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Siamo stati fatti come un prodigio

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2014 18:40
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09/02/2014 18:28
 
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APPRENDERE L' AMORE, NELLA SPERANZA

Da molti anni mi sto chiedendo: perché il risveglio della pubertà è relativamente precoce, a una età in cui non si è ancora capaci di vivere un autentico amore? Perché questo divario d'età, questo sfasamento tra la possibilità, già presente, d'esercitare fisicamente la sessualità, e la propria capacita di viverla in un amore autentico e forte? Perché questa presenza d'una forza vitale prima ancora che la si possa veramente fare propria nella fedeltà? Indubbiamente, è piuttosto strano che il Signore abbia permesso tutto questo.

Ho cercato, comunque, di darmi una risposta. Penso che il Signore abbia permesso questo perché l'amore si radicasse nella speranza, in quanto l'adolescenza è l'età per eccellenza della speranza. Per rendersene conto, basti pensare a tutti quegli adolescenti che perdono la speranza prima di perdere la fede. In certi casi, anzi, perdono solo la speranza, non la fede!

Ma perché? Ecco, il godimento, il piacere immediato, distrugge la speranza bloccando l'amore. Ne vogliamo la prova? Guardate a cosa porta l'innamoramento in serie (anche se in tanti casi è improprio il termine innamoramento): a essere, senza accorgersene, incapaci d'amare. A quanti casi si assiste "di queste piccole eternità di godimento che ben presto si trasformano in lunghe eternità prive di speranza!" .

Devi diventare degno della tua sessualità, degno d'adoperare il linguaggio più forte dell'amore. A che ti servirebbe il linguaggio sessuale se tu non avessi nulla da dire, nulla da trasmettere attraverso tale linguaggio?

L'amore, infatti, che dovrebbe trovare nel sesso il linguaggio più profondo, è la sola cosa che valga veramente la pena di vivere sulla terra, nonostante sia, per esperienza, quella che presenta maggiori difficoltà nella sua realizzazione. "L'autentico amore divora chi ama, ma rispetta chi è amato, mentre quasi sempre, nei surrogati dell'amore, avviene il contrario. Nel vero amore chi ama non possiede l'altro ma ne è posseduto. Siamo "uno" perché l'amore ci unisce; due, perché l'amore ci rispetta; tre, perché l'amore ci supera" .

Comprendi, allora, perché è necessario questo tempo d'apprendimento durante il quale prepari anche il tuo corpo a diventare preghiera e ti liberi progressivamente dalla sensualità, dalla pesantezza e dall'intorpidimento della carne?

L'attesa scava le fondamenta e dà il gusto di vivere, mentre il buttarsi nei soddisfacimenti immediati della carne mina la costruzione dell'amore e porta al disgusto della vita. Ne potrebbero essere testimoni i fidanzati che incontrai tempo addietro, i quali, da soli, erano arrivati a capire la necessità di troncare i loro rapporti sessuali fino al matrimonio, per potersi radicare in tale rinuncia che sta all'amore come il fondamento sta all'edificio.

AMARTI PER SEMPRE, CON TUTTA LA TUA STORIA

Il rapporto sessuale, se non è mutilato, implica l'impegno di due esistenze, appunto perché coinvolge tanto l'anima dell'altro che la tua. Due esistenze s'intrecciano, si fondono l'una con l'altra. Se il rapporto investe tutta la persona, ne consegue che ne è coinvolta tutta la vita, col suo passato e il suo avvenire.

Amare significa dare la propria vita, senza aspettare il contraccambio e per sempre, assumendo la responsabilitá dell'altro anche per il suo avvenire; significa firmargli un assegno in bianco, aiutarlo a maturare, a crescere, a invecchiare e morire.

E, prima ancora, a vivere, a essere. Ma per questo non possiamo fare a meno del tempo. E necessario scoprire l'altro nel suo spessore temporale perché anche questo è una componente della sua persona: una persona non è un puntino isolato da tutto il resto, paracadutato in un determinato momento senza legame con la sua vita di prima e di dopo . Diventiamo solidali con tutta una storia, un cammino, un'esperienza.

Per questo vogliamo assumere l'altro anche nel suo passato. "Ti amo non come vorrei che tu fossi ma come sei in realtà, come ti ha modellato la vita, anche e soprattutto se essa ti ha colpito. Voglio conoscere tutto di te, anche della tua infanzia, conoscere tutte le tue ferite. E voglio che tu conosca le mie.Mostrandocele l'un l'altro, a poco a poco ce le guariremo reciprocamente. Più hai sofferto, e più ti amo. Vorrei che il mio amore ti aiutasse a guarire".

Oh sì, amare in verità significa amare come Dio: non malgrado, ma a causa delle nostre debolezze! . Ogni amore non è forse compassione?

Il tempo chiamato del "Fidanzamento" deve appunto servire per entrare in tale reciproca compassione: il tempo in cui la fiducia verifica se stessa, diventa progressivamente reciproca; il tempo in cui l'amore si trasforma a poco a poco nel segno dell'amore di Dio per il suo popolo e prende il sapore della misericordia.

Ma, troppo spesso, il matrimonio viene visto come una convenzione sociale o un semplice rito liturgico; e cosi tutta la prospettiva è falsata.
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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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