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Valtorta

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2013 13:26
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04/02/2013 20:39
 
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(onde se ne permette ai fedeli  la  lettura come opera letteraria scritta da Maria Valtorta, ma non ispirata da Dio,  al modo di come invece chiese l'Autrice, che la disse dettata direttamente da  Gesù o da visioni dei luoghi del tempo di Cristo)

 

 

 

III.3 LETTERA DEL CARDINAL JOSEPH RATZINGER, 31 GENNAIO  1985

                "Joseph Ratzinger è il Prefetto  della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, nuova denominazione del  Sant'Offizio riformato da Paolo VI. Alla suddetta congregazione si rivolge con  lettera del 18 maggio 1984, un sacerdote dell'arcidiocesi di Genova, per essere  informato sulla posizione della Chiesa in merito all'opera di Maria Valtorta.  Risponde personalmente il cardinal Ratzinger con lettera del 31 gennaio 1985,  non al sacerdote richiedente ma al suo arcivescovo cardinal Giuseppe Siri, il  quale dovrà valutare l'opportunità di informare quel sacerdote. La lettera di  Ratzinger rimane tutt'altro che riservata. Riprodotta in fotocopie, dopo la  cancellazione dei dati che identificano la persona del sacerdote.., viene  diffusa in Italia e nel mondo.." :

Sacra Congregazione per la  Dottrina della Fede. Prot. N. 144/58. Roma 31 gennaio 1985.

                Eminenza reverendissima, con  lettera del 18 maggio pp, il Reverendo...chiedeva a questa Sacra Congregazione,  una chiarificazione circa gli scritti di Maria Valtorta, raccolti sotto il  titolo: "Il Poema dell'Uomo Dio", e se esisteva una  valutazione del Magistero della Chiesa sulla pubblicazione in questione con il  corrispettivo riferimento bibliografico.

                In merito mi pregio significare  all'Eminenza Vostra -la quale valuterà l'opportunità di informare il reverendo  ...- che effettivamente l'opera in parola fu posta all'Indice il 16 Dicembre  1959 e definita da l'osservatore Romano  del 6 gennaio 1960, "Vita di Gesù malamente romanzata". Le disposizioni del  decreto vennero ripubblicate con nota esplicativa ancora su l'osservatore Romano  del 1 Dicembre 1961, come rilevabile dalla documentazione qui  allegata.

                Avendo poi alcuni ritenuta  lecita la stampa e la diffusione dell'Opera in oggetto, dopo l'avvenuta  abrogazione dell'Indice, sempre su l'Osservatore Romano (15 Giugno 1966) si fece  presente quanto pubblicato su A.A.S. (1966) che, benché  abolito, l' Index conservava tutto il suo valore morale, per cui  non si ritiene opportuna la diffusione e raccomandazione di un'Opera la cui  condanna non fu presa alla leggiera ma dopo ponderate motivazioni al fine di  neutralizzare i danni che tale pubblicazione può arrecare ai fedeli più  sprovveduti.

                Grato di ogni sua cortese  disposizione in proposito, profitto dell'occasione per confermarmi con sensi di  profonda stima dell'Eminenza vostra reverendissima.

                Dev.mo Joseph Cardinale Ratzinger  .

 

III.4 LETTERA DELL'ARCIVESCOVO TETTAMANZI DEL 6 GENNAIO  1992

                Dionigi Tettamanzi è all'epoca  Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. E scrive al Centro  Editoriale Valtortiano (CEV):

Conferenza Episcopale Italiana.  Protocollo N. 324/92. Roma 6 Gennaio 1992.

                Stimatissimo Editore, in seguito a  frequenti richieste, che giungono anche a questa  Segreteria, di un parere circa  l'atteggiamento dell'Autorità Ecclesiastica sugli scritti di Maria Valtorta,  attualmente pubblicati dal Centro Editoriale Valtortiano, rispondo rimandando al  chiarimento offerto dalle note pubblicate da l' Osservatore Romano il 6 gennaio  1960 e il 15 giugno 1966 .

                Proprio per il vero bene dei  lettori e nello spirito di un autentico servizio alla fede della chiesa, sono a  chiederle che in una eventuale ristampa dei volumi, si dica  con chiarezza fin dalle prime pagine che le "visioni" e i "dettati" in essi  riferiti non possono essere ritenuti di origine soprannaturale, ma devono essere  considerati semplicemente come forme letterarie di cui si è servita l'autrice  per narrare, a suo modo, la vita di Gesù.

                Grato per questa collaborazione,  Le esprimo la mia stima e le porgo i miei rispettosi e cordiali saluti. +  Dionigi Tettamanzi Segretario Generale .

 

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05/02/2013 09:38
 
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La doverosa ed opportuna precisazione dell'allora cardinale Ratzinger, pone al riparo i fedeli da eventuali errori, non tanto di carattere dottrinale, ma di valutazione dei soggetti narrati dalla Valtorta.
Possiamo anche pensare che nella sua immaginazione essa abbia avuto una forma di visione di quanto meditava, ma dobbiamo ritenere che quanto essa ha immaginato possa non corrispondere alle reali vicende riportate in forma sobria e sostanziale nei Vangeli.
Certo farebbe piacere conoscere tanti dettagli della vita di Cristo, quelli che l'evangelista Giovanni dice non poter essere scritti tutti perchè occorrerebbero molti libri, ma a noi possono bastare quelli sicuri riconosciuti dalla Chiesa sin dalle origini, come effettivamente visti, e toccati con mano dagli apostoli e loro collaboratori.
1 Giovanni 1,1 Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita.

Quando lessi qualche pagina di questo "poema" mi resi conto che le espressioni messi in bocca ai vari personaggi, erano dottrinalmente corretti, ma facevano parte di elaborazioni dottrinali e modi di esprimersi, successive ai tempi apostolici. E quindi scartai subito la validità di quelle supposte visioni, mettendole a confronto con i testi evangelici. [SM=g7398]
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05/02/2013 10:48
 
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Quando lessi qualche pagina di questo "poema" mi resi conto che le espressioni messi in bocca ai vari personaggi, erano dottrinalmente corretti, ma facevano parte di elaborazioni dottrinali e modi di esprimersi, successive ai tempi apostolici. E quindi scartai subito la validità di quelle supposte visioni, mettendole a confronto con i testi evangelici

è querllo che ho fatto anche io, non è necessario leggere tutta l'opera per capire che quanto scritto è frutto di immaginazione appunto contraria alla sobrietà dei vangeli, sobrietà che se non erro è stato uno dei criteri per dirimere nela scelta dei testi canonici rispetto a quelli apocrifi, troppo ricchi di dovizie e particolari che "distraggono" dal messaggio essenziale.
Anche il Cardinale tettamanzi si è chiaramente espresso:

sono a chiederle che in una eventuale ristampa dei volumi, si dica con chiarezza fin dalle prime pagine che le "visioni" e i "dettati" in essi riferiti non possono essere ritenuti di origine soprannaturale,

spero che la cosa sia stata fatta con opportuna sollecitudine
05/02/2013 11:41
 
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Come possiamo dire se una visione è vera o meno?ci vuole ovviamente la chiesa che ci chiarisca i dubbi, però dico che è possibile , che certe visioni siano vere , ovviamente poi sta alla chiesa accertarsi
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05/02/2013 11:46
 
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Lady il giudizio c'è e d è della Congregazione per la dottrina della fede

per cui non si ritiene opportuna la diffusione e raccomandazione di un'Opera la cui condanna non fu presa alla leggiera ma dopo ponderate motivazioni al fine di neutralizzare i danni che tale pubblicazione può arrecare ai fedeli più sprovveduti.
e l'allora segretario CEI

si dica con chiarezza fin dalle prime pagine che le "visioni" e i "dettati" in essi riferiti non possono essere ritenuti di origine soprannaturale, ma devono essere considerati semplicemente come forme letterarie di cui si è servita l'autrice per narrare, a suo modo, la vita di Gesù.
05/02/2013 11:55
 
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Quindi il responso è negativo , infatti leggevo, l hanno presa come un opera letteraria, di cui si è avvalsa per spiegare a suo modo la vita di Cristo.
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05/02/2013 11:59
 
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Si opera letteraria lodevole e di grande spessore ma opera letteraria: onde se ne permette ai fedeli la lettura come opera letteraria scritta da Maria Valtorta, ma non ispirata da Dio, al modo di come invece chiese l'Autrice, che la disse dettata direttamente da Gesù o da visioni dei luoghi del tempo di Cristo
[Modificato da ulisseitaca 05/02/2013 12:00]
05/02/2013 12:11
 
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Sarà comunque bella lo stesso, ricordiamoci Cristo unisce anche nell'arte, pensiamo alla divina commedia , scritta da Dante, non è un opera? sarà bella lo stesso
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05/02/2013 12:15
 
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la questione non è se sia bella o brutta ma se sia o no un rivelazione, seppur privata
05/02/2013 12:16
 
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Tutto è possibile , ma se la chiesa non l ha accettata , un motivo ci sarà,non l hanno reputata credibile
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05/02/2013 12:19
 
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come ci ricorda Ratzinger: benché abolito, l' Index conservava tutto il suo valore morale, per cui non si ritiene opportuna la diffusione e raccomandazione di un'Opera la cui condanna non fu presa alla leggiera
05/02/2013 12:23
 
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Infatti, la chiesa condannò l'opera .
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05/02/2013 12:23
 
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per cui  non si ritiene opportuna la diffusione e raccomandazione di un'Opera la cui  condanna non fu presa alla leggiera

e purtroppo si continua a diffondere e a raccomandare, anche in ambienti definiti di una certa materità e spessore spirituale [SM=g7452]
[Modificato da ulisseitaca 05/02/2013 12:24]
05/02/2013 12:25
 
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Bhe se la si prende solo come opera letteraria, penso andrebbe bene, ma come opera di spiritualità non so..
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09/02/2013 09:19
 
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CAri, sono davvero sorpresa........ [SM=g7506]

pensavo che valtorta aveva ricevuto delle visioni sicure e invece devo ricredermi [SM=g7506]

peccato perchè molte pagine sono proprio belle e mi hanno attirato nella lettura. Però la mia fede non cambia.
questo è l'importante...ciao amici. un abbraccio e buon proseguimento [SM=g7430] [SM=g7430] [SM=g7430]
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09/02/2013 09:42
 
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Non perde il valore letterario ma non poò essere additato come rivelazione, seppur privata.
09/02/2013 13:26
 
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Non perde il valore letterario, bhe possiamo leggerla anche come opera lettararia,questo non ce lo vieta nessuno
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