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COME FAR TESORO DEI PROPRI SBAGLI

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2013 18:16
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10/08/2013 13:59
 
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9. - Gravità dell'orgoglio e benefici delle imperfezioni.

Ci si perdoni tante citazioni; ma il soggetto è così importante e delicato che esige forti autorità. D'altra parte, in tutti questi passi non troveremo neppur l'ombra dell'esagerazione, se mediteremo bene la tesi mirabilmente dimostrata nella Somma di San Tommaso (Questione 162, art. 6): “Per sua natura, secundum genus suum, la superbia è il peggiore dei peccati; più grave ancora dell'infedeltà, della disperazione, dell'omicidio, della lussuria, ecc.”. La ragione di questo, continua l'Angelo della scuola, sta nella sua avversione da Dio. Con gli altri peccati, l'uomo si allontana da Dio per ignoranza, per debolezza o per desiderio d'un bene qualunque; ma con la superbia se ne allontana unicamente perché non vuole sottomettersi a Dio e alla sua legge. Perciò, dice Boezio, mentre tutti i vizi fuggono Dio, solo la superbia tenta di resistergli in faccia. Donde le parole di S. Giacomo: Dio resiste ai superbi (Gc 4, 6). Così, l'allontanamento da Dio e dai suoi comandamenti, che negli altri peccati vien solo di conseguenza, nella superbia si trova in radice, perché l'atto suo proprio è il disprezzo di Dio. E siccome ciò che è male in sé, è peggiore di quello che è male solo per via di un'altra causa, ne segue che la superbia è, per sua natura, il più grave di tutti i peccati, perché tutti li sorpassa per l'allontanamento da Dio, che costituisce la loro malizia formale.
“Se non ci è possibile acquistare molte virtù, diceva S. Giovanna di Chantal, abbiamo almeno quella dell'umiltà”. Orbene, è precisamente sul riconoscimento sincero della mancanza di virtù, ossia sulla nozione che le colpe ci danno .della nostra povertà spirituale e del nostro nulla, che noi potremo fondare l'umiltà, madre di tutte le altre virtù.
Come, allora, non esclamare col nostro amabile Santo: “Care imperfezioni, che ci fanno conoscere la nostra miseria e ci esercitano nell'umiltà!” Come non ripetere: O felix culpa! o felice colpa! dopo ogni nostra caduta?
“Forse che non vi rallegrereste, pur deplorandone i disastri, 'scrive una santa Figlia della Visitazione, se un'inondazione trasportasse sul vostro terreno delle pietre adattissime per fare da fondamento a un palazzo che intendete costruire? Ora, l'umiltà è chiamata fondamento della vita spirituale, perché Dio, che è il solo costruttore (Sal 126), non edificherà che sul vuoto che gli avremo scavato mediante la vera conoscenza di noi stessi” (43).
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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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