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VITA di s.Teresa D'Avila

Ultimo Aggiornamento: 09/08/2013 17:49
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09/08/2013 16:20
 
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CAPITOLO 7
Racconta in che modo andò perdendo le grazie che il Signore le aveva fatto e quale vita dissipata cominciò a condurre. Parla dei danni che derivano dalla mancanza di una stretta clausura nei monasteri di religiose.
1. Così, dunque, di passatempo in passatempo, di vanità in vanità, di occasione in occasione, cominciai a espormi a tali tentazioni e ad avere l’anima così guasta da tante vanità, che mi vergognavo di tornare ad avvicinarmi a Dio, con quella particolare amicizia, che è data dall’orazione; a questo contribuì il fatto che, aumentando i peccati, cominciò a mancarmi il gusto e il piacere delle pratiche di virtù. Io vedevo molto bene, o Signore, che ciò mi veniva a mancare, perché io mancavo a voi. Fu questo, appunto, il più terribile inganno che il demonio poteva tramarmi sotto l’apparenza dell’umiltà: cominciai a temere di fare orazione, vedendomi senza alcuna speranza di salvezza. Mi sembrava meglio seguire i molti, poiché quanto a essere spregevole, ero tra le peggiori creature, e recitare le preghiere d’obbligo vocalmente, piuttosto che darmi alla pratica dell’orazione mentale ed avere tanta familiarità con Dio, io che meritavo di stare con i demoni e che ingannavo la gente, perché esteriormente mantenevo buone apparenze. Di questo non si può incolpare la casa in cui stavo, perché con la mia astuzia mi adoperavo a godere di una buona opinione, pur non fingendo consapevolmente spirito cristiano, perché in materia d’ipocrisia e vanagloria, grazie a Dio, non ricordo di averlo mai offeso, per quanto io sappia; al primo impulso di farlo, provavo tanto dolore che il demonio se ne andava sconfitto e io restavo con la vittoria. Perciò a questo riguardo mi ha tentato sempre ben poco. Ma se, per caso, Dio avesse permesso che mi tentasse in ciò così fortemente come in altre cose, anche qui sarei caduta; Sua Maestà, però, finora mi ha preservato da questo (sia per sempre benedetto), anzi mi affliggeva molto godere di una buona opinione, conoscendo l’intimo dell’animo mio.
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Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
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