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Preghiera e pensiero di oggi

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2014 09:02
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12/09/2013 21:57
 
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sperare e credere nel signore lui ci dà tutto
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13/09/2013 10:31
 
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a vigna del Signore è il suo popolo

13.09.2013
1Gv 4,7-14; Sal 144; Lc 17,22-25

Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi. (1Gv 4)

Dio ci ha amati per primo al punto da mandarci il Figlio per espiare i nostri peccati, per risanare l'umanità e liberarla da vincoli di ricompensa o di restituzione a Dio: Dio stesso ha stabilito il 'prezzo' della nostra colpa e l'ha pagato con il proprio Figlio, lasciandoci lo Spirito d'amore e di verità.
Legge unica e fondamento della nostra vita è così l'amore come Dio stesso l'ha riversato su di noi. E quando sarà il tempo della pienezza, della venuta del Regno di Dio, perchè si possa vedere finalmente la fine di ogni doloro, la vittoria sulla morte e su ogni forza maligna? "Il regno di Dio è già in mezzo a noi", ci dice Gesù, è lui stesso; e la realtà del Regno si manifesta in piccole cose, con segni lievi, senza clamore.

Preghiamo col Salmo

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,
per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
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14/09/2013 10:34
 
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La vigna del Signore è il suo popolo

14.09.2013
Esaltazione della S. Croce
Nm 21,4b-9; Sal 77; Fil 2,6-11; Gv 3,13-17

Nella croce di Cristo abbiamo la risposta più credibile di Dio ai nostri inquietanti interrogativi. il Figlio di Dio assume su di sè la nostra condizione umana e la condivide fino alla morte. (Fil 2)

L’esaltazione della santa Croce ci fa conoscere un aspetto del suo cuore che solo Dio stesso poteva rivelarci: la ferita provocata dal peccato e dall’ingratitudine dell’uomo diventa fonte, non solo di una sovrabbondanza d’amore, ma anche di una nuova creazione nella gloria.
Attraverso la follia della Croce, lo scandalo della sofferenza può diventare sapienza, e la gloria promessa a Gesù può essere condivisa da tutti coloro che desideravano seguirlo. La morte, la malattia, le molteplici ferite che l’uomo riceve nella carne e nel cuore, tutto questo diventa, per la piccola creatura, un’occasione per lasciarsi prendere più intensamente dalla vita stessa di Dio.
Con questa festa la Chiesa ci invita a ricevere questa sapienza divina, che Maria ha vissuto pienamente presso la Croce: la sofferenza del mondo, follia e scandalo, diventa, nel sangue di Cristo, grido d’amore e seme di gloria per ciascuno di noi.

Preghiamo col Salmo

Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento,
ascolta le parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca in parabole,
rievocherò gli arcani dei tempi antichi
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15/09/2013 08:08
 
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Dell'amore del Signore è piena la terra


15.09.2013
Is 43,24c-44,3; Sal 32; Eb 11,39-12,4; Gv 25-36



Tu mi hai dato molestia con i peccati, ma io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso. (Is 43)



Curioso il comportamento di Dio: dato che è molestato dai nostri peccati, decide di cancellarli così si pacificano le cose. Certo noi faremmo diversamente, probabilmente cercheremmo di neutralizzare chi ci molesta impedendogli di continuare nel suo modo di agire. Dio invece perdona, decide lui di eliminare la causa del disagio e cancella i peccati.

Addirittura va oltre, e predispone il percorso che ci conduce alla perfezione. Noi possiamo così correre con perseveranza, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, verso la nostra meta che è la pienezza di vita, perchè Gesù ha sopportato per noi la lotta contro il peccato.

E le opere che il Padre ha dato da compiere al Figlio testimoniano la sua stessa identità ed annunziano che davvero è lui l'inviato del Padre.



Preghiamo col Salmo



L'anima nostra attende il Signore:

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

E' in lui che gioisce il nostro cuore,

nel suo santo nome noi confidiamo.
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16/09/2013 08:10
 
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Dell'amore del Signore è piena la terra


16.09.2013
1Gv 4,15-21; Sal 32; Lc 17,26-33


Noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4)


L'apostolo Giovanni insiste sull'amore che Dio ha in noi, non verso di noi, ma proprio in noi perchè Dio è amore e quindi sta in noi. E' questa la perfezione dell'amore, l'essere depositari dell'amore divino che potrà manifestarsi in pienezza se manterremo la fiducia in lui nel giorno del giudizio, dove non sarà il timore, ma l'amore a dare la sentenza.

"Noi amiamo perchè lui ci ha amati per primo". Non siamo noi a possedere l'amore, ma è Dio che ce lo dona donando se stesso. La forza dell'amore ci travolge inaspettatamente, come un tornado, ci interpella, ci coinvolge, ci chiede di fare delle scelte e non ci si può sottrarre, se si vuol vivere. Il vangelo ci dice che non ci si può guardare indietro, che non si possono porre condizioni e alternative, all'amore si risponde con generosità.


Preghiamo col Salmo


L'anima nostra attende il Signore:

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

E' in lui che gioisce il nostro cuore,

nel suo santo nome confidiamo.

Su di noi sia il tuo amore, Signore,

come da te noi speriamo.
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17/09/2013 11:03
 
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Dell'amore del Signore è piena la terra


17.09.2013
1Gv 5,1-13; Sal 39; Lc 18,1-8


Ecco, io vengo, Signore, per fare la tua volontà. La vittoria che vince il mondo è la fede in Gesù Cristo: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio; chi ha il Figlio ha la vita.


La lettera di Giovanni è rivolta a ciascuno di noi, oggi, e ci incalza ad aprire gli occhi ed il cuore alla fede in Gesù. "Vi ho scritto - dice Giovanni - perchè sappiate che possedete la vita eterna". Considerazione che non ci risuona del tutto facile da accogliere perchè non sappiamo neppure cosa sia la vita eterna e pensare di possederla è persino troppo!

Ecco che Gesù ci incoraggia e continuare a cercare e a chiedere nella preghiera quella fede che ci fa sentre la vicinanza di Dio alla nostra piccola realtà di ogni giorno.


Preghiamo col Salmo


Ho sperato, o sperato nel Signore,

ed egli su di me si è chinato.

Mi ha tratto da un pozzo di acque tumutuose,

dal fango della palude.

Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio.
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18/09/2013 09:53
 
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Dell'amore del Signore è piena la terra


18.09.2013
1Gv 5,1-13; Sal 39; Lc 18,1-8




Ecco, io vengo, Signore, per fare la tua volontà. La vittoria che vince il mondo è la fede in Gesù Cristo: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio; chi ha il Figlio ha la vita.




La lettera di Giovanni è rivolta a ciascuno di noi, oggi, e ci incalza ad aprire gli occhi ed il cuore alla fede in Gesù. "Vi ho scritto - dice Giovanni - perchè sappiate che possedete la vita eterna". Considerazione che non ci risuona del tutto facile da accogliere perchè non sappiamo neppure cosa sia la vita eterna e pensare di possederla è persino troppo! Ecco che Gesù ci incoraggia e continuare a cercare e a chiedere nella preghiera quella fede che ci fa sentre la vicinanza di Dio alla nostra piccola realtà di ogni giorno.


Preghiamo col Salmo


Ho sperato, o sperato nel Signore,

ed egli su di me si è chinato.

Mi ha tratto da un pozzo di acque tumutuose,

dal fango della palude.

Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,

una lode al nostro Dio.
18/09/2013 16:22
 
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sempre vicini a nostro signore
18/09/2013 16:22
 
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sempre vicini a nostro signore
18/09/2013 16:22
 
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sempre vicini a nostro signore
18/09/2013 16:22
 
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sempre vicini a nostro signore
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19/09/2013 11:12
 
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Dell'amore del Signore è piena la terra

19.09.2013

3Gv 1-8.13-15; Sal 36; Lc 18,18-23



Di fronte all'invito di Gesù di lasciare tutto per seguirlo, il ricco si rattrista perchè non sa rinunciare ai suoi molti beni materiali. (Lc 18)



La Parola di Dio, seminata nel cuore, deve portare frutto nelle opere: non basta ascoltarla, va pure attuata. E molte sono le opere, parole, azioni comportamenti, che testimoniano con coerenza quanto la Parola insegna. Se si trascurano le opere, la Parola diventa evanescente e non lascia segno.

"Non ho gioia più grande di questa.sapere che i miei figli - ci dice l'apostolo Giovanni - camminano nella verità". E trattano gli stranieri come fratelli dando testimonianza di carità. Infatti "dobbiamo accogliere tali persone per diventare collaboratori della verità".

I testi liturgici di oggi mirano ad insegnare che il criterio di vita di Dio è semplice e sostanziale: non sono i beni materiali, le ricchezze accumulate, le grandi imprese compiute, seppur onestamente, a portare la vera felicità, a dare il pieno senso della vita, ma il porle a disposizione di chi è più povero, il camminare nella verità, la ricerca costante di quanto il Signore ci chiede a servizio degli altri e del regno.



Preghiamo col Salmo



Sta’ in silenzio davanti al Signore e spera in lui.


Desisti dall’ira e deponi lo sdegno,


non irritarti: non ne verrebbe che male;


perché i malvagi saranno eliminati.


I poveri invece avranno in eredità la terra.
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20/09/2013 09:14
 
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Dell'amore del Signore è piena la terra

20.09.2013

2Pt 1,1-11; Sal 62; Lc 18,24-27


La potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria. (2Pt 1)


L'apostolo Pietro delinea i tratti fondamentali della vita cristiana: attenzione alla verità contro i falsi profeti, fede in Dio e speranza. La fede deve operare e generare ogni sorta di virtù, tra cui la pazienza e l'amore fraterno. La questione vera del cristiano è quella di essere consapevole e di valutare bene quanto ha ricevuto per grazia da Dio.

Per reaggiungere questo fine tutto può essere messo in seconda linea, nessun bene può competere con il massimo bene di essere con Dio. Pietro ci dice: "Fratelli, cercate di rendere sempre più salda la vostra chiamata e la scelta che Dio ha fatto di voi". Gesù lo ribadisce al ricco, triste e dubbioso sul da farsi, che le ricchezze non gli aprono la via al regno, ma che tutto è possibile a Dio, anche ciò che agli occhi degli uomini sembrano cose impossibili.


Preghiamo col Salmo


O Dio, tu sei il mio Dio,

dall'aurora ti cerco

ha sete di te l'anima mia,

desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz'acqua
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21/09/2013 08:42
 
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Dell'amore del Signore è piena la terra

21.09.2013

s. Matteo, apostolo ed evangelista


At 1,12-14; Sal 18; Ef 1,3-14; Mt 9,9-17




Suscita scandalo che Gesù mangi coi peccatori; con gente che non gode buona fama e forse anche non è di fatto molto onesta. Ma lo scandalo viene da chi illusoriamente si crede immune dal peccato. (Mt 9)


Negli scritti dei Padri della Chiesa si parla sovente degli Apostoli come dei "principi"; Matteo non si presenta come un principe, ma come un peccatore perdonato. Ed è qui ripeto il fondamento dell'apostolato: aver ricevuto la misericordia del Signore, aver capito la propria povertà e pochezza, averla accettata come il "luogo" in cui si effonde l'immensa misericordia di Dio: "Misericordia io voglio; non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".

Una persona che abbia un profondo sentimento della misericordia divina, non in astratto, ma per se stessa, è preparata per un autentico apostolato. Chi non lo possiede, anche se è chiamato, difficilmente può toccare le anime in profondità, perché non comunica l'amore di Dio, l'amore misericordioso di Dio. ~ vero Apostolo, come dice san Paolo, è pieno di umiltà, di mansuetudine, di pazienza, avendo esperimentato per se stesso la pazienza, la mansuetudine e l'umiltà divina, se si può dire così: l'umiltà divina che si china sui peccatori, li chiama, li rialza pazientemente.


Preghiamo col Salmo


I cieli narrano la gloria di Dio,

e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.

Il giorno al giorno ne affida il messaggio

e la notte alla notte ne trasmette notizia.
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22/09/2013 20:10
 
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Il Signore è nostro aiuto e salvezza

22.09.2013

Pr 9,1-6; Sal 33; 1Cor 10,14-21; Gv 6,51-59



Siamo invitati al convito della Sapienza. Chi vi prende parte riceve l'intelligenza, assimila e si nutre della Parola di Dio. (Pr 9)



Gesù è il pane vivo disceso dal cielo, e lo è perchè ci dà da mangiare la sua carne, che è per la vita del mondo, e ci offre da bere il suo sangue. Non stupisce la reazione dei Giudei di fronte a tali affermazioni di Gesù in sinagoga, ma lui ribadisce che la resurrezione e la vita eterna sono la comunione con lui e sono donate a chi mangia la sua carne e beve il suo sangue.

Il banchetto della Sapienza di cui parla la prima lettura ci appare chiaramente come anticipazione del banchetto eucaristico. Il dono della carne e del sangue di Gesù sono già il convito celeste anticipato. Pertanto è chiaro come sia impossibile al cristiano partecipare ad altri tipi di sacrifici e di banchetti che sono idolatri. Ed è quel solo pane che fa di tutti noi, molti popoli e diversi, un unico corpo in Cristo.



Preghiamo col Salmo



L'angelo del Signore si accampa

a quelli che lo temono, e li libera.

Guastate e vedete com'è buono il Signore;

beato l'uomo che in lui si rifugia.
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23/09/2013 10:21
 
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23.09.2013

2Pt 1,12-16; Sal 18; Lc 18,28-30




Non c'è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel presente. (Lc 18)




Pietro chiede a Gesù di rassicurarlo sul fatto che non verrà meno la sua promessa di vita eterna per loro che lo hanno seguito senza riserve e Gesù ribadisce la vicinanza di Dio a quanti operano nella fede. Una fede che, comunque, è impegnativa, perchè esige un comportanento coerente e fatto di scelte e di fatti reali.

Senza opere la fede è morta; non basta un'adesione intellettuale a verità e precetti, ci vuole uno stile di vita adeguato. E la concretezza delle opere si esplica innanzi tutto nella carità verso i fratelli e nella piena fiducia nella Parola di Dio.

L'apostolo Paolo assicura che quanto lui è andato testimoniando su Gesù non è frutto di idee artificiose ma di conoscenza diretta, di vita condivisa, di realtà vista coi propri occhi.




Preghiamo col Salmo


Ti siano gradite le parole della mia bocca;

davanti a te i pensieri del mio cuore;

Signore, mia roccia e mio redentore.
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24/09/2013 13:27
 
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Il Signore è nostro aiuto e salvezza

24.09.2013

2Pt 1,20-2,10a; Sal 36; Lc 18,35-43




Il Signore sa liberare dalla prova chi gli è devoto, mentre riserva, per il castigo nel giorno del giudizio, gli iniqui. ( 2Pt 1)




Nel passato ci sono stati falsi profeti, come ci sono stati, e ci saranno, falsi maestri che ci vorranno indirizzare su strade lontane dalle verità di Dio, talora anche usando delle Scritture. E l'apostolo Pietro ci dice che Dio non lascia perdere, non trascura le responsabilità di alcuno: anche gli angeli che avevano peccato sono stati puniti e allontanati.

Così è stato anche per il mondo prima di Noè, e per le città di Sodoma e Gomorra, mentre è stato salvato il giusto Lot che nelle prove si è mantenuto fedele. L'insegnamento è che Dio sostiene anche nelle prove e sa liberare da esse chi gli è devoto, chi cioè non cancella amore, giustizia e verità e non pretende di mettersi al posto di Dio.

E' la fede che salva, come ha salvato il cieco del brano evangelico che, non curante dei rimbrotti, grida a Gesù la sua richiesta di aiuto e ne riceve in dono la vista. Il seguito è esemplare: ci vede, riconosce Gesù e lo segue, loda Dio.




Preghiamo col Salmo


La salvezza dei giusti viene dal Signore:

nel tempo dell'angoscia è la loro fortezza.

Il Signore li aiuta e li libera,

li libera dai malvagi e li salva,

perchè in lui si sono rifugiati.
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25/09/2013 13:23
 
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Il Signore è nostro aiuto e salvezza

25.09.2013

s. Anatalo e tutti i santi vescovi milanesi



Ger 33,17-22; Sal 8; Eb 13,7-17; Mt 7,24-27



L'alleanza che Dio stabilisce con Davide non sarà più spezzata; Dio non lascerà mancare una discendenza regale e il servizio sacerdotale. (Ger 33)



In questo giorno, inizialmente dedicato a sant’Anatalo, ricordato e onorato come il primo tra i vescovi milanesi, celebriamo la memoria di tutti i santi pastori che il Signore ha posto alla guida della nostra diocesi. La prima lettura ci mostra che l’alleanza davidica, così come la successione dei vescovi, sono segni della perseverante misericordia del Signore, che non smette di chiamare collaboratori al suo disegno di salvezza per il mondo.

Essi, come chiarisce la lettera agli Ebrei, devono essere d’esempio ai fratelli con la propria fede, una fede fondata sull’unica roccia capace di affrontare e di resistere ad ogni tipo calamità e di pericolo. Questa roccia è Gesù, le parole che lui ha pronunciato e la necessità di non smettere mai di metterle in pratica, anche nel difficile tempo della storia umana.



Preghiamo col Salmo



O Signore, nostro Dio, quanto è grande

il tuo nome su tutta la terra:

sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
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26/09/2013 12:20
 
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Il Signore è nostro aiuto e salvezza

26.09.2013

2Pt 3,1-9; Sal 89; Lc 19,37-40



Il Signore è magnanimo con noi perchè non vuole che alcuno si perda. (2Pt 3)



"Dov'è la sua venuta, che egli ha promesso?". E' una domanda cruciale che non cade solo per gli ultimi tempi, ma anche per il tempo corrente. Spesso sembra che tutta la storia non conosca miglioramenti e che tutto sia sempre lo stesso, e per giunta non al meglio! Eppure, ci scrive l'apostolo Pietro, la nozione del tempo in Dio non ha le medesime scansioni che possiamo dare noi, infatti un giorno è come mille anni e mille anni sono come un giorno. Quello che conta è sapere che il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza.

Ed anche nei tempi critici non cade nel vuoto e non è fuori luogo la lode al Signore. I farisei sottolineano come inopportuna la folla che innalza lodi a Gesù, ma egli reagisce affermando che nulla può impedire e distogliere la lode al nome del Signore.





Preghiamo col Salmo



Mille anni, ai tuoi occhi,

sono come il giorno di ieri che è passato,

come un turno di veglia nella notte.

Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua collera,

consumiamo i nostri anni come un soffio
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27/09/2013 10:40
 
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Il Signore è nostro aiuto e salvezza

27.09.2013

2Pt 3,10-18; Sal 96; Lc 20,1-8




Noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova. (2Pt 3)




Le liti nella comunità cristiana hanno origine nella bramosia di potere e nell'invidia. Ciò che il mondo ambisce, forza, successo, dominio, impedisce di entrare nell'economia evangelica della carità e della mitezza. Perchè la fine verrà senza preavviso e tutte le cose verranno meno, quindi, nell'attesa degli eventi, è bene farsi trovare pronti, in pace, senza conti in sospeso di violenza o di macchinazioni varie a danno del prossimo.

Bisogna riprendere il senso vero della nostra vita chiedendo a Dio di sostenerci e di aiutarci. "Uomini dall'animo indeciso, santificate i vostri cuori". Nessuna azione umana potrà comunque impedire la gloria piena del Signore, anche le pietre la grideranno.




Preghiamo col Salmo


Una luce è spuntata per il giusto,

una gioia per i retti di cuore.

Gioite, giusti, nel Signore,

della sua santità celebrate il ricordo.

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27/09/2013 13:59
 
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Signore Gesù, oggi come ieri tu continui a rappresentare un problema e molti cercano invano di collocarti in una categoria che sia loro familiare. Rivelaci come, con le tue parole, con la tua vita, con la tua morte e la tua risurrezione, tu sei lo straordinario nel quotidiano, l'onnipotente nella debolezza. Il Dio con noi, il Dio della nostra storia quotidiana.

Signore, dammi di riconoscerti e di proclamarti sempre come il Cristo, Figlio del Dio Vivo. E sarà pace nel mio cuore, pace con i miei fratelli.
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28/09/2013 10:10
 
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Il Signore è nostro aiuto e salvezza

28.09.2013

Dt 15,1-11; Sal 97; Ef 2,1-8; Lc 5,29-32




"Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra". (Dt 15)




"Io sono venuto a chiamare i peccatori perchè si convertano" ci dice Gesù impegnando tutta la sua vita per chi forse non lo cerca, non lo riconosce oppure lo tradisce.

Il tema della conversione parte da lontano, dalle norme per il giubileo della tradizione giudaica che guida alla conversione della propria vita per aprirla a quanti si trovano nel bisogno e al pieno esercizio della giustizia, fino alla lettera di Paolo che spiega come sia la grazia a salvarci tutti. Perchè tutti siamo stati nella colpa e nel peccato, ma Dio nella sua misericordia ci ha fatti risorgere da morte con Cristo.

Conversione, dunque, è rivedere la propria vita in riferimento proprio a quanto il Cristo ha fatto per noi: per noi si è fatto uomo, ha vissuto tra noi insegnando a vivere nel rispetto e nell'amore verso tutti, e per noi è morto portando con sè tutto il male da risanare ed è risorto ridonandoci la vita. Per grazia siamo stati salvati mediante la fede e questo è dono di Dio.




Preghiamo col Salmo


Tutti i confini della terra hanno veduto

la vittoria del nostro Dio.

Acclami il Signore tutta la terra,

gridate, esultate, cantate inni!
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29/09/2013 10:32
 
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Signore, conservo nel cuore le tue parole

29.09.2013

Is 56,1-7; Sal 118; Rm 15,2-7; Lc 6,27-38



Così dice il Signore: "Osservate il diritto e praticate la giustizia, perchè la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi". (Is 56)



La salvezza è aperta a tutti coloro che amano e servono il Signore. Per questo saranno raccolti in unità sia i figli di Israele che quanti si dedicano al Signore e a lui si uniscono nella preghiera: la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli, ci dice il Signore in Isaia.

Dall'esercizio della giustizia e dalla pratica della preghiera, scaturisce la misericordia che consente di accoglierci gli uni gli altri nel bene, così come Cristo accoglie ciascuno di noi. L'amore verso i nemici e la misericordia che sa perdonare generosamente, sono i caratteri che contrassegnano colui che segue il Signore e fa del discorso della montagna la norma del proprio comportamento.

Gesù ribadisce che la misericordia distingue lo stile di Dio, e chi è indulgente rende presente e diffonde la stessa bontà divina, la conferma e la evidenzia.



Preghiamo col Salmo



Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia

più che in tutte le ricchezze.

Voglio meditare i tuoi precetti

considerare le tue vie.

Nei tuoi decreti è la mia delizia,

non dimenticherò la tua parola.
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30/09/2013 09:33
 
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Signore, conservo nel cuore le tue parole

30.09.2013

Gd 1,1-8; Sal 138; Lc 20,9-19




Vi scrivo per esortarvi a combattere per la fede. (Gd 1)




Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, scrive ai fratelli amati da Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo. La sua lettera vuole aprire gli occhi a quanti si lasciano intrappolare in false credenze o cedono a comportamenti di vita incongruenti con la legge di Dio, e ricorda come Dio liberò il popolo di Israele dalla schiavitù e colpì chi di quella schiavitù ne era stato artefice.

Chiara è la parola di Gesù nel vangelo, tanto chiara che gli scribi e i capi dei sacerdoti che l'udirono capirono subito che era rivolta a loro e pensarono di eliminare Gesù. Nella parabola dei vignaioli malvagi, infatti, è ben detto come si può arrivare a disconoscere ogni regola di giustizia e di verità, fino ad uccidere il fuglio del padrone della vigna per accaparrarsi l'eredità e prenderne il posto.

Ma la conclusione è diversa da quella ipotizzata dai vignaioli perchè dal riconoscimento della verità non si sfugge e la parola del Signore sarà vincente: la pietra scartata dai costruttori è diventata la pietra d'angolo.




Preghiamo col Salmo


Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore.

provami e conosci i miei pensieri;

vedi se percorro una via di dolore

e guidami per una via di eternità.
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01/10/2013 11:15
 
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Signore, conservo nel cuore le tue parole

1.10.2013

Gd 1,7-25; Sal 124; Lc 20,20-26



Gli scribi e i capi dei sacerdoti si misero a spiare il Signore Gesù e mandarono informatori, che si fingessero persone giuste, per coglierlo in fallo nel parlare e poi consegnarlo all’autorità e al potere del governatore. (Lc 20)



L'apostolo Giuda nella sua lettera ci indica la trasparenza di comportamento e la condivisione nella preghiera di ogni situazione umana perchè il Signore è presente e sempre pronto ad intervenire con misericordia verso i suoi figli. In particolare vale l'impegno di conservarsi nell'amore di Dio, lontano dalle lusinghe delle divisioni e delle passioni, ma sempre pronti ad aiutare con misericordia quanti sono indecisi e dubbiosi sulla strada da percorrere verso il bene.

Così anche Gesù, che agisce e parla con rettitudine, è spiato; scribi e capi dei sacerdoti vorrebbero coglierlo in fallo e consegnarlo alle autorità. Non riuscendo, tacciono, meravigliati della sua chiarezza e trasparenza di pensiero, ma si riservono di riuscirci una prossima volta. Non è dunque il caso di stupirsi per quanti offuscano la giustizia e mascherano la verità cercando il proprio vantaggio.



Preghiamo col Salmo



Chi confida nel Signore è come il monte Sion:

non vacilla, è stabile per sempre.

I monti circondano Gerusalemme:

il Signore circonda il suo popolo,

da ora e per sempre.
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03/10/2013 11:17
 
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Signore, conservo nel cuore le tue parole

3.10.2013

Fm 1,8-25; Sal 111; Lc 20,41-44




"Pur avendo in Cristo piena libertà di ordinarti ciò che è opportuno, in nome della carità piuttosto ti esorto". (Fm 1)




Entro la comunità cristiana le relazioni devono essere determinate e misurate sull'amore. La lettera di Paolo a Filemone è un compendio di questi rapporti che possono tramutare uno schiavo in fratello, un debitore in amico, e inducono lo stesso Paolo a farsi carico di ogni debito o spesa di un altro.

In Cristo tutti sono figli e fratelli, cadono le gerarchie insieme ad ogni forma impositiva, ed è la carità che esorta e guida a a donare generosamente. "Se mi consideri amico, accoglilo come me stesso. E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto" ci dice l'apostolo presentando uno straniero e chiedendoci di ospitarlo in casa.

Questa può essere la chiave per comprendere anche il breve vangelo di Luca che mostra una strana 'confusione' di rapporti tra Davide e Cristo. Infatti il Cristo è detto figlio di Davide, ma Davide lo chiama Signore: è il pieno mistero del Dio con noi che si fa figlio dell'umanità e insieme ne è il Signore.




Preghiamo col Salmo


Felice l'uomo pietoso che dà in prestito,

amministra i suoi beni con giustizia.

Cattive notizie non avrà da temere,

saldo è il suo cuore, confida nel Signore
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04/10/2013 10:29
 
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Signore, conservo nel cuore le tue parole

4.10.2013

S. Francesco d'Assisi



Sof 2,3a-d;3,12-13a.16a-b.17a-b.20a-c; Sal 56; Gal 6,14-18; Mt 11,25-30



Il mistero della salvezza, ossia della carità del Padre per noi e per tutti gli uomini, è rivelato non ai superbi, ma ai piccoli e agli umili. (Mt 11)




San Francesco ha veramente realizzato il vangelo che la liturgia ci fa proclamare nella sua festa: ha ricevuto la rivelazione di Gesù con il cuore semplice di un bambino, prendendo alla lettera tutte le parole di Gesù. Ascoltando il passo evangelico nel quale Gesù invia i suoi discepoli ad annunciare il regno, ha sentite rivolte a sé quelle parole, che diventarono la regola della sua vita.

Ed anche a quelli che lo seguirono egli non voleva dare altra regola se non le parole del vangelo, perché per lui tutto era contenuto nel rapporto con Gesù, nel suo amore. Le stimmate che ricevette verso la fine della sua vita sono proprio il segno di questo intensissimo rapporto che lo identificava con Cristo. Francesco fu sempre piccolo, volle rimanere piccolo davanti a Dio e non accettò neppure il sacerdozio per rimanere un semplice fratello, il più piccolo di tutti, per amore del Signore.




Preghiamo col Salmo



Ti loderò fra i popoli, Signore,
a te canterò inni fra le nazioni:
grande fino ai cieli è il tuo amore
e fino alle nubi la tua fedeltà.
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05/10/2013 09:07
 
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Signore, conservo nel cuore le tue parole

5.10.2013

Dt 16,1-8; Sal 98; Eb 11,22-29; Lc 22,7-16




Celebra la Pasqua perchè il Signore ti ha fatto uscire dall'Egitto, durante la notte. (Dt 16)


'Il Signore regna nella sua santa città' ci fa ripetere il salmo di oggi e le letture ci riportano al valore della Pasqua, di come il Signore regge la storia e il suo popolo.

Durante la notte, nell'oscurità della propria vita, il Signore porta a cambiare vita, a trovare salvezza, a iniziare una nuova vita, come fece con il popolo affidato a Mosè per attraversare il deserto. Per fede si compiono le grandi imprese e si attuano gli eventi voluti dal Signore. La Lettera agli Ebrei scandisce i grandi eventi del popolo d'Israele che si sono compiuti per fede: è la fede, quindi la fiducia nell'operato di Dio e il suo disegno di salvezza, che danno forza e decisione alle azioni umane.

E Gesù celebra con i suoi discepoli la Pasqua di salvezza, anticipazione e promessa di quella che mangerà nel regno di Dio.


Preghiamo col Salmo


Esaltate il Signore, nostro Dio,

prostratevi davanti alla sua santa montagna,

perchè santo è il Signore, nostro Dio!
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06/10/2013 20:17
 
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La tua mano è su di me, Signore

6.10.2013

1Re 17,6-16; Sal 4; Eb 13,1-8; Mt 10,40-42



La farina della giara non venne meno e l'orcio dell'olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia. (1Re 17)



Un racconto importante quello che ha Elia come protagonista: il grande profeta è inviato da Dio nella casa di un povera vedova che, insieme al piccolo figlio, sta morendo di fame perchè non ha più risorse, e deve essere lei a rifocillare Elia dandogli le ultime manciate di farina e il poco di olio rimasto.

Dio premia la donna che crede alla Parola del Signore e a quanto le dice il profeta e non si tira indietro; anche il profeta accoglie il comando di Dio e si fa strumento della sua salvezza. Gesù ci dice che chi accoglie il discepolo, accoglie lui stesso.

Anche Paolo dice agli ebrei di non temere, di accontentarsi di quanto già possiedono, perchè Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò.



Preghiamo col Salmo



Quando ti invoco, rispondimi, della mia giustizia!

Nell'angoscia mi hai dato sollievo;

pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;

il Signore mi ascolta quando lo invoco.
07/10/2013 10:40
 
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La tua mano è su di me, Signore

7.10.2013

1Tim 1,12-17; Sal 138; Lc 21,5-9


Rendo grazie a colui che mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al suo servizio. (1Tim 1)


L'apostolo Paolo si presenta come manifestazione della misericordia di Dio in quanto è stato perdonato e chiamato al servizio di Gesù Cristo e del suo vangelo. Testimone di quella grazia che sola dà vita a ciascuno di noi. Il nostro impegno e la nostra fedeltà sono possibili perchè abbiamo ottenuto, e continuiamo a ricevere, misericordia.

Tutta la nostra vita deve essere proclamazione che Dio ci ha amati e perdonati, ma non tutto è facile e senza ostacoli. Ci saranno, infatti, tempi di distruzione, di sofferenza, di confusione e smarrimento e anche i discepoli del Signore non avranno vita tranquilla.

Ma è Gesù ad incoraggiarci a perseverare nella via retta perchè, se tutte queste cose distruttive devono accadere, è pur vero che non segnano la fine del mondo. "Badate a non lasciarvi ingannare", ci dice ancora oggi Gesù, la sua parola non viene meno.


Preghiamo col Salmo


Io ti rendo grazie, Signore:

hai fatto di me una meraviglia stupenda;

meravigliose sono le tue opere,

le riconosce pienamente la mia anima.
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QUELLO CHE AVETE UDITO, VOI ANNUNCIATELO DAI TETTI (Mt 10,27)
 
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