È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 

RIFLESSIONI IN PILLOLE

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2022 15:20
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
14/06/2019 09:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 5,27-32)

Diciamolo subito: per noi cristiani esiste solo il matrimonio tra un uomo e una donna. Gli altri tipi di matrimonio sono un abominio davanti a Dio. Gli Stati che hanno legalizzato altri tipi di matrimonio finiranno male. Preghiamo affinché nessun Stato, accecato dal diavolo, legalizzi un matrimonio tra un essere umano e un animale. Non dimentichiamo che il male non ha confini. Se nessuno si oppone al male, cresce a dismisura.
Per noi cristiani l'adulterio è un grave peccato che è capace di mandare in rovina il matrimonio e l'unità della famiglia. Qualche coniuge adultero incallito potrebbe dire: "Il mio coniuge non sa niente della mia infedeltà coniugale; perciò non rovina né il mio matrimonio né la mia famiglia”. Ecco cosa dico a chi si sente tranquillo perché il suo adulterio è nascosto: “Il fiume che scorre sotto una casa, anche non lo si vede, anno dopo anno mina le fondamenta della casa. Un giorno la casa crollerà”. Devo anche dire che il diavolo fa la pentola, ma non il coperchio. Quando meno te lo aspetti, si apre il sepolcro e il puzzo viene fuori. Cosa sarà del matrimonio e della famiglia se il coniuge non perdonerà l’ingiustizia subita?
L'adulterio non è solo un fatto fisico: secondo il Vangelo, può essere compiuto anche con la mente e con il cuore. Il coniuge che si nutre di pornografia commette adulterio. La pornografia è un cibo velenoso che manda in rovina l'amore coniugale. L'adulterio di solito inizia con sguardi di concupiscenza verso un uomo o una donna.
È da biasimare quel coniuge che si veste in maniera indecente per attirare lo sguardo di un uomo o donna su di sé. Non bisogna indurre l'altro al peccato. Com'è triste vedere persone che vanno in Chiesa a celebrare l'Eucarestia vestite in modo provocante.
Girando per la predicazione, spesso mi si dice: "Padre, mio marito mi ha lasciata per un compagno", oppure: "Mia moglie mi ha lasciato per una compagna!". Questa è una generazione adultera e pervasa.
Che il Signore ci liberi dal demone della lussuria e dal divorzio, e ci consacri nella Verità che il matrimonio è unico e indissolubile. Amen. Alleluia.
OFFLINE
15/06/2019 15:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

.

Cosa resterà di noi

Le nostre responsabilità sono grandi dinanzi a Dio e agli uomini; la più grande responsabilità è far emergere il buon esempio. Chi non da buon esempio non lascia che altri mali. Le nostre responsabilità sono legate a Dio e lui stesso ce ne chiederà conto. Sono tantissime le persone che danno buon esempio, che si sacrificano per non far cadere i buoni ideali, offrendosi a volte, senza esitare, per i valori della famiglia o per testimoniare la nostra fede. Un buon esempio non provoca morte, né guerre o tantomeno una carestia. Guardiamoci intorno e se ci rendiamo conto che non siamo di buon esempio cerchiamo subito di cambiare il nostro atteggiamento per migliorare il nostro rapporto con la società e con il cielo. Chi esempio non da’ violenza insegnerà. Buona giornata amici, speriamo di dare un buon contributo a questa società. Vi benedico di cuore, vostro diacono don emilio cioffi, “il maturato”, di Dio. Amen.
OFFLINE
17/06/2019 10:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Gv 16,12-15)

Non ascoltare quelli che dicono: "È importante credere in Dio. Poi, o credere nel Dio dei cristiani o in quello delle altre religioni non fa nessuna differenza". Solo il cristiano ignorante può fare la suddetta affermazione. Gesù è venuto a rivelarci la Santissima Trinità. Si, Dio è uno solo nella sostanza, ma sono tre Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo. La dottrina cristiana, fondata sulla testimonianza degli Apostoli, ci comanda di stabilire una vivente e personale relazione di amore con ogni Persona della Trinità. Il Beato Giustino della Trinità, amante della Trinità, ha trasmesso a noi Vocazionisti questa spiritualità Trinitaria e vuole che i Vocazionisti insegnino, con la parola e con l'esempio, questa spiritualità così alta: una spiritualità non molto conosciuta e praticata da moltissimi cristiani. Purtroppo, a moltissimi cristiani non interessa il mistero della Trinità, nonostante che siano stati battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Secondo me, chi è colpevole di questa ignoranza della spiritualità Trinitaria è proprio il clero che non insegna le realtà dei misteri della spiritualitá cristiana.
Cosa ci dona la relazione personale e vivente con Dio Padre e Creatore? Ci dona soprattutto la consapevolezza che noi non siamo figli del caso, ma di Dio che è un Padre che provvede per noi. Ci dona poi di essere creativi in tutto quello che diciamo e facciamo. Non siamo monotoni, ripetitivi e noiosi. La mancanza dei veri artisti nella società è causata dall'ateismo. Dove non si adora Dio Padre e Creatore la vita è piatta.
Cosa ci dona la relazione vivente e personale con Dio Gesù? Un amore obiettivo. È l'amore che si dona liberamente e per amore. Ed è anche un amore redentivo che è capace di redimere i peccatori.
Cosa ci dona la relazione vivente e personale con Dio Spirito Santo? Ci dona l'amore che ci rende santi. Uniti allo Spirito Santo comunicheremo l'amore che perdona, non si adira ed è universale.
Oggi, mosso dallo Spirito, prega spesso dicendo: Gloria onore e potenza al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
OFFLINE
18/06/2019 09:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 5,43-48)

Qual è la differenza tra il pagano e il vero cristiano nelle relazioni umane? È una differenza abissale. Anzitutto il pagano se la fa solo con i suoi simili. I Latini dicevano "Similes cum similibus" (i simili con i simili)... il che significa che il ricco deve relazionarsi solo con i ricchi, gli intellettuali con gli intellettuali, i giovani con i giovani, gli anziani con gli anziani, i belli con i belli, i devoti con i devoti e i simpatici con i simpatici.
L'amore del pagano è particolare, non è universale e neppure incondizionato. Il pagano ti ama fino a quando non lo offendi. Se, per ignoranza o consapevolmente, ti capita di offenderlo, immediatamente ti cancella dalla lista dei suoi amici. È incapace di perdonarti e, se ti perdona, al momento opportuno non mancherà di ricordarti che lo hai offeso. Il pagano non va incontro al morto di fame. A lui non interessa se tu muoia realmente di fame. L'importante per lui è che egli abbia il pane per domani, dopodomani e per l'anno prossimo. Il pagano non divide con nessuno l'abbondanza del suo pane. Il pagano si sente superiore a te, non prende l'iniziativa per dirti Buon giorno, ma aspetta che tu sia il primo a dire Buon giorno. Se fai un torto al pagano, egli non vede l'ora di vendicarsi, mettendo in pratica la legge del taglione: occhio per occhio e dente per dente.
Lo spirito del cristiano è diametralmente opposto a quello del pagano. L'amore del cristiano è universale, gratuito e incondizionato. Vince il male con il bene. Non si adira se viene offeso. Non tiene conto del male ricevuto. Tutto perdona e perdona tutti senza distinzione. Nel cuore del vero cristiano dimora lo Spirito Santo che lo fa agire e parlare, sempre e ovunque, con amore soprannaturale. Qualcuno potrebbe chiedermi: "Come mai le nostre chiese sono piene di pagani?". Il motivo è che molti ascoltano la Parola di Dio, ma non la mettono in pratica.
Il culto senza verità e carità non salva. Amen.
OFFLINE
21/06/2019 10:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 6,7-15)

Non presentarti davanti al Signore per pregare avendo un cuore impregnato di rancore e persino di odio. Dio è amore perfettissimo e comanda che si vada alla sua divina presenza con il cuore vestito di amore e di misericordia. Non adorare il Signore con un cuore abitato dal rancore o dall'odio. L'Amore vuole essere adorato con cuore pieno di amore.
L'Amore cerca amore. Vuoi sentire la tenerezza di Dio durante la preghiera? Vuoi essere baciato e abbracciato da Dio durante la preghiera? Vuoi ritornare ricolmo di amore a casa tua dopo essere stato alla presenza di Dio? Vuoi essere esaudito da Dio nelle richieste che gli fai? C'è una sola cosa che devi sforzarti di fare ed è quella di presentarti davanti a Dio con l'abito bianco dell'amore. Se dal tuo cuore hai cacciato qualcuno fuori, non presentarti davanti al Signore, perché Egli chiuderà il suo orecchio al tuo grido.
Come dev'essere la tua preghiera davanti al Signore? Brevissima nelle parole, ma lunghissima nel tempo. La tua preghiera non dev'essere verbosa. Sia la tua preghiera un grido ripetuto all'infinito. Per esempio, vuoi chiedere al Signore di donarti lo Spirito? Prega dicendo: "Signore, alita su di me il tuo SPIRITO!" E dillo centinaia di volte. Questo grido diventerà il grido, cioè la preghiera del cuore.
Cosa dobbiamo chiedere anzitutto al Signore durante la preghiera? Dobbiamo chiedere l'effusione dello Spirito Santo. Senza lo Spirito Santo non si può glorificare il nome del Signore in quello che diciamo e facciamo. Senza lo Spirito Santo non possiamo compiere la volontà di Dio. Senza lo Spirito Santo non possiamo abitare nel regno di Dio. Senza lo Spirito Santo non sappiamo perdonare. Senza lo Spirito Santo non abbiamo la forza di liberarci dal Maligno.
Chiediamo lo Spirito Santo e avremo anche il pane quotidiano in abbondanza. Amen. Alleluia
OFFLINE
24/06/2019 15:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



Vuoi Volare? Chi può impedirlo, basta che chiudi gli occhi e pensando a Dio vedrai che volerai gratis, quasi come se fossi tu il pilota dell'aereo svolazzando nell'azzurro cielo, senza pensieri; vuoi diventare grande, un grande uomo per lasciare dei segni belli sulla terra? Chi può impedirlo, basta distinguersi dagli uomini che vivono nella illegalità e sarai grande su tutta la terra! Ami scoprire cose belle e nuove, pulite e sagge? Basta che peschi nel profondo del tuo cuore e sicuramente troverai cose meravigliose, perché come si sa, dove alberga l'amore lì c’è Dio, e sicuramente una bellissima melodia d'amore canterai.
Quante cose belle si possono fare quando si ama seriamente, quando si desidera fortemente la pace interiore e per averla è necessario diventare ottimisti e avere tanta fede. Muratore, meccanico, giardiniere, contadino, imprenditore o imbianchino, medico o professore, prete diacono o vescovo, il nostro essere non conta se diamo importanza al potere! Lo star bene è per tutti, ricchi e poveri, davanti a Dio siamo tutti uguali, poi sarà il migliore ad essere apprezzato sia in cielo che in terra! Migliore significa essere un vero uomo/donna, cittadini speciali del mondo! Questi sono i segni di chi ama la vita, di chi ama, di chi ama Dio. Per questo ogni mattina è una opportunità che serve per ricominciare a migliorare ed essere migliori di chi non vuole esserlo! Buongiorno amici, vi accarezzo tutti, piccoli e grandi, buoni e cattivi! Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “il missionario”, di Dio. Amen.
OFFLINE
25/06/2019 07:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 7,6.12-14)

"Non date le cose sante ai cani", ci comanda il Signore. È un comando che Gesù Cristo dà soprattutto al clero. Noi sacerdoti siamo gli amministratori della ricchezza soprannaturale che Gesù ha consegnato a noi sacerdoti. Noi sacerdoti abbiamo un grande privilegio, ma anche una grande responsabilità davanti al Signore. Sento dire spesso: "Oggi si dà la laurea a cani e porci”. Nel mondo biblico il cane e il porco sono ritenuti animali immondi. Il cane mangia quello che ha vomitato e il porco ama sguazzare nell’immondizia. Capita molto spesso che alcuni sacerdoti danno o amministrano i sacramenti a persone che non sanno neppure chi li ha creati. Voglio sperare che non lo facciano dietro laute ricompense, ma solo per spirito di superficialità.
Molti anni fa un personaggio di spicco della camorra mandò uno dei suoi amici a chiedermi se ero disposto a permettere a una sua figlia di ricevere la Prima Comunione senza una preparazione catechetica, ovviamente dietro una lauta ricompensa. La mia risposta fu subito negativa. Qualche mese dopo venni a sapere che la bambina ricevette la Prima Comunione in un'altra parrocchia.
Nella Chiesa primitiva la preparazione a ricevere un Sacramento era seria e lunga. Per questo motivo la Chiesa primitiva era ricolma di cristiani che avevano il potere dello Spirito di attirare i pagani alla salvezza di Cristo. Il numero dei salvati cresceva e si moltiplica a vista d'occhio.
Dopo il Concilio Vaticano ll la Chiesa è diventata più seria, esigente e selettiva nell’amministrare i Sacramenti a coloro che li chiedono. Ma, devo dire che ci sono ancora sacerdoti che danno i sacramenti a persone senza un'adeguata preparazione teologica e spirituale. Si ordinano giovani al sacerdozio solo perché hanno terminato gli studi teologici, senza considerare il loro livello di spiritualità. Giovani che vanno all'altare senza una conoscenza del matrimonio cristiano. Gente che va a ricevere la Comunione con una condizione interiore non secondo la mente e il cuore di Gesù.
I sacerdoti non amministrano cose di questo mondo, ma realtà soprannaturali. Amen. Alleluia.
OFFLINE
26/06/2019 09:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 7,15-20)

"Guardatevi dai falsi profeti", ci avvisa Gesù, la voce del Padre celeste, il quale sul monte Tabor disse a Pietro, Giacomo e Giovanni: “Questi è il mio amato Figlio! Ascoltatelo". Ascoltare significa obbedire.
Andando in giro per la predicazione (da lunedì mi trovo a Pace del Mela in Sicilia), un considerevole numero di lettori de IL GRANELLINO mi dicono che esso, spesso, è duro. Non cerco gli applausi, ma mi sforzo di essere la voce del Vangelo, nonostante i miei limiti, cioè i miei peccati. A volte il commento al Vangelo quotidiano che lo Spirito Santo mi suggerisce è duro anche per me. Però, l'umiltà mi fa dire: "Quell'uomo peccatore descritto nel IL GRANELLINO sono proprio io. Signore, oggi mi voglio convertire".
Se volessi incrementare il numero di lettori, basterebbe scrivere il contrario di quello che scrivo sotto l'influsso dello Spirito Santo. Per accontentare e tranquillizzare le coppie cristiane che si chiudono alla procreazione di nuovi figli direi: "Non è peccato usare contraccettivi!". Ad altre coppie direi: "Non è peccato sottomettersi all'inseminazione artificiale!". Ai fratelli e sorelle che praticano l'omosessualità direi: "Non è peccato il vostro amore. Ciò che è amore viene da Dio". Ai giovani fidanzati direi: "Se vi amate, fare sesso prima del matrimonio non è peccato!". Alle donne e agli uomini divorziati e risposati direi: "Ricevete l'Eucarestia. Dio vi ha perdonato". A quelli che non hanno l'umiltà d'inginocchiarsi davanti a un sacerdote per confessare i propri peccati direi: “Chiedi perdono direttamente a Dio e sarai perdonato. Non esiste il Sacramento della confessione". A quelli che non hanno voglia di andare a messa ogni domenica direi: "L'importante è andare a messa a Pasqua e Natale". A quelli che, nell'elezioni politiche, danno il voto ai partiti che fanno leggi contro il Vangelo direi: "Non è peccato".
Negli ultimi tempi siamo stati ingannati da molti e falsi profeti che hanno prestato la loro bocca al diavolo, il quale vuole che si insegni e si predichi l'immoralità come cosa buona per l'umanità.
Oggi abbiamo falsi profeti anche nella Chiesa. Essi predicano un Vangelo che non è apostolico. Il Vangelo non è una opinione. Guai a manomettere o nascondere la Verità ai fedeli Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
OFFLINE
29/06/2019 07:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

o


Ancora non ci credi?

Diventiamo prudenti. Amici diventiamo prudenti nel linguaggio; diventiamo prudenti quando dobbiamo acquistare qualcosa; diventiamo prudenti nelle amicizie; diventiamo prudenti nell’usare il telefonino, Facebook, WhatsApp... Diventiamo prudenti perché il diavolo si nasconde dove può raccogliere divisione, dove può seminare discordia. Qualsiasi mezzo per lui va bene, purché possa iniettare veleno nelle famiglie, nei nostri cuori. Perciò bisogna usare tantissima prudenza. Gesù stesso ci dice di essere candidi come colombe e astuti come serpenti, di fronte al male non possiamo avere pietà. Il male nasce per farci del male e non si pentirà mai di averlo fatto! Affidiamoci in questo periodo, e per sempre, ai cuori di Gesù e di Maria, chiedendo a loro di difenderci da questo male che gira per il mondo a perdizione delle nostre anime! Buona giornata a tutti! Siate Benedetti Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen. Vostro diacono, Don Emilio Cioffi, “la guardia speciale”, di Dio. Amen
OFFLINE
30/06/2019 09:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 16,13-19)

Cosa ammiro di più in San Pietro? La sua semplicità. Egli non ha nascosto l'ambizione di essere il primo nel regno che, secondo lui, Gesù avrebbe instaurato. La sua semplicità nel piangere in pubblico per aver rinnegato Gesù tre volte. La sua semplicità nel dichiararsi peccatore davanti a Gesù dopo la pesca miracolosa. La sua semplicità nel manifestare i suoi sentimenti di avversione verso quelli che erano contrari a Gesù.
Per la sua semplicità il Padre celeste gli rivela il mistero di Gesù come il Cristo, Figlio del Padre. Per la sua semplicità Gesù lo porta sempre con sé per aprirgli gli occhi affinché possa vedere e gustare la sua divinità. Per la sua semplicità Gesù lo fa capo della Chiesa nascente. San Pietro è rozzo nei suoi modi, ma il Signore guarda il cuore dell'uomo e non l'apparenza.
Con mia grande sorpresa devo dire che c’è più semplicità nel mondo laico che in quello religioso e clericale. Quanta ipocrisia in molti personaggi del clero e anche in quelli che frequentano assiduamente le nostre chiese! La tentazione è sempre quella di apparire cristiani e di non esserlo. La prima condizione per essere cristiano è quella di non avere un cuore doppio.
Cosa ammiro di più in San Paolo? Il suo desiderio di conoscere la VERITÀ.Una volta conosciuta la Verità, Paolo la vuole vivere in pienezza, considerando tutto il resto immondizia. Egli diventa pazzo per Cristo. Per questo motivo la conoscenza di Cristo gli dona lo zelo per farlo conoscere ai gentili. Non c'è fame, sete, pericolo di terra e di mare, persecuzione, calunnia, carcere che gli impediscono di annunciare Gesù Cristo. Egli vive per Gesù CRISTO. Egli vive di Gesù Cristo. Gesù CRISTO è nel suo spirito, nella sua anima e in ogni cellula del suo corpo.
Egli ama follemente Gesù Cristo e le chiese che ha fondato. San Paolo possiede il fuoco della Verità e della CARITÀ. Molti fedeli si lamentano dei loro pastori che li vedono senza zelo nel far conoscere la salvezza di Gesù Cristo. Ci sono parrocchie che sono come pianure ricolme di ossa inaridite a causa della tiepidezza dei loro pastori.
Che il Sacratissimo Cuore Immacolato di Maria ottenga dal Buon Pastore sacerdoti che abbiano lo zelo di Pietro e Paolo. Amen. Alleluia.
OFFLINE
01/07/2019 07:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 8,18-22)

"Giovanni, perché non vieni ad ascoltare le catechesi che farò sulla preghiera così imparerai a pregare?" E Giovanni risponde: “Ho bisogno veramente di ascoltare catechesi sulla preghiera perché non so proprio pregare. Però non posso perché sono molto impegnato con il mio lavoro. Ti prometto però che, appena vado in pensione verrò ad ascoltare". Qualche mese dopo aver ricevuto l'invito, Giovanni, a causa di un infarto cardiaco, passa da questo mondo all'altro. Quando il Signore chiama bisogna subito dire: "Eccomi, Signore".
Molti uomini e donne, affascinati dalla Parola di Dio, rispondono subito all'invito di fare un serio cammino di fede. Ma il loro ECCOMI è come un fuoco di paglia. Si accende subito, ma si spegne anche subito. "Maria come mai hai smesso di venire in chiesa per ascoltare le catechesi che ti avrebbero fatto conoscere più profondamente e intimamente l'amore di Dio?". Maria risponde: "I miei figli sono esigenti. Si lamentano quando non sono in casa per servirli come una schiava!". Per Maria l'unico bene della sua vita è la famiglia. Non sa che un giorno la famiglia non l’amerà come lei si aspetta. Rimarrà fortemente delusa.
Una ragazza ha deciso di andare nel monastero quando moriranno i suoi genitori. Non ha capito le parole di Gesù: "Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me".
Mi trovo a Chieti, città di San Camillo de Lellis. Sto scrivendo proprio nella Chiesa dove è custodito il suo corpo. Dopo una vita dissoluta si converte radicalmente a Cristo Gesù che lo induce a vivere per gli ammalati, e per gli ammalati più abbandonati dalla società. Chi si converte a Cristo trova un tesoro inestimabile e considera tutto il resto spazzatura.
Ad uno scienziato nel campo della medicina fu rivolta questa domanda: “Qual è la scoperta più grande che hai fatto?". Egli: “Quella di aver scoperto Cristo come mio medico". Amen. Alleluia.
OFFLINE
02/07/2019 07:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



Cerchiamo di non essere troppo opprimenti con la nostra salute ...come per esempio pensare in continuazione senza lasciare uno spazio di riposo per il nostro cervello.
È ovvio che il nostro cervello riposa più con i pensieri positivi che con quelli negativi; pensare troppo distrugge e distrugge anche la volontà di Dio; Dio parla a noi attraverso il riposo spirituale, il silenzio che solo la preghiera può produrre, fermiamo un attimo il nostro pensare e lasciamo che il riposo spirituale prenda possesso del nostro essere!
Buona giornata a tutti. Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “la sedia sdraio”, di Dio. Amen.
OFFLINE
03/07/2019 11:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Gv 20,24-29)

Una volta si diceva dopo aver fatto una promessa: "Ti dò la mia parola". E la parola veniva mantenuta. Poiché oggi viviamo in un mondo dove il 99,9% degli uomini sono bugiardi, c'è bisogno di testimoni. È vero, oggi, purtroppo, non si ha più fiducia nella parola dell'altro. Per questo motivo, a mio avviso una delle classi più ricche nella società è quella dei notai. Tommaso, pur seguendo e ascoltando Gesù per tre anni, non aveva mai creduto a Gesù quando diceva: "Il Figlio dell'uomo sarà messo a morte, ma il terzo giorno risusciterà". Dopo la morte di Gesù in croce, sono certo che Tommaso avrà esclamato dicendo: "Quel Gesù di Nazaret è stato un impostore! Ci ha ingannati tutti!". Perciò, quando il resto degli Apostoli gli ha detto con grande gioia: "Abbiamo visto il Signore", ha riso sarcasticamente dicendo: "Mi state prendendo in giro. Non vi credo!". È rimasto però nella comunità degli Apostoli per ascoltare e raccontare tutto quello che Gesù aveva compiuto nei tre anni che era stato con loro. Alla seconda apparizione di Gesù, Tommaso non può più pensare o credere che la risurrezione di Gesù fosse puramente una favola. Ha toccato con mano il Risorto e si è inginocchiato dicendo: "Mio Signore e mio Dio”. Viene perdonato da Gesù per la sua incredulità, ma non senza essere rimproverato da Gesù con queste parole: "Tommaso, tu hai creduto perché hai visto, ma beati quelli che crederanno senza aver visto".
Cosa ti e mi insegna questo episodio del Vangelo? C'insegna che dobbiamo credere a Cristo. Se faccio una promessa a un amico o gli racconto un episodio e questi mi dicesse: "Giurami che manterrai la promessa che mi hai fatto" o "giurami che mi hai detto la verita" io rimarrei molto male. Dopo tanti anni di vita cristiana e di ministero sacerdotale posso dire che Gesù non mi ha mai mentito e ha mantenuto le sue promesse.
Non ho mai visto il volto di Gesù in visione, non ho mai sognato Gesù, ma credo fortemente in quello che Gesù mi dice nel Vangelo. Non ho mai detto, dubitando delle parole di Gesù: "Se esisti e mi ami, fammi questo miracolo". Gesù mi ha fatto e continua a farmi tanti miracoli, miracoli che non ho mai chiesto. Bisogna avere fede. È la fede che produce i miracoli e non viceversa. Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo
OFFLINE
04/07/2019 11:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



Ladri di serenità

Alberi con frutti aspri, gente apatica, indifferente e maliziosa, fragilità senza controllo del minimo di educazione; presuntuosi con tutto ciò che li circonda; egocentrismo diabolico che lascia senza respiro chi crede al dialogo, alla buona educazione, al rispetto del prossimo. Si scavano la fossa pensando di farci cadere chi è buono ed educato ...l'uomo ribelle, figli ribelli, famiglie ribelli...se questo è vivere, se questo modo di fare è giusto ... stiamo costruendo una torre senza senso per guardare gli altri al di sotto di noi e ognuno è pronto per costruirne un'altra più alta, per distruggere la concorrenza..
Che dolore, amici che provocate tutto questo male; che delusione vedere mangiare la stessa carne senza vergogna; cani luciferini che si moltiplicano sempre di più, sempre pronti a sbranare chi richiama all'ordine, al rispetto. Una nave da guerra pronta a sgangiare saette... “Dio ti prego, perdonaci, convertirci, e libera il nostro cuore dal veleno del serpente antico, che si crede padrone dell mondo. Cuore Immacolato di Maria rasserena i figli che hanno la mente annebbiata dal male”.
Buona giornata a tutti voi. Riflettiamo su questo pensiero, non diventiamo figli delle tenebre, ma Figli della Luce! Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “l'idroelettrico”, di Dio. Amen
OFFLINE
05/07/2019 08:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 9,9-13)

Non è stato facile per Matteo lasciare lo sgabello dove raccoglieva le tasse per i Romani e per sé. Chissà quanto denaro aveva accumulato in banca facendo tanti imbrogli e facendo soffrire tanta gente! Ma nei dialoghi che aveva avuto con Gesù aveva capito che il danaro non era la felicità. Così, affascinato dal volto di Gesù e dai suoi insegnamenti, dopo tanti inviti di Gesù a seguirlo, lascia tutto e tutti per mettersi alla sequela di Gesù. Grazie a Matteo, se oggi abbiamo un racconto della vita di Gesù più completo. Più si conosce Gesù, più lo si ama. Più si ama Gesù, più gli si è fedele. Quanta tiepidezza di fede e di amore per Gesù nella vita di molti sacerdoti, suore e cristiani!
Molti conventi e parrocchie non sono come un roveto ardente di santità; mi viene da dire che sono come la pianura di ossa inaridite che il profeta vide in visione riguardo al popolo d'Israele che si era allontanato da Dio a causa dall'abbondanza dei beni materiali che aveva accumulato. Le opere di molti preti (e anche di molti vescovi) e di molti cristiani non sono né calde né fredde; perciò il Signore sta per vomitarci. Diciamo: "Siamo ricchi, ci siamo arricchiti, non abbiamo bisogno di nulla!". Siamo diventati una generazione infelice, miserabile, cieca e nuda. Il cristianesimo nel mondo sta diventando come il resto d'Israele. Nelle assemblee cristiane non si vedono più giovani. La maggioranza dei giovani non crede più nella vita eterna. Cosa hanno ricevuto da noi anziani? Solo una religiosità naturale e non fede adulta. Gesù andava in cerca dei peccatori e cenava con loro chiamandoli a conversione.
A molti del clero non interessa la salvezza dei lontani. Hanno cura solo di quelli che girano intorno a loro. Molto probabilmente molti degli assidui della chiesa non hanno neppure un GRANELLINO dello spirito di Cristo, ma credono di vivere una vita cristiana. Sono ciechi e non hanno il collirio per ungersi gli occhi e recuperare la vista. Il cieco di Gerico riebbe la vista da Gesù perché, ammettendo di essere cieco, con grida forti chiese a Gesù di guarirlo.
Coraggio! Gesù sta bussando alla porta delle nostre chiese. Apriamogli le porte con gioia perché Egli possa cenare con noi e noi con Lui. Mostriamoci dunque zelanti e ravvediamoci, prima che sia troppo tardi. Amen.
OFFLINE
08/07/2019 10:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Lc 10,1-12.17-20)

"La Messa è finita, andate in pace", dice il celebrante. Che senso hanno queste parole del sacerdote al termine della celebrazione? Con queste parole il celebrante affida ad ognuno dell'assemblea una missione. Qual è questa missione? Eccola: la missione di portare nel mondo quello che abbiamo ricevuto durante la celebrazione del mistero della morte e risurrezione di Gesù Cristo nell'attesa della sua venuta. In altre parole, il celebrante dice all'assemblea: “Nel nome del Signore io vi mando nel mondo a far conoscere la grazia di Cristo, l'amore del Padre e la comunione dello Spirito Santo. In mezzo alla gente che ancora non conosce il Vangelo siate umili, miti, compassionevoli, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace. Con la parola, ma soprattutto con l'esempio predicate il Vangelo dell'amore nella dimensione della croce così come ci ha amato Cristo. Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Ci saranno uomini malvagi e cattivi che non sopporteranno il Vangelo dell'amore e della giustizia e, per questo motivo, vi perseguiterrano e, forse, vi metteranno anche a morte, ma voi rallegratevi e esultate perché grande sarà la vostra ricompensa!".
Secondo te, caro amico lettore, ogni domenica quanti membri dell'assemblea escono dalla chiesa con la volontà di compiere questa grande missione evangelizzatrice? Molti vanno in Chiesa, ma sono pochi gli operai che lavorano per diffondere il regno di Dio.
Molti anni fa andai a fare una catechesi in una parrocchia di un paese della Sicilia. Alcuni anziani mi dissero che, quando erano bambini, in quella parrocchia c'era un prete che, prima d'iniziare la Messa, metteva ad un lato dell'altare una pistola per difendersi da un eventuale nemico del Vangelo. Invece il Martire Padre Puglisi, figlio della Sicilia, si presentava all'altare come un agnello che, come Gesù, un giorno, durante il Sacrificio della Messa, fu sgozzato dai nemici del Vangelo.
Tu...con quale spirito e verità esci dalla Chiesa dopo aver celebrato l'Eucarestia? Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
OFFLINE
09/07/2019 10:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Mt 9,37-38
1. Osserviamo con quanta tenerezza Gesù s'interessa alle anime che stanno per perire Egli le vede neglette da quelli che dovrebbero essere i loro maestri; ignoranti, moribonde, e pure non preparate a morire; e tal vista muove il suo cuore amoroso a pietà. Ma quali sentimenti sono i nostri quando vediamo simili spettacoli? Vi sono milioni d'idolatri e di pagani sulla terra, milioni d'illusi maomettani, milioni di superstiziosi cattolici romani! Milioni di protestanti vivono nella ignoranza delle cose divine! C'interessiamo noi teneramente delle anime loro? Colui che non sente interesse per tutte le anime non convertite non la pensa di certo come Cristo.

2. Osserviamo ancora quanto grande è il valore della preghiera. Si può domandare giusta l'ordine che Iddio, immutabile nella sua sapienza, segue nel dispensare la sua grazia fra gli uomini, se ogni qualsiasi gran bene spirituale seminato o mietuto nel mondo, se ogni singolo viandante raccolto nell'ovile di Cristo, non si devono considerare come risposte alla, preghiera. Questa corrispondenza misteriosa fra i decreti di Dio e la preghiera fatta con fede, è innegabile: noi però, sapendo che la sua vera spiegazione si trova nelle parole di Cristo: «Si certo, o Padre, poiché così ti è piaciuto» Matteo 11:26, non dobbiamo occuparci del mistero, ma unicamente del fatto, e del dovere che ne è la conseguenza Salmo 2:8; Isaia 62:6-7; Ezechiele 36:37;1Giovanni 5:14,16.

3. In questo passo, Gesù c'insegna, come un dovere quotidiano, a pregare Iddio d'inviare un maggior numero d'uomini per lavorare alla conversione delle anime. Il mettersi personalmente in contatto coi peccatori, onde ammonirli del pericolo in cui versano e condurli a Cristo, è bene; ma pregare è più importante ancora: perché per la preghiera ci accostiamo a Colui, senza del quale i doni in favore delle missioni ed il lavoro dei missionari sono del pari inutili, ed otteniamo l'aiuto dello Spirito Santo. Il denaro serve a mantenere i predicatori, le università e le scuole che li istruiscono, i ministri che li consacrano; ma lo Spirito Santo solo può farne dei veri ministri del Vangelo, e spingere i laici ad interessarsi al progresso della verità. Non dimentichiamo mai che se vogliamo far del bene al mondo, il nostro primo dovere è di pregare.
OFFLINE
10/07/2019 08:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



Chissà perché...

Come fanno alcuni di noi a vivere senza mai sorridere, senza entusiasmo, con caratteri altalenanti di giorni che ci si riesce a parlare e di altri no?! Dev’essere molto triste per loro, anche perché il mondo va avanti e loro restano indietro. Cari amici o amiche, il mondo è bello anche senza la vostra presenza e non sapete cosa vi perdete per colpa del vostro carattere! Amore, affetto, gioia ... perché no, anche il dolore, tutto si vive! Sbaglia chi crede di essere il migliore! Dall’altro capo della situazione, rispetto a voi, ci sono le persone solari e disponibili, sulle quali si può contare, anche grazie alla nostra santa fede Cristiana. A volte sembra quasi che ad avere bisogno della vostra amicizia siamo noi, dall’altro capo; nella stabilità di fede e di comportamento ci accorgiamo meglio di quanto certi umori cambino e noi stiamo zitti, vi lasciamo fare. Siamo di fronte a persone disturbate che non si lasciarno aiutare. Mettete un po’ di buona volontà e sicuramente Dio vi aiuterà in un cammino di miglioramento e apertura.
Buona giornata a tutti amici che sapete dare spazio all'amore. Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “il boscaiolo”, di Dio. Amen.
OFFLINE
11/07/2019 08:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 19,27-29)

Pietro si rivolge a Gesù con questa domanda: "Signore, abbiamo lasciato tutto per seguirti. Quale sarà la nostra ricompensa?". Bella domanda!
Sono stato a Roma per due giorni per parlare a un piccolo gruppo di sacerdoti che hanno il compito di guidare e formare i giovani alla vita religiosa e sacerdotale. Il loro è un compito molto importante che deve essere svolto con la sapienza del cuore. Il futuro della Chiesa dipende dai futuri sacerdoti. Oggi entrano in seminario non più adolescenti (io avevo 12 anni quando entrai in seminario), ma sono giovani di 20, 30 e persino 40 anni. Tra questi giovani ci potrebbero essere alcuni che, non avendo un posto di lavoro nel mondo o vedendosi disadattati nel mondo per la loro infantile personalità, chiedono di entrare in seminario per trovare un posto che dia loro la sicurezza del pane e un compito nella vita.Ho detto ai giovani formatori di non accogliere in seminario coloro che non lasciano un qualcosa di serio cui sono morbosamente legati. Per esempio, è bello quando un giovane si presenta dicendo: "Padre, ho un bel posto di lavoro ma lo lascio per seguire Gesù”. Purtroppo, per mancanza di sacerdoti, potrebbe accadere di accogliere soggetti senza una vera vocazione e portarli fino all'ordinazione sacerdotale. Molti scandali nella Chiesa vengono da personaggi del clero che appartengono giuridicamente alla Chiesa, ma non spiritualmente a Gesù Cristo.
Come ci sono uomini del clero che appartengono alla Chiesa, ma non a Dio, così ci sono cristiani che frequentano la Chiesa, ma senza il coraggio di lasciare nulla per Cristo. Essi continuano ad esseri avari, gaudenti, amanti del primo posto, seminatori di zizzania, adulteri e uomini di governo senza onestà
Tu...cosa hai lasciato per Gesù? Se hai lasciato un idolo importante, grande sarà la tua ricompensa. Dio non si fa vincere in generosità. Amen. Alleluia.
OFFLINE
12/07/2019 08:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



...chi cerca trova

Impegniamoci nel riordinare i nostri pensieri su ciò che bisogna fare. Fermiamoci un attimo per evitare di sbagliare e poi pentirsi. È necessario non essere frettolosi e avere la pazienza di saper aspettare il momento giusto. Per ottenere ciò che è necessario bisogna comunque essere fiduciosi del fatto che tutto è possibile a Dio e, come si dice: “la pazienza non è mai troppa!”
Scaldiamo il nostro entusiasmo e non lasciamoci travolgere dalla disperazione. Chi non ha fede è bene che la cerchi, come quando si cerca l'acqua per dissetarsi! Perciò non infastidiamo la pazienza e regaliamoci un poco di relax per riflettere e prendere la giusta decisione.
Buona giornata a tutti, vacanzieri di Dio! Vi benedico, diacono don Emilio Cioffi, “il pensatore” di Dio. Amen.
OFFLINE
15/07/2019 08:43
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 10,34-11,1)

La parola di Dio è una spada. Ed è una spada tagliente. Quando accogli la Parola di Dio con sincerità, ti fa vedere anzitutto i tuoi peccati, prima quelli gravi e poi, gradualmente, quelli veniali. Alla visione dei tuoi peccati provi inquietudine. Dentro di te non c’è più pace, che poi pace non era affatto. In superficie il mare può sembrare pulito, ma se vi getti una grossa pietra, tutta l'immondizia viene a galla. La Parola di Dio è come una pietra gettata nella coscienza. Chi accoglie la Parola di Dio ingaggia una guerra dentro di sé. La Parola di Dio viene a separare e a tagliare il male che si annida nell'uomo. Una volta che si mette in pratica la Parola di Dio l'uomo riceve in dono una grande pace interiore.
Niente e nessuno può turbare il suo cuore. Sant'Agostino, chiamato dalla Parola di Dio ad essere puro nel cuore e casto nel corpo, durante la notte si girava e si rigirava sul letto dicendo a se stesso: "Mai più una donna...mai più una donna." C'era una grande lotta e divisione dentro di lui. Con la Grazia dello Spirito Santo disse un convinto sì alla Parola di Dio. E trovò la pace che fin dall'adolescenza cercava nel peccato. Perciò, nel suo libro LE CONFESSIONI c'è scritto: "Signore, il nostro cuore non riposa fino a quando non riposa in te!".
Il cristiano che ha accolto la Parola di Dio radicalmente, è come una spada che taglia nell'ambiente dove vive e opera. La sua presenza è come luce che fa vedere l'immondizia morale che giace nel cuore degli uomini. Dove c'è l'uomo di fede c'è sempre una guerra in atto: tra una moglie veramente cristiana e suo marito che non vuole vivere da cristiano, tra un padre veramente cristiano e il figlio che vuole vivere come figlio del diavolo, tra un fedele che è obbediente alla voce di Dio e il suo parroco che vive in maniera pagana.
Che tipo di pace c'è nella tua casa, nella tua comunità religiosa, nella tua parrocchia? Spero che non sia quella pace costruita sul compromesso che induce gli uomini a dirsi vicendevolmente: “Cerchiamo di vivere in pace tra di noi senza guardare quello che fa l'altro!”. Amen. Alleluia.
OFFLINE
18/07/2019 08:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 11,28-30)

L'estate è tempo di riposo. Per molti è solo tempo di riposo fisico. Non dimenticare che siamo fatti anche di spirito. Per questo motivo c'è bisogno anche di riposo spirituale. Un amico mi ha detto: "Padre Lorenzo, non vedo l'ora di andare a trascorrere una settimana in un convento per trovare un po’ di ristoro sia per il corpo che per lo spirito". Una cosa è certa: se lo spirito non riposa, neppure il corpo riposa. Questo lo dico per esperienza personale.
Cosa affatica lo spirito? È portare la croce quotidiana. Di che cosa è fatta la croce quotidiana? Di delusione, di dolore, di incomprensione, di preoccupazione, di sforzo nell'essere mite e umile, di rinnegamento del proprio io per compiere la volontà di Dio. Si, ci vuole davvero una forza di volontà per non cadere nella tentazione di dire: "Ora basta! Voglio vivere come meglio mi pare!".
Vivere "come meglio mi pare" significa dare sfogo a una vita sensuale, cioè vivere istintivamente. Il vivere istintivamente porta l'uomo a vivere egoisticamente. L'uomo spirituale trova il suo riposo e la sua consolazione nella preghiera e non nel chiasso della piazza o di una spiaggia. La preghiera è la forza e la consolazione del vero cristiano. Nella solitudine e alla presenza del Signore il cristiano viene accarezzato dalla dolce brezza divina che viene dal cielo. Dopo aver camminato e vissuto per quaranta giorni nel deserto, Elia, rafforzato dal pane e dall'acqua che l'angelo gli offre, sale sul monte Oreb dove si ferma in una caverna. Mentre prega e medita la Parola di Dio, il suo volto viene sfiorato da una brezza soave che dà conforto e sollievo sia al suo spirito che al fisico.
“Cosa fai in chiesa davanti al tabernacolo?”, chiedo a Giorgio. Ed egli: "Mi sto riposando." Diceva Agostino d'Ippona dopo una vita tormentata e vissuta nel vizio della lussuria: "Signore, il nostro cuore non riposa fino a quando non riposa in te”.
Chi prega si riposa, ma chi non prega diventa inquieto e nevrotico.
OFFLINE
19/07/2019 08:25
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 12,1-8)

"Padre Lorenzo, sto mettendo in pratica il consiglio della Madonna: digiuno il mercoledì e il venerdì", così mi diceva un uomo qualche tempo fa. Ed io aggiunsi: "Fratello, digiuni anche con il cuore?" Ed egli: "Non capisco cosa tu voglia dirmi..." Risposi: "È cosa buona quel che fai, ma nel tuo cuore c'è rancore verso qualcuno?" "Sì" mi rispose. Ed io: "Allora digiuna per chiedere la grazia di riconciliarti con la persona che ti ha fatto del male, perché il Signore vuole che tu abbia misericordia verso chi ti ha offeso. Il digiuno senza misericordia non ha nessun valore".
Un altro giorno una donna che frequenta la Chiesa quasi ogni giorno mi disse: "Padre Lorenzo, anche se la Chiesa permette che si possa mangiare la carne nel giorno di venerdì, io, per fare un sacrificio, non mangio carne il venerdì". "Dimmi, cara amica: so che tu sei una donna benestante, il tuo cuore si apre per aiutare una famiglia povera?”, le chiesi. Mi rispose subito dicendo: "Per essere sincera non aiuto nessuno". Con tono fermo le dissi: “Il digiuno che fai non ti porterà in Paradiso”.
Il digiuno senza misericordia non ci santifica. La misericordia senza il digiuno invece ci santifica. Vuoi essere santo? Perdona chi ti ha calunniato. Non giudicare nessuno. Non disprezzare il peccatore. Evangelizza la persona che vuole conoscere Gesù Cristo. Aiuta a rialzare chi è caduto in tentazione. Non condannare nessuno. Dai da mangiare a chi ha fame. Dai conforto a chi è scoraggiato.
Papa Francesco esorta i cristiani di oggi ad essere misericordiosi. Purtroppo ci sono molti cattolici che interpretano male quello che insegna Francesco. Secondo loro, il Papa dice che Dio non condanna nessuno all'inferno perché Egli è misericordia infinita. Fosse il cielo! Purtroppo Gesù dice che sono molti quelli che vanno all'inferno. Chi non si converte all'amore di Dio e del prossimo è destinato ad andare all'inferno. L'inferno esiste e non è una invenzione dei preti. Se l'inferno non esistesse, l'incarnazione, la morte e la risurrezione di Cristo sarebbe una fiaba. E se Cristo fosse una fiaba per bambini, saremmo veramente stolti nello sforzarci di essere misericordiosi.
Qualche lettore de IL GRANELLINO mi accusa di essere ancora chiuso in schemi di sapore medioevale. Io credo che Gesù verrà a giudicare i vivi e i morti. Per questo mi sforzo di essere morto al peccato e vivente in Cristo. Amen. Alleluia.
OFFLINE
21/07/2019 08:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



Cose migliori

Cosa conserviamo nelle nostre abitazioni, sicuramente tutta la nostra vita, ma soprattutto conserviamo nel cuore le cose che hanno fatto di noi una storia, una vita. Conservare i ricordi è bello perché ci aiutano a tenere viva la nostra storia, il nostro passato. I ricordi belli si percepiscono dal nostro comportamento, perché sono quelli che non sviluppano in noi odio o rancore ma danno vita e colori, si, sono proprio quelli che ci lasciano vivi, sviluppando in noi amore puro, dando vita alla tenerezza per lasciarci col cuore pieno d'amore. Per questo è inutile accumulare tesori, per questo è inutile accumulare potere. Ed è bello che nei nostri ricordi ci siano anche delle belle carità. Non dimentichiamo mai di essere: caritatevoli con i bisognosi e duri con le ingiustizie, per far realizzare ciò che non si realizzerebbe senza il nostro sostegno; il Signore ha sempre pronto a restituirci il doppio di quello che facciamo o che diamo.
Buona giornata a tutti amici, che Dio possa darci gioia e serenità! Vi benedico, diacono don Emilio Cioffi, “il tuttofare”, di Dio. Amen.
OFFLINE
22/07/2019 07:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Gv 20,1-2.11-18)

Chi ama non può stare senza l'amato. La sofferenza più grande per chi ama è non vedere e abbracciare l'amato. Esorto i miei lettori a leggere e meditare IL CANTICO DEI CANTACI,uno dei libri più belli e significativi della Bibbia, ma anche il libro più sconosciuto dai cattolici.
In questo libro, che a me era proibito leggere quando ero adolescente per le sue forti espressioni di amore, si vede il desiderio struggente della sposa nel cercare lo sposo che si era nascosto dalla sua vista. La sposa non trova pace fino a quando non lo trova per abbracciarlo e unirsi a lui.
Chi è lo sposo della nostra anima? È Gesù Cristo, il più bello tra i figli di Adamo. Il fine della nostra vita cristiana è realizzare l'unione divina (il matrimonio) con Cristo. Si raggiunge l'unione divina quando, come San Paolo, si può dire: "Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me".
Ci sono giorni e settimane(a volte anche anni) in cui Gesù Cristo si nasconde dalla nostra vista per metterci alla prova. Egli vuole assicurarsi che lo cerchiamo non per quello che ci dà, ma perché è il Signore. Il non vedere e gustare più la presenza del Signore è terribile, come dicono i mistici. La prova, nel linguaggio mistico, è chiamata la notte dello spirito. Il cammino di fede è fatto di molteplici notti dello spirito. Più si ama il Signore, più fitta è la notte dello spirito che è sempre un tempo di purificazione interiore. Più si supera la prova, più forte è l'esperienza dell'abbraccio di Dio.
Maria Maddalena ama pazzamente Gesù. Ella era una donna tormentata da molti vizii. L'incontro con Gesù l’ha liberata dai suoi tormenti e schiavitù interiori. Ha visto che Gesù l'ha guardata e accolta come nessun uomo al mondo. Gesù le ha donato la vera dignità di donna. Per questo motivo ella piange per Gesù che non vede più. Ma Gesù non la lascia nel suo sconforto e dolore. Le appare da Risorto. E c'è grande gioia nel cuore di Maria Maddalena. Beati quelli che cercano Gesù seriamente perché non saranno delusi.
Sii fedele nella prova e vedrai la gloria del Signore, sempre più e sempre meglio. Amen. Alleluia.
OFFLINE
23/07/2019 08:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Autore: Apolonio Carvalho Nascimento
VIVERE IL PRESENTE CON SOLLECITUDINE
L'amore che dedico ad ogni prossimo deve essere al 100%, cioè, devo dare attenzione esclusiva a chi è accanto a me nell'attimo presente. La strategia per non misurare l'amore in più o in meno è riconoscere la presenza di Gesù in ogni prossimo, avendo un amore esclusivo per Lui. Con questo proposito nel cuore vivo "l'arte di amare": Amare tutti, Riconoscere la presenza di Gesù in ciascuno, Farsi uno, Amare per primi, Vivere l'amore reciproco, Amare i nemici. Abbiamo solo il momento presente a nostra disposizione. Il passato è una porta che è già stata chiusa ed il futuro è una porta che non è ancora stata aperta. Vivere l'arte d'amare è vivere il presente con prontezza, con sollecitudine, con la cura e l'attenzione di riconoscere la presenza di Gesù in ogni prossimo.
OFFLINE
24/07/2019 06:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



Tutto in tutti.

Gustiamoci un po' di silenzio, un po' di calma ...sprazzi di pace interiore. Cerchiamo intensamente la nostra libertà spirituale, è importante farlo per non cadere nella depressione. A volte è necessario restare da soli per riordinare le idee, per cercare di capire quale sia la scelta migliore per noi, o per fare belle riflessioni o per ascoltare una bella canzone... Purtroppo a volte riesce difficilissimo trovare un momento per stare da soli e tranquillizzarsi, in modo che anche l'anima possa ristorarsi. Non dobbiamo cedere ad alcun tipo di crisi perché presi dai tanti problemi che ci distolgono e ci soffocano. Lasciamo tutto, abbandoniamo ogni preoccupazione, e che sia la mano del Signore ad alleggerire la pesantezza dei problemi stessi! È normale, un po' di paura affiancata alla stanchezza rientra sempre nella normalità, tutti l'abbiamo, ma noi dobbiamo avere sempre fiducia, evitando di buttare il nostro tempo in sterili chiacchiericci! Non fermiamoci di fronte agli ostacoli, Ma con uno slancio di serenità e con la mano di Dio cerchiamo sempre di superarli!
Buongiorno a tutti, sicuramente passerà...
Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “Il pensatore che ama fortemente Dio”, di Dio. Amen
OFFLINE
25/07/2019 08:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IL GRANELLINO
(Mt 20,20-28)

Ci sono alcuni che cercano i poteri di questo mondo per emergere, comandare e farsi servire. Quali sono questi poteri? Sono tre: potere economico, intellettuale e politico. Per raggiungere uno di questi tre poteri l'uomo è disposto a rinnegare Dio e gli affetti più cari. Il potere più forte che schiavizza l'uomo è quello economico. Stoltamente l'uomo è convinto che con il danaro può comprare tutto e tutti. Avendo un bel conto in banca, l'uomo crede di non aver bisogno di nessuno e pensa che siano gli altri ad aver bisogno di lui. Quando si cade nella tentazione di diventare ricco a tutti i costi, per esempio si può diventare medico non per aiutare il prossimo e per guadagnarsi il pane quotidiano ma per diventare ricco. Si dice che non è l'amore a far girare il mondo, ma il danaro.
La più grande seduzione nella vita dell'uomo è il danaro. Molti anni fa una donna mi diceva: "All'inizio mi sono prostituita per comprare il pane ai miei figli perché mio marito mi aveva lasciata. Ma poi ho continuato a prostituirmi per fare soldi".
Ci sono alcuni del clero che cercano il potere religioso per il gusto di comandare e quindi per essere serviti. Nella Chiesa si segue il Signore non per essere popolari e famosi ma per essere al servizio del Vangelo e dei poveri. Il clero che si è messo al servizio di Gesù Cristo e dei poveri non è stato mai dimenticato dal popolo. Invece quelli del clero che si sono serviti del Vangelo per avere un dominio sugli altri, nessun più li ricorda: sono stati cancellati dalla storia.
Il calice che noi cristiani dobbiamo bere è il servizio gratuito da rendere al Vangelo e ai poveri. Se beviamo quotidianamente il calice del servizio, il Signore ci colmerà di carismi soprannaturali. Quello che è del Signore è anche nostro.
Bisogna dire, purtroppo, che ci sono alcuni del clero che cadono nella tentazione di accumulare danaro per sentirsi forti e importanti. Sono ingannati dal diavolo. Per loro bisogna pregare molto perché si mettano al servizio di Cristo e non dello sterco di Satana. Amen. Alleluia.
OFFLINE
29/07/2019 06:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota



Solo scuse...

L'ignorante che vuole apprendere sa ascoltare senza contestare ciò che ascolta. Anche Gesù iniziò la sua Chiesa chiamando delle persone semplici che non sapevano né leggere né scrivere, ma sapevano ascoltare e ben raccontare cosa avevano visto e udito nel periodo vissuto con Gesù. Dunque testimoni della fede non più ignoranti, ma protagonisti di eventi straordinari ai quali hanno assistito senza tralasciare nulla, affinché tutta l'umanità potesse assaporarli e credere in essi. Ecco che la verità si fa sapienza in persone che non conoscevano scritture. Amici, saper ascoltare ci porta anche ad un cambiamento dentro e ciò che si ascolta si diventa. Tuttavia c’è sempre Il pregiudizio che ostacola l'intelligenza: questo non deve esistere perché ci porta all'ignoranza pura perché poco si è ascoltato. È come se si giudicasse un giornale solo dal titolo di un articolo, senza leggere alcun contenuto e traendo così conclusioni sbagliate. Chi vuole iniziare bene a leggere e a scrivere la propria vita deve molto ascoltare e solo cosi sarà possibile non essere ignorante e dire la santa verità. Ogni età è buona per imparare se si vuole. Buon giorno a tutti voi intelligenti. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, “l'ignorante”, di Dio. Amen.
OFFLINE
02/08/2019 07:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Pensiero del mattino primo agosto 2019

Mai negarlo.

Salutiamo sempre, amici, salutiamo tutti! Come sappiamo il saluto non si nega mai a nessuno. Il saluto fatto col cuore, poi, porta buon umore e rende la giornata meno pesante, perché il vero saluto porta salute a chi si porge. Negarlo è distruttivo. Amiamo di più e salutiamo tutti, senza limiti. Purtroppo per alcuni salutare diventa una sofferenza o un disturbo al loro modo di fare. Amici, non meravigliamoci se queste persone vivono anche dentro le nostre case, come figli che non salutano i propri genitori ...ce ne sono moltissimi; come genitori che non salutano i propri figli...
Sono tanti i casi di persone che non amano salutare che non amano dare gioia al prossimo. Anche l'Angelo quando si avvicinò alla Vergine Maria per prima cosa la salutò! Impegniamoci nel salutare tutti per non essere annoverati nel girone degli orgogliosi. Ora se è da molto che non salutiamo qualcuno e ne abbiamo l'occasione questa mattina, facciamolo senza pensarci due volte!
Buona giornata a tutti amici che sapete essere salute per chi vi incontra! Vi benedico, diacono don Emilio cioffi, “il buongiorno a tutti”, di Dio. Amen
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
TUTTO QUELLO CHE E' VERO, NOBILE, GIUSTO, PURO, AMABILE, ONORATO, VIRTUOSO E LODEVOLE, SIA OGGETTO DEI VOSTRI PENSIERI. (Fil.4,8) ------------------------------------------
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:29. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com