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IL MANDATO E LA SUCCESSIONE APOSTOLICA

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2020 14:19
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15/07/2020 17:10
 
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Riepilogando:

La prima successione apostolica è menzionata da Atti 1:24, -
Gli apostoli confermano Mattia a succedere a Giuda Iscariota, che col suo tradimento e suicidio, era venuto meno alla sua chiamata ad essere partecipe del consesso apostolico. Gesù aveva voluto espressamente che fossero in numero di 12 e perciò uno dei primi atti che gli apostoli si premurano di fare, è quello di riportare il collegio nel numero voluto da Gesù, in modo da garantire alla chiesa nascente la guida necessaria dei "ministri della parola" e testimoni oculari della resurrezione, rappresentato in primo luogo dagli apostoli.

San Paolo ammonì i fedeli di Corinto che il successo dell'opera apostolica trova la sua causa prima nello Spirito Santo (1 Corinzi 3:6), che per il tramite dei Suoi servitori incide nel contesto terreno degli altri fedeli e dei convertiti.

2 Timoteo 1:6, chiarisce che la successione apostolica si trasmette per imposizione delle mani, segno storico distintivo e di riconoscimento dei riti di consacrazione episcopale, pur nella diversità della formule d'elezione che potevano essere pronunciate.

Atti 15:2 evidenzia che Paolo e Barnaba, essendo in disaccordo con alcuni, per risolvere la questione si sono recati dagli apostoli e dagli anziani. Atti 15:24 testimonia di annunziatori che, senza aver ricevuto alcun incarico, con i loro discorsi hanno sconvolto gli animi.

Atti 20,28 vengono indicati i vescovi come incaricati dallo stesso Spirito Santo, a guida delle comunità cristiane:
...Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue.
Tito 1,5 Paolo incarica Tito di eleggere dei presbiteri. Ciò mette in evidenza il fatto che Paolo aveva eletto Tito il quale avrebbe eletto altri a sua volta:
...Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca dei presbiteri in ogni città, secondo le mie istruzioni.

2Timoteo 2,2 Paolo raccomanda di affidare degli incarichi a persone fidate che avrebbero poi in seguito affidato ai loro continuatori l'incarico di insegnamento:
...le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri.

Luca 12,42 ss indica l'intenzione di Cristo di costituire un AMMINISTRATORE a capo di tutti gli altri servi, che avrebbe dovuto dispensare in ciascun tempo il cibo adatto, fino al suo ritorno.
... Il Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fedele e prudente che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la loro porzione di viveri? 43 Beato quel servo che il padrone, al suo arrivo, troverà intento a far così.

Per quanto riguarda i nominativi dei successivi "amministratori" posti a capo della servitù, dopo la morte di Pietro. primo incricato di sciogliere e legare ogni cosa quale maggiordomo nella casa di Dio, la Scrittura non li menziona, ma a questo hanno provveduto le memorie di vari cristiani, tra cui Egesippo, Tertulliano, Ireneo di Lione, Eusebio.
Riporto qualche breve estratto dagli scritti dei primi cristiani:

"Può essere che ci siano eresie, le quali osino rifarsi all'età apostolica, sì da parer insegnate dagli apostoli per essere nate sotto di loro. Si può replicare ad esse: mettano fuori dunque le carte di nascita delle loro Chiese; sciorinino i cataloghi dei loro vescovi, mostranti sin dal principio la loro successione, sì da far vedere che quegli che fu il primo vescovo ricevette l`investitura e fu preceduto da uno degli apostoli o almeno da un uomo apostolico, che con gli apostoli avesse avuto costanti rapporti. Questo è il modo col quale le Chiese apostoliche esibiscono i propri titoli: così la Chiesa di Smirne mostra che Policarpo fu collocato su quella sede da Giovanni; così quella di Roma fa vedere che Clemente vi fu ordinato da Pietro; e così pure le altre esibiscono i vescovi che, costituiti nell`episcopato dagli apostoli, sono per loro i veicoli della semente apostolica".

"Dunque, dopo aver fondato ed edificato la Chiesa, i beati apostoli affidarono a Lino il servizio dell'episcopato; di quel Lino, Paolo fa menzione nelle lettere a Timoteo (cf. 2Tm 4, 21). A lui succede Anacleto. Dopo di lui, al terzo posto a partire dagli apostoli, riceve in sorte l'episcopato Clemente, il quale aveva visto gli apostoli stessi e si era incontrato con loro ed aveva ancora nelle orecchie la predicazione e davanti agli occhi la loro tradizione. E non era il solo, perché allora restavano ancora molti che erano stati ammaestrati dagli apostoli. Dunque, sotto questo Clemente, essendo sorto un contrasto non piccolo tra i fratelli di Corinto, la Chiesa di Roma inviò ai Corinzi un'importantissima lettera per riconciliarli nella pace, rinnovare la loro fede e annunciare l'insegnamento che aveva appena ricevuto dagli apostoli…

A questo Clemente succede Evaristo e, ad Evaristo, Alessandro; poi, come sesto a partire dagli apostoli, fu stabilito Sisto; dopo di lui Telesforo, che dette la sua testimonianza gloriosamente; poi Igino, quindi Pio e dopo di lui Aniceto. Dopo che ad Aniceto fu succeduto Sotere, ora, al dodicesimo posto a partire dagli apostoli, tiene la funzione dell'episcopato Eleutero. Con quest'ordine e queste successioni è giunta fino a noi la tradizione che nella Chiesa a partire dagli apostoli è la predicazione della verità.

E questa è la prova più completa che una e medesima è la fede vivificante degli apostoli, che è stata conservata e trasmessa nella verità".

Per i primi cristiani era chiaro che la "chiesa, colonna e fondamento della verità" (1Timoteo 3,15), lo si poteva individuare anzitutto attraverso la SUCCESSIONE APOSTOLICA.
[Modificato da Credente 16/07/2020 14:19]
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Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all'errore. Ef.4,14
 
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