È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 | Pagina successiva

RICORDIAMO I VERI CREDENTI IN CRISTO

Ultimo Aggiornamento: 13/12/2013 11:45
Autore
Stampa | Notifica email    
26/02/2012 16:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

 Eb 13,7 Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno predicato la parola di Dio e contemplando l'esito della loro maniera di vivere, imitatene la fede.

 

In questo versetto il redattore della lettera raccomanda agli ebrei "RICORDATEVI".

Cioè fatene memoria; metteteli nella vostra attenta considerazione; non dimenticateli. Siccome dice "contemplando l'esito della loro maniera di vivere (secondo altri traduttori "della loro fine") si trattava molto probabilmente di capi che erano giunti al martirio. Essi vengono dunque additati come motivo di RICORDO innanzitutto, e poi si aggiunge, IMITATENE LA FEDE.

Al RICORDO viene aggiunta l'IMITAZIONE.

Prima di proclamare che certi uomini o donne hanno vissuto una vita santa, e che quindi sono degni di essere imitati, la chiesa ne accerta le virtù solide ed eroiche, soprattutto tenendo presente la virtù della carità, che deve essere stata duratura ed esemplare fino alla morte.

Inoltre, non ritiene ancora sufficiente il proprio giudizio se il Signore non vorrà avvalorare la considerazione di quel candidato ad essere proclamato beato o santo per mezzo di qualche manifestazione soprannaturale accertata ed inconfutabile.

IMITATARE LA FEDE DEI SANTI è molto importante, perchè ogni epoca presenta delle nuove sfide ai cristiani, ed è importante conoscere IN CHE MODO questi uomini HANNO SAPUTO AFFRONTARE tali sfide con sapienza e virtù cristiana esemplare.

La parola venerazione fonde insieme questi concetti e non è assolutamente da confondere con il termine ADORAZIONE con cui si presenta il proprio culto a Dio solo, come dice il Catechismo:

2628 L' adorazione è la disposizione fondamentale dell'uomo che si riconosce creatura davanti al suo Creatore. Essa esalta la grandezza del Signore che ci ha creati [Cf Sal 95,1-6 ] e l'onnipotenza del Salvatore che ci libera dal male. E' la prosternazione dello spirito davanti al “Re della gloria”( Sal 24,9; 2628 Sal 24,10) e il silenzio rispettoso al cospetto del Dio “sempre più grande di noi”

[Cf Sant'Agostino, Enarratio in Psalmos, 62, 16]. L'adorazione del Dio tre volte santo e sommamente amabile ci colma di umiltà e dà sicurezza alle nostre suppliche.

 

Agostino dirà in un'omelia: "miei cari, venerate i martiri, lodateli, amateli, celebrateli, suonateli; ma è al Dio dei martiri che dovete rendere culto" (sermone 273,9). E specificherà meglio: "occorre dunque onorare i Santi sotto forma di imitazione, ma non adorateli sotto forma di religione" (La vera religione,55).

Questa venerazione può essere meglio compresa se si pensa che in essa era presente anche un elemento derivante dalla tradizione ebraica del culto delle tombe dei Santi. i cristiani ripeteranno quel culto verso le tombe dei martiri.

 

Se alcune volte, sembra che tale venerazione sia eccessiva, occorre che i pastori veglino sul gregge affinchè da una verità, che è quella espressa nel versetto di Eb.13,7, si passi ad una forma erronea di fede. Ma dobbiamo avere la pazienza di non mostrare tanto eccessivo zelo quanto altri ne hanno nel mostrare una forma di eccessivo affetto . Non dobbiamo dimenticare che anche un morboso ed errato attaccamento al Testo della Scrittura può produrre pericolosi fondamentalismi religiosi. Sempre, nel cammino della verità, vi sono pericoli, ed occorre una guida.

Vi sono fedeli che come dice Paolo "hanno ancora bisogno di latte", e perciò, da quegli affetti, correttamente guidati, potrà scaturire un conseguente maggiore affetto per Dio, che ha suscitato quella santità, e che il fedele arriva prima o poi a comprendere, appena sarà in grado di nutrirsi di cibo solido.

Solo a quel punto i credenti potranno considerare i santi come fratelli che ci hanno preceduto nella via dell'unione con Dio a cui siamo tutti chiamati, e che finchè siamo nel cammino dobbiamo appunto IMITARE.

 

Da questo impariamo anche a dare la nostra fiducia a coloro che ci guidano.

Aiutiamoli, se ne siamo capaci, con i nostri suggerimenti amorevoli, sapendo che tutti, anche chi è preposto alla casa del Signore, può sbagliare a volte, nell'amministrazione.

 

A tal proposito è pertinente la citazione di Eb 13,17 dove si raccomanda:

"Lasciatevi persuadere dai vostri capi e siate sottomessi: essi infatti vegliano per le vostre anime, dovendone rendere conto. Possano fare ciò con gioia e non gemendo: questo sarebbe svantaggioso per voi."

Questa raccomandazione dell'apostolo ci faccia essere più docili nei confronti dei nostri pastori.

La Chiesa, dà molta importanza alla intercessione dei Santi e la propone ai fedeli.

I Padri già affermavano, con Girolamo: "Se gli Apostoli e i martiri hanno potuto pregare per gli altri quando erano ancora nei loro corpi, quanto più ora che sono incoronati, vittoriosi, trionfanti" (contro Vigilanzio, 6).

La preghiera di quanti sono morti in Cristo, non è quindi una ipotesi arricchita.

La preghiera sulla terra trova continuità nella preghiera del cielo, nella liturgia celeste che la nube festiva celebra con Dio.

Così nei graffiti di S. Sebastiano in Roma, in data 9 Agosto 260, i cristiani testimoniano la loro fede nell'intercessione dei Santi. "Paolo e Pietro pregate per Nativo nell'eternità".

Così sono nate le invocazioni dei santi, che hanno trovato nella chiesa cattolica la formula litanica "prega per noi".

Tuttavia la preghiera dei Santi e della Madre del Signore, non può essere una istanza straordinaria sollecitata da noi, come se l'intercessione di Cristo facesse difetto. I Santi li raggiungiamo solo in Cristo, mediatore in senso assoluto: solo in Cristo, capo del corpo formato da tutti i Santi del cielo e della terra.

 

[Modificato da Credente 01/11/2012 23:17]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:43. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com