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LA NUBE DELLA "NON-CONOSCENZA"

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2013 13:03
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07/09/2013 12:55
 
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3. [Descrizione della corona della vita, che l’uomo può conseguire sia nell’esistenza presente come in quella futura].

In una corona si trovano tre cose: l’oro è la prima, la seconda è costituita dalle pietre preziose e la terza è data dalle torrette di fiordaliso che s’innalzano sopra la testa. L’oro simboleggia la sapienza, le pietre preziose il discernimento e con le torrette di fiordaliso io intendo la perfezione della virtù.
Come l’oro circonda il capo, così con la sapienza governiamo da ogni parte il nostro lavoro spirituale. Le pietre preziose brillano agli occhi degli uomini: con il discernimento insegniamo ai nostri fratelli e consigliamo. Le torrette di fiordaliso portano due rami laterali che si stendono uno a destra e l’altro a sinistra; c’è anche un terzo ramo che s’innalza al di sopra del capo. Analogamente la virtù perfetta, cioè la carità, ha due diramazioni laterali di amore, che si espandono una a destra verso i nostri amici e una a sinistra verso i nostri nemici. C’è infine la diramazione che volge in alto verso Dio, al di sopra dell’intelletto umano. Essa rappresenta la parte più eccelsa dell’anima.
Questa è la corona della vita che si può ottenere, per mezzo della grazia, già nel tempo presente. Perciò comportati con umiltà durante la battaglia e sopporta docilmente le tentazioni fino al momento in cui la prova sarà finita. Allora potrai ricevere l’una o l’altra delle corone o ambedue: una quaggiù e l’altra lassù; infatti chi possiede già la prima in questo mondo, può essere sicurissimo di conseguire la seconda nell’altro. Sono molti coloro che la grazia sottopone quaggiù a numerose prove e ciò nonostante non arrivano mai a possedere la corona in questa vita. Però se essi continueranno a soffrire pazientemente, compiendo il volere di nostro Signore, saranno pienamente Sdegni di ricevere la corona lassù, nell’immensa beatitudine del cielo.
Se pensi sia bella la corona che può essere guadagnata quaggiù, comportati, con l’aiuto della grazia, con la maggior docilità possibile, dal momento che se paragoni questa corona a quella di lassù, è come se tu mettessi a confronto un gioiello con una miniera d’oro.
Dico tutto questo perché ti sia di consolazione e ti sostenga nella battaglia spirituale che hai intrapreso fidando in nostro Signore. Con ciò voglio inoltre mostrarti quanto tu sia ancora lontano dalla vera conoscenza delle tue inclinazioni interiori, e ammonirti a non accondiscendere precipitosamente e a non seguire gli impulsi del tuo giovane cuore verso pratiche eccezionali, impulsi che potrebbero risultare ingannevoli.

4. [Il desiderio di pratiche eccezionali va umilmente vagliato attraverso il distacco da se stessi, la preghiera e il consiglio di una guida spirituale].

Intendo in tal modo manifestarti quale opinione ho di te e delle tue inclinazioni, e rispondere così alla tua domanda.
Penso che tu sia non solo molto capace, ma anche parecchio incline a cogliere i subitanei impulsi che ti spingono a pratiche eccezionali, e ritengo che tu vi aderisca con trasporto, una volta che li hai accolti. Ma ciò è assai rischioso. Non dico che, per quanto pericolose, l’abilità e la bramosa disposizione che sono in te o in qualche altra persona che condivide il tuo orientamento, debbano essere cattive in se stesse. Non è quanto intendo affermare, e Dio non voglia che tu abbia a interpretare le mie parole in questo senso. Ti dico al contrario che si tratta di cose buone in sé e atte a portare a grande perfezione, anzi alla più alta perfezione raggiungibile in questa vita, a patto però che l’anima così disposta si impegni a umiliarsi continuamente, notte e giorno, davanti a Dio e a un saggio direttore spirituale. L’anima deve risolutamente contrapporsi a se stessa e martirizzarsi, rinunciando ai propri desideri e vincendo la propria volontà senza cedere a impulsi subitanei verso pratiche eccezionali.
Dichiarerà fermamente di non voler seguire. tali inclinazioni, per quanto possano sembrare piacevoli, nobili e sante, senza aver ricevuto la testimonianza e l’approvazione di maestri spirituali che abbiano una lunga esperienza delle vie straordinarie. Continuando a vivere in questo atteggiamento di umiltà interiore, l’anima, in forza della grazia e dell’esperienza acquisita nella battaglia spirituale contro se stessa, potrà meritare di raggiungere la corona della vita di cui ho fatto menzione precedentemente.
Mentre grande è la capacità di bene nell’anima che si trova in una simile disposizione di umiltà, altrettanto pericolosa è invece la condizione di un’anima che vuol seguire di colpo, senza prendere consiglio, le inclinazioni impulsive del cuore, facendo assegnamento sulla propria intelligenza e sulla propria volontà.
Guardati quindi, per amor di Dio, da questa capacità e da questa disposizione, se le riscontri in te. Umiliati continuamente nella preghiera, accettando gli ammaestramenti che ti vengono dati. Spezza la tua intelligenza e la tua volontà davanti agli impulsi improvvisi del cuore, e non seguirli con leggerezza, se non ti sei prima accertato della loro provenienza e della loro utilità.
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Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
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