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Lo strano caso della Bbc: copriva i pedofili e attaccava il Vaticano

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2012 18:09
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14/11/2012 13:43
 
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Prosegue senza sosta lo scandalo della pedofilia britannica sollevato dal caso «Savile», la nota star televisiva della Bbc, Jimmy Savile, che negli anni 80 avrebbe abusato di ben 300 minori tra ragazzi e ragazze.

In questi giorni si è dimesso il direttore generale della Bbc, George Entwistle, perché ci sarebbero ormai le prove che il network inglese ha insabbiato tutto e anche perché forti sono le accuse ricevute di portare avanti il tema degli scandali delle violenze sui minori in un modo poco trasparente, per deviare l’attenzione dallo scandalo su Jimmy Savile dirottandola su altri casi.

A guardare le accuse pare infatti davvero strano che -come riporta giustamente Il Foglio- alla Bbc non si siano mai accorti di nulla, in tanti anni di orrori indicibili. Strano, vista la spasmodica attenzione alla pedofilia applicata a sedi che non fossero i propri camerini e i propri studi, e a persone che non fossero i propri intrattenitori di punta. Come dimenticare il famoso filmato della Bbc intitolato “Sex Crimes and the Vatican”, 38 minuti e 57 secondi di accuse al Vaticano di aver coperto i preti pedofili, trasmesso nel 2006 e ritrasmesso in Italia da Michele Santoro ad “Anno Zero”? Chissà se adesso realizzeranno un’inchiesta simile tra i propri dipendenti.

La Bbc aderisce alla stessa ideologia anti-cattolica e “anti-life” sostenuta apertamente in Italia da Repubblica e dal Fatto Quotidiano, ricordiamo ad esempio il grande sostegno alla tesi della presunta “tomba di Gesù” o la trasmissione in diretta di un aborto (per dimostrare che non è una tecnica pericolosa e per promuovere una clinica abortista) e di un’eutanasia per promuovere la clinica svizzera Dignitas.

La forte ideologia anti-cristiana è stata denunciata in una consultazione condotta dalla stessa British Broadcasting Corporation su 4500 persone, tra cui membri del suo stesso staff. Non a caso nel febbraio di quest’anno, l’allora direttore generale della Bbc, Mark Thompson, ha amesso in un’intervista che il cristianesimo è stato trattato con una minore sensibilità rispetto alle altre religioni. Lo stesso Thompson, oggi amministratore delegato del quotidiano americano New York Times, è rimasto coinvolto dallo scandalo: sarebbe stato proprio lui ad aver insabbiato le indagini inizialmente condotte dal programma, per proteggere lo storico presentatore pedofilo.

Assolutamente opportuna dunque la scelta dei responsabili del quotidiano di Giuliano Ferrara di titolare così: «Lo strano caso della Bbc, che doveva curare se stessa attaccava il Vaticano».

 

AGGIORNAMENTO 13/11/12
Come riportato dalle agenzie di stampa di ieri, l’ex direttore generale della BBC, Mark Thompson, si è insediato al New York Times malgrado le polemiche per il suo eventuale ruolo nella copertura dei casi di pedofilia legati a Jamie Saville e le critiche sollevate da giornalisti di spicco del quotidiano americano, come Joe Nocera. L’editore Arthur Sulzberger ha accolto Thompson con un messaggio di benvenuto inviato a tutto lo staff in cui non si fa cenno allo scandalo. Ricordiamo che anche il New York Times, oltre alla BBC, ha avuto un grande ruolo nella campagna denigratoria anticattolica nel 2010 sul tema della pedofilia

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14/11/2012 16:34
 
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E' sempre molto doloroso apprendere queste raccapriccianti notizie.
Ma è quanto mai opportuno venire a conoscenza dei fatti affinchè l'opinione delle persone non sia manipolata ed attirata solo verso una determinata direzione. Queste vicende accadono purtroppo in tutti gli ambienti e in misura molto maggiore rispetto a quanto accade tra i religiosi cattolici, che sembrano essere i soli ad esserne responsabili.
In sostanza in una materia tanto grave è giusto che si conosca la verità e che si prendano tutte le opportune misure per evitare che perdurino i casi appurati o che accadano cose peggiori.

Non dimentichiamo che è proprio la fede cattolica a farci conoscere l'aberrazione della pedofilia. Se l'uomo fosse lasciato solo al suo istinto e non esistesse la fede ad orientare le scelte morali, avremmo come risultato ciò che avveniva correntemente in tutte le culture pagane dove questo fenomeno era comunemente accettato come normale.

In conclusione dobbiamo essere grati a chi ci ricorda le strade giuste e dovremmo pregare affinchè non accada che dopo aver predicato agli altri siano squalificati essi stessi.
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14/11/2012 16:40
 
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Ma è quanto mai opportuno venire a conoscenza dei fatti affinchè l'opinione delle persone non sia manipolata ed attirata solo verso una determinata direzione. Queste vicende accadono purtroppo in tutti gli ambienti e in misura molto maggiore rispetto a quanto accade tra i religiosi cattolici, che sembrano essere i soli ad esserne responsabili.
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14/11/2012 18:09
 
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E' giusto venire a conoscenza di una infanzia violata ma sarebbe altrettanto giusto conoscere quanto fanno tante persone di fede per affermare il diritto dei bambini a vivere una vita dignitosa e rispettata.

Mi è capitato poco fa di leggere questo articolo

AMERICA/BRASILE - Bambine comprate per 10 euro: la denuncia di una missionaria


Sao Gabriel (Agenzia Fides) – Sono già 12 le denunce presentate nell’ultimo mese alle autorità di Sao Gabriel da Cachoeira, cittadina dell’Amazzonia brasiliana al confine con la Colombia, da altrettante ragazzine che hanno messo a verbale le loro dichiarazioni circa le violenze subite, di cui sono ritenuti responsabili nove uomini adulti, come rivela il quotidiano “La Folha de Sao Paulo”. Le bambine sono di etnia tariana, uanana, tucano e barè, vivono all’estrema periferia di Sao Gabriel da Cachoeira, dove il 90 per cento della popolazione è indigena.

A guidare questa battaglia è una missionaria salesiana italiana, suor Giustina Zanato, che lavora al fianco dei più poveri e indifesi dell’Amazzonia dal 1984. La missionaria rischia la sua vita tutti i giorni per difendere queste bambine dalle violenze degli adulti. Infatti una bambina indigena di 10-12 anni in Amazzon
ia vale pochi euro, a volte solo un pacchetto di caramelle o una maglietta. 

A comprare l’innocenza delle bambine sono quasi sempre uomini adulti, bianchi, ricchi e potenti, sicuri di rimanere impuniti. La polizia, infatti, abitualmente archivia le denunce delle madri delle bambine indigene stuprate. Spesso, dopo le denunce, le piccole vittime sono state minacciate e alcune di loro sono addirittura dovute fuggire lontano. 

“Abbiamo presentato numerose denunce, ma non abbiamo visto risultati. È molto triste pensare che chi dovrebbe far rispettare la legge non lo fa” ha detto la missionaria, che dal 2008 coordina il programma Menina Feliz, che assiste le bambine violentate e abbandonate, ed è anche presidente del Consiglio Comunale per la Difesa dei Bambini e degli Adolescenti. 

(CE) (Agenzia Fides, 13/11/2012)
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