Dal principio alla fine dell'Anno

... ma il paese del quale andate a prendere possesso è paese di monti e di valli, che assorbe l'acqua della pioggia che viene dal cielo: paese del quale il Signore, il tuo Dio, ha cura e sul quale stanno sempre gli occhi del Signore tuo Dio, dal principio alla fine dell'anno
(Deuteronomio 11:11, 12)

Cari amici e fratelli,

Come accade spesso con la Parola del Signore, anche con questo versetto siamo tentati di "reclamare la promessa", trascurandone gli insegnamenti. È vero che in esso, lo Spirito Santo, ci garantisce:

(1) La Cura di Dio: il Signore ... ha cura ...;
(2) La Sua protezione: gli occhi del Signore ...;
(3) La Sua fedeltà: sempre ... dal principio alla fine dell'anno.

Su questo non v’è alcun dubbio. Ma non pensiamo che questo versetto ci insegni qualcosa di più? Esso ci vuole rivelare alcune attitudini irrinunciabili per chi vuol essere gradito a Dio:

1. La fiducia. Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano (Ebrei 11:6). Quanti di noi stamattina credono veramente nella cura di Dio per quelli che Lo temono? Quanti di noi hanno, prima di tutto, riposto in Lui la loro fede per essere salvati dal loro peccato? Prima di godere le amenità della Terra Promessa e la cura del Padre celeste bisogna essere usciti dall’Egitto, aver rinunciato al peccato e realizzato in Cristo la Nuova Vita per la fede nella Sua morte e risurrezione.

2. L’obbedienza. Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese; ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada»; poiché la bocca del Signore ha parlato (Isaia 1:19, 20). Fede ed obbedienza non amano stare divise. Quando la fede è vera s’accompagna sempre all’ubbidienza, ne è caratterizzata, valorizzata ed autenticata. Cari amici e fratelli, non pretendiamo la cura e la protezione di Dio se siamo disobbedienti. Gli occhi di Dio, ed il Suo cielo, sarebbero rimasti aperti sulla terra promessa in risposta all’obbedienza del popolo che avrebbe dovuto amare Dio e onorarLo ubbidendo ai Suoi comandamenti. Rifiutando gli dei del paese e tenendosi stretti a Lui. Soltanto.

3. La dipendenza. Poiché il paese del quale stai per entrare in possesso non è come il paese d'Egitto dal quale siete usciti, e nel quale spargevi i semi e poi lo irrigavi con i piedi, come si fa con un orto, ma il paese del quale andate a prendere possesso è paese di monti e di valli, che assorbe l'acqua della pioggia che viene dal cielo (Deuteronomio 11:10, 11). La fede e l’obbedienza, insieme, producono la dipendenza. Da Dio e dalla Sua Provvidenza. Si tratta di una dipendenza benedetta, gioiosa e serena. Se abbiamo “capito” la promessa del versetto di oggi, se vi poniamo la nostra fiducia allora impareremo a guardare al cielo e ad aspettarci dal cielo la cura, la protezione e la provvidenza di Dio. Aspetteremo Lui, anche quando dovesse (a nostra vista) essere in ritardo. Rimarremo in fiduciosa attesa sapendo che Egli non viene mai meno e s’impegna solennemente: “ ... io darò al vostro paese la pioggia nella stagione giusta: la pioggia d'autunno e di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo grano, il tuo vino e il tuo olio”. Dio conosce qual è la stagione giusta per noi. Impariamo a fidarci.

Carissimi amici e fratelli, Dio s’è impegnato a tenere i Suoi occhi aperti su di noi dal principio alla fine di quest’anno ancora. Agiamo, con fede, di conseguenza e non ce ne pentiremo. Il Signore ci benedica e ci protegga.