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Meditazioni

Ultimo Aggiornamento: 06/05/2013 18:20
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10/03/2013 21:22
 
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DARE SAPORE ALLA VITA

“Voi siete il sale della terra...” (Matteo 5:13)

Si tratta della forza silenziosa di una vita retta che rende puro e benedetto tutto quello che la circonda, non tramite agitazioni e trambusto, neppure con la sola predicazione, né, tantomeno, con il rimprovero, ma semplicemente attraverso la somiglianza a Cristo. Non si tratta di un atteggiamento all’insegna della debolezza, di qualcosa di appena percettibile. Il sale, per coloro che conducono una vita morale corrotta, ha un sapore forte e aspro. È insopportabile al palato di quanti vogliono continuare a vivere nel male. Sale della terra. La testimonianza del credente è una potenza in mezzo alle cose della vita: le addolcisce e le purifica. Quando a Gerico l’acqua era amara e la terra sterile, il profeta prese una scodella di sale e la gettò nella sorgente. Immediatamente questa fu sanata, e la terra produsse dei frutti. Il vero discepolo di Cristo è proprio come questa scodella di sale nella mano del Maestro: ha la capacità di sanare le amarezze dell’esistenza, rendere dolce l’acqua della vita per coloro che lo circondano e far crescere una vegetazione rigogliosa nei luoghi deserti e desolati della vita, trasformandoli nel giardino del Signore. Il cielo stesso non può presentare una scena più preziosa agli occhi del nostro Signore di quella di un discepolo che, in mezzo agli impegni della vita, con la sua influenza silenziosa, porta ovunque integrità, dolcezza e forza. Venire a contatto con una persona simile significa scoprire una virtù in grado di guarire. Pensate, dunque, come Cristo sia rattristato, e quale senso di fallimento Lo ferisca quando qualcuno si professa Suo discepolo eppure non porta alcuna benedizione, non guarisce le sorgenti dall’amarezza e non dona bellezza ai luoghi aridi. Il sale che è senza sapore non è per niente sale, deve essere gettato via: potrà essere bianco, o essere versato nella saliera più bella, ma se non è in grado di insaporire la vita intorno a te, gettalo, e grida a Dio per averne di migliore. Quale sarà il dolore del Maestro quando, chi porta il Suo nome, è motivo di amarezza e fonte di scoraggiamento? Un credente carnale raggela come il vento di levante! Egli porta il nome santo di Cristo, eppure si lamenta sempre, è geloso, invidioso e sparge inimicizia! Un individuo simile non pensi dentro di sé di essere in alcun modo considerato il sale della terra. Il sale che ha perso il suo sapore non serve a nulla: di fatto, non è più sale.

(assembleedidio.org)

[Modificato da Perdonato 10/03/2013 21:24]
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