Nuova Discussione
Rispondi
 

VITA di s.Teresa D'Avila

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2013 17:49
Autore
Stampa | Notifica email    
09/08/2013 16:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

CAPITOLO 22
In cui si vede quale norma sicura sia, per i contemplativi, non elevare lo spirito a cose alte, se non è il Signore a farlo, e come il mezzo per la più alta contemplazione sia l’umanità di Cristo. Parla di un inganno cui soggiacque un tempo. È un capitolo molto utile.
1. Voglio dire una cosa, a mio parere importante; se alla signoria vostra sembrerà opportuna, servirà a metterla in guardia, poiché potrebbe averne bisogno. In alcuni libri sull’orazione si dice che, sebbene l’anima non possa arrivare da sola a questo stato – essendo una condizione del tutto soprannaturale e opera unicamente di Dio – potrà però aiutarsi, distaccando lo spirito da tutte le cose create ed elevandolo con umiltà, dopo aver trascorso molti anni nella via purgativa e aver fatto progressi in quella illuminativa. Non so bene perché dicano «illuminativa»; penso che sia quella di coloro che progrediscono nella via della perfezione. Tali libri raccomandano, inoltre, vivamente di allontanare da sé ogni immagine corporea per accedere alla contemplazione della divinità, perché dicono che, per coloro che sono ormai giunti tanto avanti, è d’imbarazzo e d’impedimento a una più perfetta contemplazione anche l’umanità di Cristo. Citano in proposito ciò che disse il Signore agli apostoli circa la venuta dello Spirito santo, cioè quando stava per ascendere in cielo. A me sembra che se gli apostoli avessero avuto la fede che ebbero dopo la venuta dello Spirito santo, quando, cioè, cedettero che Gesù era Dio e uomo, l’umanità di Cristo non sarebbe stata loro d’ostacolo; quelle parole, infatti, non furono dette alla Madre di Dio, che pure l’amava più di tutti. Chi scrive questi libri ritiene dunque che, trattandosi di opera esclusiva dello spirito, qualsiasi immagine corporea possa essere di disturbo o di impedimento, e che considerarsi concretamente circondati da ogni parte da Dio e in lui sommersi è quello a cui devono tendere i nostri sforzi. Questa mi sembra che possa essere una buona via da seguire, qualche volta, ma allontanarsi del tutto da Cristo e riguardare il suo corpo divino alla stregua delle nostre miserie o di ogni altra cosa creata, non lo so ammettere. Piaccia a Sua Maestà che io sappia farmi capire!
2. Io non voglio contraddirli, perché sono persone dotte e spirituali che sanno quello che dicono e sono molti i sentieri e le vie per i quali Dio conduce le anime. Voglio soltanto qui dire come ha condotto la mia – delle altre cose non voglio occuparmi – e il pericolo in cui mi sono vista per volermi conformare a ciò che leggevo. Sono certa che chi è giunto all’unione senza passare oltre (intendo dire ai rapimenti, alle visioni e alle altre grazie che Dio concede alle anime), riterrà quanto dicono la migliore cosa da farsi, come lo credevo io, che se avessi persistito in tale convinzione, credo che non sarei mai giunta dove ora mi trovo, perché, a mio parere, essi s’ingannano. Può darsi che l’ingannata sia io, ma voglio dire quello che mi è accaduto.
Nuova Discussione
Rispondi
Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:25. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com