giovani non solo ricevono una
preparazione culturale e una formazione umana, ma possono coltivare di giorno in giorno
lo spirito del Vangelo .
833. Il rito di benedizione qui proposto riguarda sia i docenti, si gli alunni, sia tutti coloro
che, a qualsiasi titolo, sono interessati alla scuola o all'Università degli studi, ed altresì
l'intera comunità a vantaggio della quale sorge la nuova scuola o la nuova Università;
pertanto è opportuno che, per quanto possibile, tutti intervengano alla celebrazione.
834. Il rito senza la Messa può essere usato dal sacerdote e dal diacono.
835. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
836. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel
Tempo di Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche alle scuole, il
ministro, servendosi di elementi indicati sia in questo rito sia in quello per la «Benedizione - 233 -
dei bambini», Cap. XV, p. 236 ss., può preparare una celebrazione che giovi al bene
spirituale dei docenti e degli alunni.
837. Questa benedizione può essere impartita anche durante celebrazione della Messa.
Se la nuova scuola o la nuova Università degli studi è dotata di una propria chiesa, che
debba essere dedicata o benedetta, possono essere opportunamente inserite nelle litanie
o nell'orazione dei fedeli invocazioni o intenzioni che riguardano l'istituzione e la sua
attività.
1. Rito della benedizione
INIZIO
838. Quando tutti sono riuniti, si può cantare il Salmo 66 (67). Si esegue un canto adatto o
si fa pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
839. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Dio, fonte di sapienza,
il Verbo fatto uomo, Cristo Signore,
e lo Spirito di verità,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
840. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Dio, Signore di tutte le scienze, per molteplici vie ci conduce ad acquisire quella profonda
conoscenza della verità rivelata, che ha il pieno compimento nel suo Figlio fatto uomo per
noi.
Ogni genere di scienza e dottrina che si offre all'indagine della mente umana, deve avere
come approdo la scoperta della verità e l'incontro adorante con Dio, principio e termine di
tutte le cose.
Imploriamo dunque su quest'opera, che ha il compito di ricercare, apprendere e diffondere
la verità, l'abbondanza delle divine benedizioni, perché educatori e docenti insegnino ad
unire in armoniosa sintesi il sapere umano e la sapienza evangelica, e i giovani allievi - 234 -
siano messi in grado di custodire nel cuore la vera fede e di professarla nella coerenza
della vita.
Preghiamo in modo particolare perché gli alunni avvertano nei loro insegnanti la presenza
di Cristo Maestro e, resi più maturi attraverso l'apprendimento delle scienze umane e
divine, siano idonei a illuminare e aiutare i fratelli che incontreranno nel cammino.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
841. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Mt 5,1.-2.13-16
Voi siete la luce del mondo.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si
avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Voi
siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa
si potrà rendere salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli
uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte,
né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché
faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli
uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei
cieli».
842. Oppure (per esteso vedi a p. 888 ss. ).
Pro 1,1-7
Il timore del Signore è il principio della sapienza.
Sap 7,7-20
Insieme con la sapienza mi sono venuti tutti i beni.
Sap 9, 1-6 10-18
Manda la tua sapienza, perché mi assista.
Sir 1, 1-5.22-25
La sapienza viene da Dio.
Sir 51, 13-20
Renderò gloria a chi mi ha concesso la sapienza.
Ef l4, 11-24
Vivere secondo la verità nella carità.
Mt 11,25-30
Hai nascoste queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. - 235 -
RESPONSORIO
843. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 990 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 18 (19), 8 9 10.12
R. Signore tu hai parole di vita eterna.
Sal 77 (78), 1-2 3-4 5.7
Cristo Gesù è sapienza per noi.
Sal 118 (119), 97-98 99-100 124-125
R. La tua parola, Signore, è luce alla mia strada.
Sal 138 (139), 1-3a 3b-4 5-6 17-18
R. Mi guiderà la tua mano, Signore.
BREVE ESORTAZIONE
844. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano significato della celebrazione.
Breve silenzio
PREGHIERA DEI FEDELI
845. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
Principio di ogni sapienza è il timore di Dio.
Invochiamo il Signore, perché ci conceda di discernere e assimilare tutto ciò che è vero e
giusto.
R. Donaci, o Padre, lo Spirito di sapienza.
PER UNA SCUOLA
Signore Dio nostro, che nel tuo immenso amore
ci hai dato il privilegio di chiamarci ed essere realmente tuoi figli,
fa' che nello studio delle discipline scientifiche e umanistiche
percepiamo il senso della nostra vocazione
per realizzarlo in pienezza. R.
Tu che nel Cristo tuo Figlio
ci hai dato il modello dell'uomo nuovo
che cresce in sapienza, età e grazia,
fa' che attraverso le varie tappe del sapere
progrediamo nelle conquiste dello spirito. R. - 236 -
Tu che per la formazione integrale di ogni uomo
richiedi la cooperazione del prossimo,
fa' che gli educatori e gli insegnanti
si impegnino a promuovere il bene comune. R.
Tu che sei autore e vindice della dignità dell'uomo,
fa' che i benefici di una autentica civiltà educante
si estendano a tutta la terra. R.
PER UNA UNIVERSITA'
Signore Dio nostro,
che ci fai partecipi dei tesori della tua sapienza,
fa' che nel nostro impegno intellettuale
non ci lasciamo fuorviare da interessi egoistici,
ma operiamo per la promozione integrale della persona umana. R.
Tu che hai mandato nel mondo il tuo Figlio,
lice vera che illumina ogni uomo,
per rendere testimonianza alla verità,
fa' che ricercando liberamente il vero,
possiamo dare un originale contributo
al bene della società. R.
Tu che nella tua provvidenza
hai stabilito un nesso fondamentale
tra il tuo disegno di salvezza
e l'unità della famiglia umana,
fa' che il progresso speculativo e scientifico
contribuisca efficacemente all'intesa fra tutti gli uomini. R.
Tu che ci hai dato il comandamento evangelico
di servire generosamente i fratelli,
fa' che cooperiamo sempre in unità di intenti
all'affermazione dei diritti umani. R.
* 846. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di
benedizione, il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore.
Padre nostro. - 237 -
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
847. Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Dio onnipotente, fonte di ogni benedizione,
illumina e proteggi docenti e alunni
di questo Istituto,
che ha come scopo la formazione della gioventù
nel progresso delle discipline scientifiche
e della cultura umanistica,
perché guidati dalla parola di verità,
seguano i tuoi precetti
e con tutta l'anima
aderiscano a Cristo, Maestro e Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
848. Oppure
O Dio, che ci dai la gioia di inaugurare quest'opera
destinata alla crescita culturale delle nuove generazioni,
fa' che quanti vi converranno come maestri e discepoli,
ricerchino sempre il vero e il bene
e riconoscano in te l'unica sorgente di verità e di vita.
A te, gloria, onore e benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
849. Il ministro asperge persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste
parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci sostiene
e pietra angolare che ci unisce nel tuo amore.
* 850. Quindi un responsabile della scuola o uno studente, secondo l'opportunità, colloca il
Crocifisso o un'altra immagine sacra nell'ambito della scuola, mentre il ministro dice:
Questa immagine di N.,
resti in questo luogo
come richiamo alla fede
e segno della divina benedizione.
Nel frattempo si può eseguire un canto adatto. - 238 -
CONCLUSIONE
851. Il ministro stendendo le mani sui presenti dice:
Dio, Signore di tutte le scienze,
ci indichi le sue vie.
R. Amen.
Cristo, sapienza eterna,
ci insegni le parole di verità.
R. Amen.
Lo Spirito Santo, luce beatissima,
illumini sempre le nostre menti,
perché conosciamo ciò che è buono e giusto
e lo confermiamo con le opere.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
852. Oppure:
Dio, Signore di ogni scienza,
vi sostenga con la sua benedizione.
R. Amen.
Cristo, unico Maestro,
vi insegni le parole di vita eterna.
R. Amen.
Lo Spirito Santo Paraclito,
vi guidi alla conoscenza di tutta la verità.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
853. Un canto corale può chiudere la celebrazione. - 239 -
2. Rito della benedizione durante la Messa
854. Durante la celebrazione della Messa, osservando le disposizioni liturgiche, è
opportuno scegliere le orazioni e le letture delle Messe votive dello Spirito Santo (Messale
Romano p. 844 ss. e «Lezionario per le Messe rituali: Confermazione», pp. 118-166).
855. Dopo il Vangelo, il sacerdote celebrante rivolge ai presenti l'omelia illustrando le
letture bibliche, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Quindi dopo un breve silenzio, secondo l'opportunità, si dice il Credo.
856. Per la preghiera dei fedeli si può ricorrere a quella consueta nella celebrazione della
Messa, oppure agli schemi indicati al n. 845.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
857. Detta l'orazione dopo la Comunione, il sacerdote celebrante invita i presenti a
ricevere la benedizione con queste parole o altre simili:
Fratelli e sorelle carissimi,
supplichiamo umilmente il Padre della luce,
Dio di tutte le scienze,
perché quanti verranno in questa scuola
ad attingere sapere e norme di vita,
siano illuminati dallo Spirito Santo
e alla scuola del Vangelo
ascoltino Cristo Maestro e Signore.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Quindi il sacerdote celebrante, con le braccia allargate, pronuncia preghiera di
benedizione:
Dio onnipotente, fonte di ogni benedizione,
illumina e proteggi docenti e alunni
di questo Istituto,
che ha come scopo la formazione della gioventù
nel progresso delle discipline scientifiche
e della cultura umanistica,
perché guidati dalla parola di verità,
seguano i tuoi precetti e con tutta l'anima
aderiscano a Cristo, Maestro e Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
858. Oppure
O Dio, che ci dai la gioia di inaugurare quest'opera - 240 -
destinata alla crescita culturale delle nuove generazioni,
fa' che quanti vi converranno come maestri e discepoli,
ricerchino sempre il vero e il bene
e riconoscano in te l'unica sorgente di verità e di vita.
A te, gloria, onore e benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
859. Il sacerdote celebrante, dopo l'invito del diacono Inchinatevi per la benedizione o un
altro adatto, stendendo le mani sui presenti dice:
Dio, Signore di ogni scienza,
vi sostenga con la sua benedizione.
R. Amen.
Cristo, unico Maestro,
vi insegni le parole di vita eterna.
R. Amen.
Lo Spirito Santo Paraclito,
vi guidi alla conoscenza di tutta la verità.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo.
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
860. Un canto corale può chiudere la celebrazione. - 241 -
CAPITOLO XXVI - BENEDIZIONE PER UNA BIBLIOTECA
Premesse
861. L'inaugurazione di una biblioteca, soprattutto se destinata ad uso pubblico, è una
felice occasione per impartire una particolare benedizione, illustrandone opportunamente
ai fedeli il significato.
862. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono.
863. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
864. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel
Tempo di Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche alle biblioteche
o altri luoghi simili, il ministro, servendosi degli elementi indicati in questo rito può
preparare una celebrazione che giovi al bene spirituale dei partecipanti.
865. In ogni caso è bene che la comunità locale, o almeno alcuni suoi rappresentanti,
partecipino al rito della benedizione.
Rito della benedizione
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi
tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
867. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre tratte, di preferenza dalla
Sacra Scrittura.
Signore Gesù,
che è via, verità e vita,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA - 242 -
868. II ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
La parola di Dio, che procede dalla stessa verità suprema e alla verità conduce, è sempre
viva ed efficace.
Essa si diffonde e risplende non solo attraverso la predicazione, ma anche attraverso
l'attività libraria e ogni forma di comunicazione sociale.
Dio infatti suscita nel cuore degli uomini il desiderio di fissare nei libri e in altri mezzi o
strumenti il frutto della ricerca umana, per condurre l'uomo alla scoperta della verità che
primariamente si trova nei libri delle Sacre Scritture divinamente ispirati.
Tuttavia anche le opere alle quali si alimenta il pensiero umano - edite e custodite allo
scopo di diffondere l'autentica cultura, approfondire il senso delle cose ed elevare lo spirito
- si riconducono all'unica fonte della sapienza se si pongono al servizio del vero e del
bene.
Dallo studio di queste fonti possono derivare molteplici benefici: la verità diventa regola di
vita, la sapienza accresce l'umiltà e gli uomini trovano più agevolmente la via dell'intesa e
della concordia.
La benedizione del Signore si addice perciò a quanti si dedicano a questo settore così
prezioso dell'attività umana, nella consapevolezza di rendere un servizio all'annunzio e alla
diffusione della verità.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
869. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Col 3, 16-17
Tutto si compia nel nome del Signore Gesù.
Ascoltate la parola di Dio dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni
sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto
quello che fate in parole e opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo
per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
870. Quando sembri opportuno, si può presentare qualche libro della Sacra Scrittura,
soprattutto uno dei Vangeli; oppure si può fare una lettura abbastanza lunga sempre della
Sacra Scrittura.
871. Oppure (per esteso vedi a p. 1061 ss. ):
Lc 1,1-4
La solidità degli insegnamenti ricevuti.
Lc 4,14-22
Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia
Gv 21,24-25
Il mondo non basterebbe a contenere i libri da scrivere
RESPONSORIO - 243 -
872. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 990 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 18 (19), 8 9 10.12
R. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita. Cfr Gv 6, 63
Sal 76 (77), 12-13 14-15 16
R. Tu sei il Dio che compie meraviglie
BREVE ESORTAZIONE
873. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
874. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
Dio, nostro Padre, che si manifesta a tutti attraverso il linguaggio meraviglioso della
creazione, parla in modo particolare a quanti leggono con fede i libri della Sacra Scrittura.
R. Donaci, Signore, il desiderio di cercarti e la gioia di trovarti.
Cristo, Redentore nostro,
Verbo del Padre e Sapienza eterna,
luce vera che illumina ogni uomo,
mostraci la via della verità. R.
Tu che hai promesso lo Spirito Santo
per rivelare ai discepoli la verità tutta intera
e le profondità del mistero,
fa' che per sua ispirazione e con il suo aiuto
siamo attrezzati e disposti ad ogni opera buona. R.
Tu che nella sinagoga di Nazaret,
hai aperto e interpretato il volume delle Scritture,
fa' che indaghiamo sempre la verità
per attuarla nell'amore. R.
Tu che nei libri santi
hai voluto trasmetterci le tue parole e le tue opere,
perché crediamo e, credendo, abbiamo la vita,
donaci di essere così saldi nella fede
da aprire agli altri la via della verità e della salvezza. R.
Tu che attraverso gli scritti di tanti nostri fratelli di fede - 244 -
hai messo nelle nostre mani
i frutti del pensiero e della santità cristiana,
concedi a noi l'umiltà di farci discepoli
di coloro che hai arricchiti
del tuo consiglio e della tua sapienza. R.
Agnello di Dio,
che sei degno di ricevere il libro e di aprirne i sigilli,
fa' che i nostri nomi
siano scritti nel libro della vita. R.
875. Oppure, dopo l'introduzione del ministro, la litania seguente:
Dio, Signore delle scienze,
guida i nostri passi nella verità.
R. Signore, pietà. Oppure Kyrie, eléison.
Signore, che tutto conosci,
insegnaci le tue vie.
R. Signore pietà. Oppure Kyrie, eléison.
Sapienza eterna, che hai creato l'universo,
rivela a noi ciò che è gradito alla tua volontà
R. Signore pietà. Oppure Kyrie, eléison.
Assisti e illumina quanti qui converranno
come lettori e ricercatori
con la luce del tuo Spirito.
R. Signore, pietà. Oppure Kyrie, eléison.
Concedi a tutti noi di progredire
nelle scienze divine e umane,
e di crescere nel tuo amore.
R. Signore, pietà. Oppure Kyrie, eléison.
876. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione,
il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro - 245 -
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
877. Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Grande tu sei, Signore, Dio nostro:
in molti modi ti sei rivelato agli uomini
e nella Scrittura divinamente ispirata
ci hai trasmesso il dono inestimabile della tua parola.
Ascolta la nostra preghiera
e benedici quanti frequenteranno questa biblioteca
per coltivare le scienze e le arti;
fa' che, da onesti indagatori del vero,
illuminati dalla sapienza del tuo Verbo
orientino i loro sforzi
alla costruzione di un mondo più umano.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
878. Il ministro asperge persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste
parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci sostiene
e pietra angolare che ci unisce nel tuo amore.
* 879. Quindi uno dei responsabili della Biblioteca colloca su un leggio o in altro luogo
debitamente preparato la Sacra Bibbia o l'Evangeliario, mentre il ministro dice:
La parola di Dio
sia letta e onorata
in questo luogo di studio e di ricerca.
Nel frattempo si può eseguire un canto adatto.
CONCLUSIONE
880. Il ministro stendendo le mani sui presenti dice:
Dio, Signore delle scienze,
vi mostri le sue vie.
R. Amen.
Cristo sapienza eterna,
ci insegni le parole di verità. - 246 -
R. Amen.
Lo Spirito Santo, luce beatissima,
illumini sempre le nostre menti,
perché apprendiamo ciò che è buono e giusto
e lo confermiamo con le opere.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
881. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
CAPITOLO XXVII - BENEDIZIONE PER UN OSPEDALE O UNA CASA DI CURA
Premesse
882. Gli ospedali e le case di cura si possono considerare un segno della fedeltà con la
quale i discepoli di Cristo accolgono il mandato evangelico di curare i malati.
L'inaugurazione di queste strutture ospedaliere è una buona occasione pastorale per
riunire la comunità cristiana, in modo che meglio comprenda il significato della malattia e
l'importanza che ha la scienza medica nelle disposizioni della divina Provvidenza.
883. Questa celebrazione non è direttamente riferita ai malati, ma piuttosto a coloro che in
qualsiasi modo prestano ad essi il loro servizio. Non si compia quindi la benedizione di un
ospedale senza la partecipazione dei medici e di coloro che si dedicano al servizio dei
malati.
884. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono.
885. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
* 886. Questo rito si tralascia se l'ospedale o la casa di cura è dotata di una propria chiesa
o cappella di cui si deve fare la dedicazione o la benedizione. E' opportuno tuttavia che
nelle litanie o nella preghiera dei fedeli vengano inserite apposite intercessioni o intenzioni,
tenendo presenti le varie situazioni dei malati e degli operatori sanitari.
887. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel
Tempo di Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche agli ospedali o
case di cura, il ministro, servendosi degli elementi indicati in questo rito o in quello per la
< giovi al bene spirituale sia ai malati che degli operatori sanitari. - 247 -
Rito della benedizione
INIZIO
888. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
889. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Il Signore Gesù,
che ha dato ai discepoli
la missione di curare e sollevare gli infermi,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
890. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito benedizione con queste parole o
altre simili:
Il Padre delle misericordie e Dio di ogni consolazione, che tutti consola per mezzo del suo
Figlio nello Spirito Santo, guarda con affetto di predilezione ogni persona che soffre nel
corpo e nell'anima e quanti prestano loro assistenza e aiuto. I malati, infatti, completano
nella propria carne ciò che manca della passione di Cristo per il suo corpo, che è la
Chiesa, e rendono presente in modo singolare la persona stessa del Signore. Egli si
identifica negli infermi a tal punto da ritenere rivolto a sé ogni gesto compiuto in loro
favore. Affidiamo a Maria, salute degli infermi, la nostra supplica per ottenere la divina
benedizione su questo ospedale [casa di cura], sui malati che vi saranno [sono] accolti e
su quanti si prodigheranno [si prodigano] a loro servizio.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
891. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Mt 4,23-25
Conducevano a lui i malati, ed egli li guariva.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo - 248 -
In quel tempo, Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e
predicando la buona novella del Regno e curando ogni sorta di malattia e d'infermità nel
popolo. La sua fama si sparse per tutta la Siria, e così condussero a lui tutti i malati,
tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici: ed egli li guariva. E
grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla
Giudea e da oltre il Giordano.
892. Oppure (per esteso vedi a p. 902 ss. ):
Sir 38,1-14
E' il Signore che ha creato il medico.
2 Cor 1,3-7
Dio di ogni consolazione.
Mt 25,31-46
Ero malato e mi avete visitato.
Lc 10,30-37
Ha avuto compassione di lui.
RESPONSORIO
893. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 1014 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 101 (102), 2-3 24-25
R. Signore, ascolta la mia preghiera.
Is 38, 10 11 12a-d 16
R. In te spero, Signore: salva la mia vita.
BREVE ESORTAZIONE
894. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
895. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità momento.
Supplichiamo con umile fiducia Cristo Signore, che è venuto nel mondo per consolare gli
afflitti e guarire gli infermi.
R. Benedici, Signore, chi confida in te. - 249 -
Tu che sei venuto a curare gli infermi
e a sanare i contriti di cuore,
visita questa casa
con la forza consolatrice del tuo Spirito. R.
Tu che predicavi il Vangelo del Regno
e guarivi il popolo da ogni infermità,
mostra a tutti la dolcezza del tuo amore. R.
Tu che imponendo le mani sui malati
ridonavi loro la salute,
soccorri con il dono della tua grazia
gli ospiti di questa casa. R.
Tu che hai affidato agli apostoli
la missione di curare gli infermi,
esaudisci la preghiera della tua Chiesa,
che implora per loro sollievo e guarigione. R.
Tu che hai promesso la divina ricompensa
a coloro che nel tuo nome visitano e assistono i malati,
donaci occhi e cuore per vedere e amare te
nei nostri fratelli sofferenti. R.
* 896. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di
benedizione il celebrante dice:
Preghiamo.
Rutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
897. Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Sii benedetto, Dio nostro Padre,
per i benefici che ci hai elargito in Cristo tuo Figlio:
egli è venuto a guarire le nostre infermità e debolezze
con la potenza dello Spirito Santo,
e inviando i discepoli a predicare il Vangelo
ordinò loro di visitare e curare gli infermi.
Fa' che i nostri fratelli e sorelle
degenti in questo ospedale [questa casa]
siano assistiti dai medici e dai loro collaboratori - 250 -
con premurosa attenzione
e curati con assidua sollecitudine,
perché rientrando nelle loro case
fisicamente e spiritualmente ristorati,
lodino ogni giorno la tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
898. Oppure
Padre onnipotente e misericordioso,
fonte di ogni benedizione,
tu hai affidato la sorte di ogni infermo
alle cure premurose del tuo popolo
che cammina in novità di vita in Cristo tuo Figlio;
esaudisci le nostre umili preghiere:
per la grazia del tuo Spirito
fa' che questa casa
diventi un luogo di benedizione e di carità autentica;
qui i medici esercitino con sapienza
la loro difficile arte;
qui il personale sanitario
presti con sollecitudine il proprio servizio;
qui vengano i fratelli
a visitare il Cristo che soffre nelle sue membra;
possano gli infermi recuperare prontamente la salute
e renderti fervide grazie dei benefici ricevuti.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
899. Il ministro asperge persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste
parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci sostiene
e pietra angolare che ci unisce nel tuo amore.
*900. Quindi uno dei responsabili dell'Istituto colloca (o scopre il Crocifisso o un'altra
immagine sacra nell'ambito dell'ospedale o della casa di cura.
Nel frattempo si può eseguire un canto adatto
CONCLUSIONE - 251 -
901. Il ministro stendendo le mani sul personale dell'ospedale dice:
Dio, consolatore degli afflitti
e sostegno dei sofferenti,
che vi ha convocati a inaugurare questa casa,
preparata con intelligenza d'amore
per la cura degli infermi,
vi confermi con la sua grazia,
perché rendiate un fedele servizio a Cristo,
presente nelle sue membra.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
902. Quindi benedice tutti i presenti dicendo:
E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo.
R. Amen.
903. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
CAPITOLO XXVIII - BENEDIZIONE PER UFFICI OFFICINE, LABORATORI
NEGOZI
Premesse
904. Con il lavoro delle sue mani, l'uomo cura incessantemente l'opera della creazione.
Allo stesso modo, «il progresso nella efficienza produttiva e nella migliore organizzazione
degli scambi e dei servizi, ha reso l'economia strumento efficace che può meglio
soddisfare le aumentate esigenze della famiglia umana>>1.
Giustamente pertanto e ragionevolmente vengono benedetti quei locali ove gli uomini
attendono quotidianamente al bene proprio e altrui.
905. Questa celebrazione riguarda sia la comunità per il bene della quale vengono allestiti
i nuovi laboratori, uffici e negozi, sia tutti coloro che ivi lavoreranno. Al rito della
benedizione quindi si richiede la presenza della comunità o almeno di alcuni suoi delegati,
che ne facciano le veci, e di coloro che a qualunque titolo presteranno qui il loro servizio.
906. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono.
907. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi. - 252 -
908. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel
Tempo di Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche ai suddetti
luoghi, il ministro servendosi degli elementi indicati in questo rituale, può preparare una
celebrazione che giovi al bene spirituale dei partecipanti.
Rito della benedizione
INIZIO
909. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno di croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
910. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Dio che ha chiamato l'uomo
a cooperare alla sua creazione,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
911. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Cristo Gesù ha manifestato la grande dignità del lavoro, quando egli stesso, Verbo del
Padre fatto uomo, volle essere chiamato figlio del carpentiere e usò con le proprie mani gli
attrezzi nell'umile officina di Nazaret.
Così egli tolse l'antica maledizione conseguenza del peccato e trasformó la fatica umana
in fonte di benedizione. Quando infatti il lavoratore si applica alle cose materiali e
temporali, facendo del quotidiano impegno un'offerta al Creatore, purifica se stesso,
sviluppa con il braccio e con l'ingegno il progetto della creazione. Così, associato a Cristo
Redentore nell'esercizio della carità, va incontro ai fratelli più poveri e costruisce la civiltà
dell'amore.
Rivolgiamo dunque la preghiera a Dio nostro Padre, per intercessione di Maria e
Giuseppe, perché benedica e protegga quanti verranno a lavorare in questo luogo. - 253 -
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
912. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Gn 1,27-31a
Riempite la terra e soggiogatela.
Ascoltate la parola di Dio dal libro della Genesi
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela
e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia
sulla terra».
E Dio disse: «Ecco, io vi dò ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni
albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie
selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali
è alito di vita, io dò in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto,
ed ecco, era cosa molto buona.
913. Oppure
Mc 6, 1-3
Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria?
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, partito di là, Gesù andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il
sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e
dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata
data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di
Maria, il fratello di Giacomo, di Joses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno
qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
914. Oppure (per esteso vedi a p. 903 ss. ):
Sir 38, 24-34
E' tutto intento a finire il suo lavoro.
1 Ts 4,9-12
Vi esortiamo a lavorare con le vostre mani.
2 Ts 3,6-13
Abbiamo lavorato con fatica e con sforzo notte e giorno.
Mt 6,25-34
Il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
Mt 25, 14 29
Andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. - 254 -
Lc 16,9-12
Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto.
RESPONSORIO
915. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 1010 ss.) o eseguire un canto adatto.
Sal 89 (90), 2 3-4 12-13 14.16
R. Benedici, Signore, l'opera delle nostre mani.
Sal 103 (104), lab.5 14-15 23-24
R. Tutto si compia nel nome del Signore.
BREVE ESORTAZIONE
916. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio
PREGHIERA DEI FEDELI
917. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
Dio Creatore, che ha riempito l'universo con i segni prodigiosi della sua potenza, ha
benedetto gli inizi del lavoro e ha disposto che gli uomini cooperino al progetto della
Creazione.
Preghiamo insieme e diciamo:
R. Guida e sostieni, Signore, l'opera delle nostre mani.
Sii benedetto, Signore, che ci hai dato la legge del lavoro
e ci chiami a scoprire le energie e le risorse della natura
per metterle a servizio del progresso umano. R.
Sii benedetto, Signore,
hai voluto come artigiano nella bottega di Nazaret
il tuo Figlio, fatto uomo per noi. R.
Sii benedetto, Signore,
che in Cristo, divino operaio,
hai dato un senso nuovo alla fatica umana. R.
Sii benedetto, Signore,
che nella tua provvidenza - 255 -
ci chiami a finalizzare le conquiste tecniche
allo sviluppo integrale dell'umanità. R.
Sii benedetto, Signore,
che ci aiuti a trasformare il lavoro quotidiano
in strumento di elevazione,
fonte di fraternità e di giustizia sociale. R.
Sii benedetto, Signore,
che dell'offerta del pane e del vino,
frutto della terra e del nostro lavoro,
hai fatto i segni sacramentali del sacrificio eucaristico. R.
918. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima
della formula di benedizione, il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
* Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
919. Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione adatta.
920. PER UN UFFICIO
O Dio, che sei largo delle tue benedizioni
a quanti, nell'ambito della ricerca tecnica e scientifica,
si sforzano di operare con coscienza retta e illuminata,
concedi a questi tuoi figli
di saper individuare con il tuo aiuto
valide soluzioni teoriche e pratiche,
per mettere il frutto della loro creatività
a servizio del bene comune.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
921. PER UN'OFFICINA O LABORATORIO
O Dio, il cui Figlio ha riscattato e condiviso
la condizione dell'uomo che lavora,
associandolo all'opera della salvezza,
confortaci con la tua benedizione,
perché sia riconosciuta la dignità della fatica quotidiana
e ognuno di noi, valorizzando le risorse del creato, - 256 -
collabori alla promozione della famiglia umana.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

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SI FACCIANO SUPPLICHE, PREGHIERE E RINGRAZIAMENTI PER TUTTI . (1Tim.2,1)


 
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