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Meditazioni

Ultimo Aggiornamento: 06/05/2013 18:20
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27/03/2013 23:17
 
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GIUDIZI GRATUITI

“Questo olio si sarebbe potuto vendere più di trecento denari
e darli ai poveri. E fremevano contro a lei”
(Marco 14:5)

È molto facile cedere alla tentazione di criticare gli altri e di trovare difetti nella maniera altrui di servire Cristo. Ci sono diverse motivazioni che intervengono a incoraggiare quest’abitudine poco cristiana. Tutti noi tendiamo, in un modo o in un altro, a invidiare il nostro prossimo, e spesso esprimiamo opinioni ingiuste sul suo operato. Una delle ultime grazie che maturano nel credente solitamente è quella di gioire per le opere buone realizzate dagli altri. Talvolta, infatti, ciò che non è catalogabile sotto l’etichetta del modello da noi stabilito è sospettato di estremismo, di spreco… Le rigorose ideologie degli uomini religiosi vedono in ogni posizione non assolutamente allineata un brulichio di eresie e di spropositi. È molto difficile imparare la lezione impartitaci dal Signore: “Non giudicate, affinché non siate giudicati”. È triste confessarlo, ma tante volte ci viene naturale screditare e sminuire ciò che fanno gli altri. Anziché imitare l’azione dello Spirito, che intercede e concilia, ci abbandoniamo a valutazioni che accrescono la nostra intolleranza. Dovremmo imparare che è peccato mormorare contro gli altri. Consideriamo quanto fosse poco amorevole e lontano dall’esempio di Cristo l’atteggiamento dei discepoli nel versetto della nostra meditazione. Non ci comportiamo nella medesima maniera quando ci permettiamo di criticare i nostri fratelli nei loro tentativi di esprimere il proprio amore per Cristo? Anche se si comportano diversamente da noi e seguono criteri e metodi che noi non condividiamo o ai quali non avremmo mai pensato, abbiamo il diritto di giudicarli e di biasimarli, pronunciando giudizi malevoli sul loro operato? È una questione tra loro e il Maestro; non spetta a noi costituirci giudici e condannare le loro azioni. Essi sono responsabili di ciò che fanno, e non noi. Poche lezioni sono più essenziali di questa, perché ci sono pochi difetti più diffusi di quello che rinveniamo in questi primi discepoli.

(assembleedidio.org)

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