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DIZIONARIO TEOLOGICO

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2013 17:56
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15/08/2013 12:23
 
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Il Concilio di Trento (1545-1563) definì che l'assoluzione non è una semplice dichiarazione, ma è anche un atto giudiziale (DS 1684, 1709; FCC 9.245, 9.265).

L'assoluzione è data dal vescovo che è a capo di una diocesi e dai presbiteri ai quali egli abbia dato l'autorità di ascoltare le confessioni (cf DS 1323; FCC 9.217). Secondo il Codice di Diritto Canonico del 1983, " Coloro che godono della facoltà di ricevere abitualmente le confessioni sia in forza dell'ufficio, sia in forza della concessione dell'Ordinario del luogo di incardinazione o del luogo nel quale hanno il domicilio, possono esercitare la stessa facoltà ovunque, a meno che l'Ordinario del luogo, in un caso particolare, non ne abbia fatto divieto... " (Can.969, & 2; cf 959-960, 966). Si può impartire l'assoluzione in modo generale qualora " vi sia imminente pericolo di morte ed al sacerdote o ai sacerdoti non basti il tempo per ascoltare le confessioni dei singoli penitenti " (CIC 961 & 1, 1o). Però, a coloro che ricevono l'assoluzione in questo modo va detto che dovranno confessarsi individualmente appena sarà loro possibile. L'assoluzione all'inizio della Messa o durante la liturgia delle Ore è un sacramentale, non un sacramento. Cf Confessione; Diocesi; Epìclesi; Giurisdizione; Ordinario; Perdono dei peccati; Sacramento della penitenza; Sacramento; Sacramentale.

Assunzione della Beata Vergine Maria. (inizio)

Dogma definito nel 1950 dal Papa Pio XII secondo cui, terminato il corso della vita terrena, Maria fu assunta in cielo in anima e corpo (cf DS 3900-3904; FCC 5.027-5.030). Mentre Cristo " ascese " per virtù propria, Maria fu " assunta " dalla potenza di Dio. A partire dal V secolo, i cristiani d'Oriente celebravano la " kòimesis " (" dormizione ") della Beata Vergine Maria. Il termine " Assunzione " sostituì quello di " dormizione " quando Roma adottò la festa nel VII secolo. Cf Dogma.

Astinenza. (inizio)

Rinuncia ad attività di per sé legittime, come, per esempio, il mangiare carne. In Occidente, la Chiesa Cattolica prescrive l'astinenza dalle carni il Mercoledì delle Ceneri e ogni venerdì, specialmente i venerdì di Quaresima. Le Conferenze Episcopali possono, però, adattare questa prassi secondo le necessità del luogo (cf CIC 1249-1253). In Oriente, i giorni di astinenza sono molto più frequenti e sono di solito associati col digiuno. Cf Conferenze Episcopali; Digiuno; Quaresima.

Ateismo (Gr. " senza Dio "). (inizio)

Negazione dell'esistenza di Dio, in teoria o in pratica. Le molteplici forme di ateismo vanno da una indifferenza tollerante ad un rigetto militante, che varia a seconda del concetto particolare del Dio che viene rigettato e dell'ambiente socio-ecclesiale in cui si ingaggia il conflitto. Per un tempo più o meno lungo, è possibile essere atei in buona fede, ma il rifiuto consapevole del problema dell'esistenza di Dio è irresponsabile e degno di biasimo. Cf Agnosticismo; Dio; Mistero; Teologia Negativa.

Athos. (inizio)

Cf Monte Athos.

Attributi divini. (inizio)

Proprietà predicate di Dio sulla base del pensiero filosofico (per es., 'immutabilità) eo della rivelazione biblica (per es., la fedeltà). Essi esprimono, nei limiti dell'analogia, l'essenza ineffabile di Dio, da cui, in ultima analisi, non si distinguono realmente. Cf Analogia; Palamismo.

Attrizione (Lat. " rimorso "). (inizio)

Termine coniato nel XII secolo per indicare il dispiacere dei peccati commessi.

a) Questo dispiacere è causato dalla vergogna o dal timore dei castighi più che dall'amore verso Dio.

b) Qualche volta si chiama " dolore imperfetto ".

Il Concilio di Trento (1545-1563) insegnò che l'attrizione è sufficiente per la recezione fruttuosa del sacramento della Penitenza quando sia animata dalla speranza del perdono e dal proponimento di non peccare di nuovo (cf DS 1678). Cf Contrizione; Sacramento della penitenza.

Augusta (Augsburg). (inizio)

Cf Confessione di Augusta.

Autocefalo (Gr. " che ha la propria testa "). (inizio)

Termine usato specialmente per le Chiese rette dai propri Sinodi e che fanno parte della comunione delle Chiese Orientali Ortodosse. Tutti i patriarcati sono autocefali, ma non tutte le Chiese autocefale sono patriarcati. Per gli Ortodossi Orientali, il Patriarca di Costantinopoli gode di un primato d'onore, mentre un Concilio generale può legiferare per tutte le Chiese autocefale. Cf Chiese Orientali.

Autocomunicazione. (inizio)

Termine usato da idealisti tedeschi come G. G. F. Hegel (1770-1831) e poi adattato da teologi come Karl Rahner (1904-1984) e dal Concilio Vaticano II (DV 6) per designare l'automanifestazione e autodonazione di Dio nell'opera della rivelazione e della grazia. Cf Deificazione; Grazia; Idealismo; Rivelazione.

Autonomia (Gr. " auto-governo "). (inizio)

Termine usato spesso a partire da Immanuel Kant (1724-1804) per indicare il diritto di autodeterminazione nelle sfere della libertà morale e del pensiero religioso. Siccome questa indipendenza è esercitata in un universo creato e conservato nell'essere da Dio, la nostra autonomia può essere soltanto relativa. Cf Eteronomia; Illuminismo; Teonomia.

Autorità. (inizio)

L'aspettativa giustificata che un comando sarà eseguito o che un'affermazione sarà accettata come vera. Nella Chiesa, ogni autorità viene da Cristo e va esercitata sotto la guida dello Spirito Santo come un servizio, e non come un'affermazione di potere (cf Lc 22,24-27; LG 24). Cf Analisi della fede; Antinomianismo; Autonomia; Carismi; Eteronomia; Giurisdizione; Magistero; Obbedienza; Teonomia.

Avventisti del settimo giorno. (inizio)

Si tratta di un gruppo che si staccò dai principali Avventisti dopo che William Miller (1782-1849) ebbe annunciato che il 1844 sarebbe stato l'anno della fine del mondo e dell'avvento di Cristo. Ellen G. White (1827-1915) fu un personaggio di primo piano tra gli Avventisti del Settimo Giorno. Essi osservano il sabato anziché la domenica, praticano il battesimo degli adulti per immersione completa, si astengono dall'alcool e dal tabacco, e vivono nell'attesa della parusìa, senza, però, predire una data precisa per il ritorno di Cristo. Cf Avvento; Domenica; Parusìa; Sabato.

Avvento. (inizio)

Per i cristiani d'Occidente sono le quattro settimane che preparano al Natale e che formano l'inizio dell'anno liturgico. Sono caratterizzate dalla riduzione dei segni festivi: non si dice il Gloria (eccetto per la solennità dell'Immacolata Concezione); il colore liturgico è quello penitenziale, cioè, viola (eccetto la terza domenica di Avvento in cui si può usare il colore rosa). Il termine " Avvento " si riferisce anche alla " seconda venuta " di Cristo alla fine della storia. Cf Calendario liturgico; Gloria; Immacolata Concezione; Parusìa; Preparazione al Natale.

Azzimi (Gr. " senza lievito "). (inizio)

Pane sottile, cotto senza lievito (cf Gn 19,3). Lo si mangiava per una settimana intera nella festa dell'AT che commemorava l'esodo dall'Egitto (Es 23,15; 34,18). A motivo della sua fermentazione, il pane lievitato venne a simboleggiare la corruzione (Mt 16,6; 1 Cor 5,7). Secondo i vangeli sinottici, l'ultima Cena avvenne nel primo giorno della Festa degli Azzimi (Mt 26,17; Mc 14,12; Lc 22,7). Per questo motivo, i Latini usano per la Messa pane non lievitato. La maggior parte, delle Chiese Orientali, invece, segue san Giovanni che data l'ultima Cena e la crocifissione proprio prima che cominciasse la festa degli Azzimi (Gv 13,1; 18,28; 19,14). Questa differenza fu uno dei pretesti che occasionarono lo scisma del 1054 tra l'Oriente e l'Occidente. L'arcivescovo Leone di Acrida accusò i Latini di essere " azzimiti " o " infermentarii ", mentre gli Orientali vennero a loro volta soprannominati " prozimiti " o " fermentari ". Il Concilio di Firenze (1439) insegnò che si può usare per l'Eucaristia sia il pane non lievitato che quello lievitato (cf DS 1303). Tutti gli Orientali, eccetto gli Armeni e i Maroniti, usano pane lievitato. Cf Concilio di Firenze (Basilea, Ferrara); Pasqua ebraica.

B

Basilea. (inizio)

Cf Concilio di Basilea.

Battesimo (Gr. " lavare ", o " immergere "). (inizio)

Il sacramento fondamentale della " rinascita " che fa membri della Chiesa e perciò capaci di ricevere gli altri sacramenti. Lavati con l'acqua e consacrati dallo Spirito Santo (Gv 3,5; Mt 28,19), con la fede e il pentimento, i battezzati sono purificati dal peccato, diventano partecipi della morte e risurrezione di Cristo e cominciano in lui una nuova vita (Rm 6,3-11). Nei primi secoli, il battesimo era di solito seguito subito dalla confermazione e dalla comunione. Questa prassi è tuttora conservata dagli Ortodossi. Il battesimo è necessario per la salvezza, ma può essere sostituito dal battesimo di sangue (martirio), o dal battesimo di desiderio (il desiderio implicito o esplicito di essere battezzati; DS 1524; FCC 8.057). Cf Catecumeni; Carattere; Iniziazione; Sacramento.

Battesimo dei bambini. (inizio)

Si tratta dei bambini nati da genitori cristiani. Il NT insinua la pratica del battesimo dei bambini quando parla di intere famiglie che abbracciano la fede e che vengono battezzate (cf At 10,1-48; 16,15.33; 18,8; 1 Cor 1,16). Nel secolo III, troviamo san Cipriano (morto nel 258) e Origene (circa 185 - circa 254) che si richiamano esplicitamente al battesimo dei bambini, mentre Tertulliano (circa 160 - circa 225) contesta questa prassi. All'inizio del V secolo, il battesimo dei bambini sembra largamente diffuso per non dire universale. Al tempo della Riforma, prima gli Anabattisti, poi i Battisti e altri gruppi rigettarono il battesimo dei bambini come opposto alla scelta personale e consapevole per Cristo che è richiesta a ogni battezzato. D'altra parte, siccome tutti gli esseri umani sono chiamati alla salvezza eterna, la Chiesa afferma il diritto e il dovere di battezzare i bambini dei genitori cristiani (cf DS 2552-2562; 3296), purché almeno uno dei genitori sia d'accordo e vi sia la speranza che il bambino riceverà un'educazione cristiana (cf CIC 867-868). Il battesimo dei bambini può essere differito se ciò può servire a preparare i genitori ad assumere meglio le loro responsabilità di cristiani. Nella Chiesa d'Oriente, il battesimo dei bambini è seguito immediatamente dalla cresima e dall'Eucaristia. Il nuovo Rito della Chiesa Cattolica per il battesimo degli adulti segue questa prassi. I bambini, invece, ricevono solo il battesimo. La comunione e la cresima (in questo ordine) sono tramandati finché abbiano raggiunto almeno l'uso di ragione. CfAnabattisti; Battesimo; Battisti; Pelagianesimo; Sacramento.

Battesimo per aspersione. (inizio)

In casi urgenti, si asperge (anziché versare) tre volte il battezzando con acqua.

Battesimo per immersione. (inizio)

Questa forma di battesimo era una volta molto diffusa, mentre oggi si trova solo presso i Siriani sia orientali che occidentali. Consiste nel versare tre volte acqua sul battezzando mentre questi è già immerso nell'acqua o sta per immergersi. Cf Siriani Ortodossi.

Battesimo per immersione totale. (inizio)

È la forma di battesimo più comune tra gli Ortodossi Orientali e molti Battisti dell'Occidente. Il corpo intero del battezzando, o almeno il capo, è completamente sommerso tre volte nell'acqua. Cf Chiese Orientali.

Battesimo per infusione. (inizio)

È la forma di battesimo che consiste nel versare tre volte l'acqua sul capo del battezzando. Introdotto inizialmente per i malati che non potevano essere immersi nella piscina, questa forma è divenuta nel XIII secolo la forma comune di battesimo tra gli Occidentali.

Battisti. (inizio)

Membri di una Chiesa evangelica abbastanza grande che fa risalire le proprie origini all'inizio del secolo XVII, quando si staccò dalla Chiesa Anglicana. John Smyth (circa 1554-1612), chiamato l'" autobattezzatore ", perché battezzò se stesso, fondò la prima Chiesa Battista ad Amsterdam nel 1609. I Battisti riservano il battesimo per coloro che consciamente professano il pentimento dei propri peccati e la fede in Cristo. Conservano la relativa autonomia delle Chiese locali. Cf Anabattisti; Battesimo dei bambini; Evangelici.

Beati. (inizio)

In senso stretto, tutti coloro che sono stati ufficialmente beatificati. In senso largo, tutti coloro che sono in cielo. Cf Beatificazione.

Beatificazione. (inizio)

L'approvazione solenne per la pubblica venerazione dopo la morte di un cristiano che abbia esercitato in vita le virtù in grado eroico. Nel 1747, Benedetto XIV riservò al Papa il diritto di beatificare. Cf Canonizzazione.

 
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