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RIFLESSIONI IN PILLOLE

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2022 15:20
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04/05/2019 08:03
 
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IL GRANELLINO
(Gv 6,16-21)

"Padre, ho una grande fede, però ho anche una grande paura", mi viene detto spesso. Bene, l'una esclude l'altra. Non si può avere una grande fede e, nello stesso tempo, una grande paura. Fede e paura non sono sorelle. La fede è generata da Dio e la paura dal diavolo. Gli atei non sono sopraffatti dalla paura fino a quando possono risolvere i problemi con la loro intelligenza, con la loro forza umana o con il danaro che hanno. Se poi la vita li mette davanti a tempeste che non possono calmare con mezzi umani, allora cominciano a pensare a Dio e se persistono nell'ateismo ingoiano psicofarmaci per addormentarsi e non guardare in faccia ai problemi in cui sono coinvolti.
L'orfano ha paura di tutto e di tutti perché gli manca la sicurezza della protezione paterna. Il bambino invece che ha il padre accanto si sente forte, sicuro ed è capace di attraversare la valle oscure della esistenza umana perché il padre cammina con lui.
L'uomo senza fede è come un orfano. Non sentendosi protetto da una forza superiore, è sopraffatto da mille paure che gli tarpano le ali e lo fanno strisciare nella polvere come un serpente. La paura non solo paralizza il fisico dell'uomo, ma anche lo spirito. Lo rende immobile. L'uomo posseduto mortalmente dalla paura è come un uomo che, mentre cammina, si trova dinanzi a un cobra: non riesce ad andare avanti o indietro, a destra o sinistra. Si ferma tutto tremante e suda sangue.
Qual è oggi la paura che sta paralizzando la tua vita? La paura di avere un figlio perché possa nascere menomato? La paura di invecchiare? La paura di avere un cancro? La paura di perdere il posto di lavoro? La paura di stare in mezzo alla folla? La paura di prendere l'aereo? La paura di parlare in pubblico? La paura dei tuoni e lampi? La paura di essere tradito dal proprio coniuge? Qualunque sia la tua paura, essa è sempre generata dalla mancanza di fede. Non credi realmente che c'è un Padre celeste che vive in te, cammina con te e provvederà per te.
Uomo di poca fede, perché hai paura? L'unica tua paura dev'essere quella di separarti dall'amore di Dio. Non avere paura del diavolo, ma abbi il timore di Dio. ALLELUIA. ALLELUIA.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

P.S. HAI FEDE?, DOVE SEI, lL GRANELLINO e L'AMORE GUARISCE sono libri di P. Lorenzo. Sono libri che ti aiutano a comprendere e a vivere la fede cristiana. realmente. Per richiederli, telefonare ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.
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07/05/2019 09:10
 
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IL GRANELLINO
(Gv 6,30-35)

"Dacci sempre questo pane", chiede la folla a Gesù. Gesù parla del pane celeste e la folla capisce che Egli ha il potere di dare il pane terreno. È sempre così: l'uomo terreno non capisce il linguaggio celeste. L'uomo terreno capisce sempre fischio per fiasco. Al termine della sua vita Gesù si rende conto che, dopo tre anni di predicazione, i discepoli non avevano proprio capito il significato interiore della Parola di Dio.
Ma Gesù, un pò deluso, dice loro: "Quando lo Spirito Santo scenderà su di voi, voi comprenderete tutto quello che vi ho insegnato". Ed è quello che si verificò nel giorno di Pentecoste. Ecco perché i discepoli, subito dopo aver ricevuto lo Spirito, ricolmi di Verità, iniziano subito ad annunciare il Vangelo con sapienza divina.
Com'è vero che senza lo Spirito Santo il Vangelo diventa incomprensibile e impossibile da metterlo in pratica. Per questo motivo, negli ultimi tre anni, prima di iniziare a catechizzare e a parlare delle realtà del cielo invoco, insieme a chi mi ascolta, lo Spirito Santo.
L'altra sera, in una Chiesa di Vittorio Veneto, mentre, durante l'omelia spiegavo come il comunismo ha causato non solo povertà materiale ma anche morale, alcuni membri dell'assemblea sono usciti fuori indignati pensando che io sparlassi dei comunisti. Non avevano capito che io intendevo spiegare che la dottrina di Marx insegna che bisogna costruire un mondo migliore ma scartando Dio dal cuore dell'uomo.
Dice Gesù: "Cercate prima il regno di Dio e il resto vi sarà dato in sovrappiù". Ma l'uomo cerca prima di tutto il pane quotidiano.
Cos'è il pane spirituale a cui Gesù si riferisce? È il pane dell'amore che non viene dalla terra, ma dal cielo. Senza lo Spirito Santo, non c'è vera amicizia, non c'è matrimonio, non c'è unità nella famiglia, non c'è pace tra gli uomini, non c'è santità nelle comunità religiose e parrocchiali.
Lo Spirito Santo è un dono che il Padre celeste fa a chi crede in Gesù Cristo e obbedisce alla sua Parola. ALLELUIA. ALLELUIA.
(P. Lorenzo.
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07/05/2019 09:10
 
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IL GRANELLINO
(Gv 6,30-35)

"Dacci sempre questo pane", chiede la folla a Gesù. Gesù parla del pane celeste e la folla capisce che Egli ha il potere di dare il pane terreno. È sempre così: l'uomo terreno non capisce il linguaggio celeste. L'uomo terreno capisce sempre fischio per fiasco. Al termine della sua vita Gesù si rende conto che, dopo tre anni di predicazione, i discepoli non avevano proprio capito il significato interiore della Parola di Dio.
Ma Gesù, un pò deluso, dice loro: "Quando lo Spirito Santo scenderà su di voi, voi comprenderete tutto quello che vi ho insegnato". Ed è quello che si verificò nel giorno di Pentecoste. Ecco perché i discepoli, subito dopo aver ricevuto lo Spirito, ricolmi di Verità, iniziano subito ad annunciare il Vangelo con sapienza divina.
Com'è vero che senza lo Spirito Santo il Vangelo diventa incomprensibile e impossibile da metterlo in pratica. Per questo motivo, negli ultimi tre anni, prima di iniziare a catechizzare e a parlare delle realtà del cielo invoco, insieme a chi mi ascolta, lo Spirito Santo.
L'altra sera, in una Chiesa di Vittorio Veneto, mentre, durante l'omelia spiegavo come il comunismo ha causato non solo povertà materiale ma anche morale, alcuni membri dell'assemblea sono usciti fuori indignati pensando che io sparlassi dei comunisti. Non avevano capito che io intendevo spiegare che la dottrina di Marx insegna che bisogna costruire un mondo migliore ma scartando Dio dal cuore dell'uomo.
Dice Gesù: "Cercate prima il regno di Dio e il resto vi sarà dato in sovrappiù". Ma l'uomo cerca prima di tutto il pane quotidiano.
Cos'è il pane spirituale a cui Gesù si riferisce? È il pane dell'amore che non viene dalla terra, ma dal cielo. Senza lo Spirito Santo, non c'è vera amicizia, non c'è matrimonio, non c'è unità nella famiglia, non c'è pace tra gli uomini, non c'è santità nelle comunità religiose e parrocchiali.
Lo Spirito Santo è un dono che il Padre celeste fa a chi crede in Gesù Cristo e obbedisce alla sua Parola. ALLELUIA. ALLELUIA.
(P. Lorenzo.
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10/05/2019 07:50
 
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IL GRANELLINO
(Gv 6,52-59)

"Così colui che mangia il mio Corpo e beve il mio Sangue vivrà per me", dice Gesù ai suoi discepoli di ieri e di oggi. In queste parole si trova il significato biblico e teologico dell'Eucaristia che celebriamo e riceviamo ogni domenica o ogni giorno.
Se dopo la celebrazione eucaristica mi mettessi all'uscita della Chiesa rivolgendo ai singoli fedeli la seguente domanda: "Tu... per chi vivi o per che cosa vivi?”, chissà se tutti mi risponderebbero così: “Io vivo per Gesù".
Sono certo che la maggioranza dei fedeli mi darebbero risposte simili a queste: "Vivo per i miei figli... Vivo per la mia professione... Vivo per sposarmi e avere una famiglia... Vivo per affermarmi nella società... Vivo per il calcio". E così via. Se la stessa domanda fosse rivolta al prete, chissà cosa risponderebbe! Forse direbbe: "Vivo per la parrocchià!".
Che significa vivere per una persona o per uno scopo terreno? Significa dare la mente, il cuore e le energie che si hanno alla persona che si ama o per la meta prefissata da raggiungere a tutti i costi. È bello e lodevole donarsi agli altri con amore ed è anche bello sforzarsi seriamente per raggiungere uno scopo. Il Signore non vuole che viviamo egoisticamente o pigramente.
Che significa vivere per Gesù? Significa che il fine della nostra vita è far conoscere la salvezza e l'amore di Gesù Cristo che è la piena rivelazione della misericordia del Padre celeste. Vorrei parafrasare le parole: "Se tu dessi tutti i tuoi averi ai poveri per essere ammirato dagli uomini e non per amore del Signore, nulla ti giova per l'eternità”. Se tu insegnassi le scienze umane solo per lo stipendio, nulla ti giova per l'eternità. Se io affrontassi viaggi, disagi e delusioni per la predicazione senza far crescere l'amore del Signore in quelli che mi ascoltano ma solo per far crescere il mio io, nulla mi giova per l'eternità.
Vivere per Gesù significa che in tutto quello che dici e fai devi manifestare il cuore e il volto di Gesù.
Cos'è stata l'Eucarestia per te fino ad oggi? ALLELUIA. ALLELUIA.
.
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13/05/2019 09:25
 
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IL GRANELLINO
(Gv 6,60-69)

"Questa parola è dura", esclamarono gli ascoltatori dopo che Gesù terminò il suo insegnamento nella sinagoga. Anche oggi, nelle nostre comunità parrocchiali, si dice la stessa cosa. La parola di Dio dice: "Ama il tuo nemico", e molti dell'assemblea dicono: "Questa parola è dura”. La parola di Dio dice: "Aprite il cuore ai poveri e non siate avari" e molti dell'assemblea dicono: "Questa parola è dura". La parola di Dio dice: "I rapporti prematrimoniali sono immorali" e molti dell'assemblea dicono: "Questa parola è dura".
La parola di Dio dice: "Il divorzio è contro la legge di Dio" e molti dell'assemblea esclamano: "Questa parola è dura!". La parola di Dio dice: "Il matrimonio gay è un abominio!" e molti dell'assemblea dicono: "Questa parola è dura !".
La parola di Dio dice: "Perdona chi ti ha fatto del male" e molti dell'assemblea esclamano: "Questa parola è dura!".
La cosa peggiore è che la parlola di Dio non viene accolta proprio da quelli che si professano cristiani. Questi cristiani applaudono quei sacerdoti che insegnano dottrine che sono diametralmente opposte alla mentalità di Gesù. Le chiese dove operano e predicano questi sacerdoti sono sempre piene.
Gesù non ha detto che la strada del Vangelo è spaziosa, ma, sin dall'inizio, ha detto ai suoi discepoli che la strada è angusta. Il cammino evangelico è faticoso, ma chi lo fa raggiunge la beatitudine che Gesù ha promesso a coloro che gli obbediscono.
Quando il predicatore parla della misericordia di Dio l'assemblea lo applaude. Se però dice che l'attacamento al danaro è diabolico il volto dell'assemblea diventa triste. Se poi dice che bisogna perdonare chi ti ha offeso , molti dell'assemblea diranno al predicatore: "Hai fatto una brutta predica!”.
Questo lo dico per esperienza. Molti divulgatori del GRANELLINO mi dicono che alcuni sacerdoti rifiutano di leggere o meditare IL GRANELLINO perché il linguaggio è duro ed io appartengo al Medioevo. Mi accontento di avere solo 16 lettori come quando iniziai ad inviarlo nel 16 Maggio 2015. ALLELUIA. ALLELUIA .
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14/05/2019 11:54
 
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Non tocchiamoli.

Essere ingenui non è da considerarsi un difetto, perché chi è ingenuo non ha malizia. L’ingenuo sa apprezzare tutto ciò che gli viene detto, non trovando nessun ostacolo per non credere ciò che ascolta. L'ingenuo sa sorridere, sa essere sorprendente e anche sicuro di sé, simpatico e si adatta a tutti i tipi di ambiente; perché non ha pregiudizi con nessuno. Chi fa del male alla persona ingenua non troverà mai la pace desiderata! Non confondiamo l'ingenuità con l'essere sprovveduti. Dio si manifesta alle persone ingenue e non ai corrotti e ai corruttori; vivere nell' ingenuità non danneggia nessuno se non ai maliziosi...
Perciò, amici, prima di usare malizia nei confronti dell' ingenuo pensiamoci bene! Dio ama le persone umili, le persone che non hanno malizia nel cuore! Tu come sei?
.
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14/05/2019 11:54
 
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Non tocchiamoli.

Essere ingenui non è da considerarsi un difetto, perché chi è ingenuo non ha malizia. L’ingenuo sa apprezzare tutto ciò che gli viene detto, non trovando nessun ostacolo per non credere ciò che ascolta. L'ingenuo sa sorridere, sa essere sorprendente e anche sicuro di sé, simpatico e si adatta a tutti i tipi di ambiente; perché non ha pregiudizi con nessuno. Chi fa del male alla persona ingenua non troverà mai la pace desiderata! Non confondiamo l'ingenuità con l'essere sprovveduti. Dio si manifesta alle persone ingenue e non ai corrotti e ai corruttori; vivere nell' ingenuità non danneggia nessuno se non ai maliziosi...
Perciò, amici, prima di usare malizia nei confronti dell' ingenuo pensiamoci bene! Dio ama le persone umili, le persone che non hanno malizia nel cuore! Tu come sei?
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16/05/2019 09:35
 
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IL GRANELLINO
(Gv 12,44-50)

Le parole che Gesù dice sono parole del Padre suo e le dice così come le ha ricevute, senza nulla aggiungere o cambiare. Gesù è fedele alla volontà del Padre celeste. La Parola che esce dal cuore e dalla bocca di Gesù è piena di grazia e di misericordia. Per questo motivo chi lo ascoltava diceva: "Nessuno mai ha parlato come Lui!". La Parola di Gesù era vera, semplice e potente. All'ascolto della sua Parola non si poteva rimanere indifferenti o addormentarsi.
Il sacerdote, ministro della Parola di Dio, ha la missione d'insegnare come Gesù. Egli, nel fare una catechesi o una omelia, deve dire: "Cari fratelli, quello che io vi dico è Parola di Gesù e non mia”.
Se comunica la Parola di Gesù, dalla bocca del sacerdote deve uscire una parola tagliente, viva ed efficace. Se la sua parola non è tagliente, viva ed efficace, non è allora Parola di Dio, ma parola di uomo.
La Parola di Dio non ha bisogno di opinionisti. San Francesco diceva ai suoi frati: "Predicate e praticate il Vangelo sine glossa". Purtroppo, nella Chiesa di oggi ci sono predicatori e conferenzieri della Parola di Dio che sono come gli opinionisti del calcio che vediamo in televisione. Ognuno esprime la propria opinione dicendo: Secondo me...
Se la Parola di Dio dice: Perdona sempre, il cristiano non può dire: "Secondo me, Gesù non ha voluto dire che dobbiamo perdonare sempre. Ci sono offese che non devono essere perdonate".
Un membro di una parrocchia una volta mi disse: "Il mio parroco ha detto che ci sono casi in cui non è peccato abortire". Voglio solo pensare che questo uomo abbia ascoltato male. Chi manipola la Parola di Dio è un falso profeta che cerca di guadagnarsi l'applauso dell'assemblea che vuole ascoltare un Vangelo secondo gusti umani. La Parola di Dio non è una moda.
Gesù è lo stesso ieri, oggi e sempre. Guai a quei ministri del Vangelo che mettono confusione nella mente dei semplici! ALLELUIA. ALLELUIA.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
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17/05/2019 10:13
 
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Certo che esistono..

A volte ci si chiede se esistono i miracoli, la risposta è semplice: Certo che esistono, siamone certi! Cerchiamo nella preghiera le risposte di cui abbiamo bisogno, pregare è importantissimo. Quando si prega con il cuore Dio si avvicina a noi. Un’Ave Maria recitata con fede profonda scaccia via il male dal mondo. Non lamentiamoci se a volte la preghiera appare sterile: dipende tutto da noi, e se riuniamo la famiglia per pregare per un problema grave, non facciamo nient'altro che mettere in pratica ciò che Gesù ha detto, e cioè che lui è in mezzo a noi quando due o più persone si riuniscono per pregare con devozione. Ecco la risposta ai nostri dubbi: la preghiera rimane la medicina, il balsamo per eccellenza che lenisce e guarisce i mali di tutta l'umanità. Buongiorno amici e buona preghiera col cuore. Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, il “so solo pregare”, di Dio. Amen
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18/05/2019 08:19
 
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IL GRANELLINO
(Gv 14,7-14)

Leggendo la vita dei santi, non mi meraviglio affatto che avevano il potere di compiere miracoli e prodigi. Il loro potere soprannaturale scaturiva dalla grande fede che avevano nel Risorto. In loro si è compiuta la Parola di Gesù: "Chi crede in me farà grandi opere, anzi farà opere più grandi di quelle che io ho fatto". Hai mai letto la vita di Padre Pio? Padre Pio è un santo dei nostri giorni. Tutti i miracoli e prodigi che ha compiuto mentre era in mezzo a noi sono tutti documentabili. Quindi non sono invenzioni dei suoi agiografi. Due cose mi colpiscono nella vita di questo santo Frate: il carisma di scrutare il cuore umano e il carisma della bilocazione.
Il Frate era una sola cosa con Gesù. Egli poteva veramente dire: "Gesù e io siamo una sola cosa; perciò, qualunque cosa chiedo al Padre celeste Egli gliela concede". Che lo Spirito Santo susciti nella Chiesa un diluvio di santi e di opere sante! Più santi ci sono nella Chiesa, più la SS. Trinità viene glorificata. Che in ogni villaggio, paese e città ci sia un grande santo! Che in ogni monastero, convento e casa religiosa ci sia un grande santo!
Che tra i lettori de IL GRANELLINO ci sia una moltitudine di grandi santi con il carisma della profezia!
Qualcuno dei lettori mi chiederà: "Qual è il carisma che devo chiedere al Signore?". È il carisma della carità. Chiedi anzitutto al Padre celeste lo Spirito Santo nel nome di Gesù. Lo Spirito Santo ti darà il potere soprannaturale di compiere un grande miracolo. E il grande miracolo consiste nell'amare il tuo nemico. Gesù non ci ha invitato o esortato ad amare il nostro nemico, ma ci ha comandato di amarlo.
Ha detto Gesù: "Questo è il mio comandamento: Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato. voi". Chi compie questo comandamento è un grande santo. ALLELUIA. ALLELUIA.
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19/05/2019 09:28
 
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Battiti naturali...

Lasciamo che il nostro cuore venga gestito dal bene, lasciamolo libero di amare senza limiti. Il nostro cuore si rigenera solo se sappiamo amare in modo equilibrato. Infatti spesso bisogna difendersi dalle stranezze dell'uomo privo di affetto che cerca di schiacciare chi vuole solo amare. Anche Il cattivo ha un cuore, ma lo usa solo per un fatto fisico, quale muscolo cardiaco. Nei cuori belli, umili e onesti, Dio ci adagia il figlio per consolare, amare e perdonare. Tutti possiamo avere la possibilità di dare ospitalità alla Santissima Trinità. Buona giornata amici, tutto è possibile a chi rispetta la legge di Dio. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, il “so solo pregare” di Dio. Amen.
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20/05/2019 07:50
 
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ESSERE VICINI A CHI È NELLA SOLITUDINE
Non sempre soffrire la solitudine significa stare veramente soli. A volte ci sono persone che, pur convivendo con altre persone, si sentono sole. Dobbiamo stare con queste persone nelle loro angosce, conoscere i loro sogni e desideri, far sentire loro che esistono per noi e che siamo presenti nella loro vita. E ciò può essere fatto anche a distanza. Raggiungere il loro silenzio con il nostro silenzio, toccare il loro cuore con il nostro cuore e non tanto con le parole. Vivere la loro vita, "farsi uno" nella gioia e nel dolore. Non aspettare che l'altra persona si faccia presente, ma prendere noi l'iniziativa. Quando l'amore si fa presente, la solitudine non c'è.
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20/05/2019 07:51
 
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ESSERE VICINI A CHI È NELLA SOLITUDINE
Non sempre soffrire la solitudine significa stare veramente soli. A volte ci sono persone che, pur convivendo con altre persone, si sentono sole. Dobbiamo stare con queste persone nelle loro angosce, conoscere i loro sogni e desideri, far sentire loro che esistono per noi e che siamo presenti nella loro vita. E ciò può essere fatto anche a distanza. Raggiungere il loro silenzio con il nostro silenzio, toccare il loro cuore con il nostro cuore e non tanto con le parole. Vivere la loro vita, "farsi uno" nella gioia e nel dolore. Non aspettare che l'altra persona si faccia presente, ma prendere noi l'iniziativa. Quando l'amore si fa presente, la solitudine non c'è.
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24/05/2019 08:45
 
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IL GRANELLINO
(Gv 14,21-26)

Ci stiamo avvicinando verso la Pentecoste. Questo tempo di Pasqua dev'essere vissuto in preparazione alla domenica di Pentecoste perché lo Spirito Santo venga a farci comprendere, sempre più e meglio, gli insegnamenti di Gesù. Senza la grazia dello Spirito Santo il Vangelo è come parola umana che non ha il potere di donarci la vita di Dio. Si può ammirare una noce esteriormente, ma se non si rompe il guscio non si può vedere il frutto. Se poi non si mangia il frutto non lo si può gustare. La missione dello Spirito Santo è di farci vedere l'interiorità del Vangelo perché, vedendo la sua bellezza, produca in noi il desiderio e la volontà di metterla in pratica. Quando la si mette in pratica, si riceve la linfa dell'amore di Dio Trinità.
Un'altra missione dello Spirito Santo è di ricordarci gli insegnamenti di Gesù per vivere le situazioni della vita come le ha vissute Gesù. Per esempio, se qualcuno ti maledice, immediatamente lo Spirito mette nel tuo cuore e nella tua mente le parole di Gesù: "Benedite coloro che vi maledicono".
Ancora un esempio. Se qualcuno ti maltratta e ti perseguita, lo Spirito Santo non esita a dirti: "Prega per chi ti fa soffrire". La nostra memoria è debole e, per questo motivo, lo Spirito Santo subito ci viene a ricordare quello che Gesù ha detto per comportarci come figli di Dio.
Nel deserto Gesù rispondeva al diavolo con le parole della S. Scrittura. Quando si obbedisce agli insegnamenti di Gesù, significa che lo amiamo. Quando si ama Gesù, lo Spirito Santo scende su di noi abbondantemente.
Con lo Spirito Santo che dimora dentro di noi, il cuore nostro è sempre pronto a essere paziente, a non essere invidioso, avaro, a non tenere conto del male ricevuto e a non essere aggressivi e prepotenti. Dove non c'è amore no c'è Dio. L'amore cristiano è assente dove non si adora il vero Dio.
Purtroppo devo dire con tutta sincerità del cuore che in molte famiglie, parrocchie e conventi Dio non è un ospite gradito. Invochiamo lo Spirito Santo perché converta i nostri cuori per farli diventare dimora della SS. TRINITÀ. VIENI, SANTO SPIRITO, FUOCO DI VERITÀ! VIENI, SANTO SPIRITO, FUOCO DI CARITÀ! ALLELUIA. ALLELUIA.
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26/05/2019 09:18
 
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ESSERE DONO DI SÉ PER GLI ALTRI
Posso essere un dono per gli altri in ogni momento. Posso essere un dono quando lavoro. Tanto per ogni persona che ne trarrà beneficio, quanto per ogni collega con cui collaboro. Posso essere un dono quando sono a casa, attraverso gli atti d'amore e generosità che posso fare a tutti. Posso essere un dono quando sono solo, perché posso pregare per tutti coloro che hanno bisogno di intercessione presso Dio. Posso essere un dono anche quando sono malato, perché accettando e offrendo a Dio la mia sofferenza, Lui la trasforma in grazie spirituali per me e per gli altri. Posso essere un dono quando uso i mezzi di comunicazione, in modo che ogni parola, ogni messaggio faccia del bene alle persone con cui comunico. Posso essere un dono sempre, in tutto, anche con il mio silenzio e con i miei pensieri. La mia intera vita può essere un dono.
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27/05/2019 07:47
 
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DIFFONDIAMO INTORNO A NOI LA CULTURA DELLA PACE
La vera pace nasce dentro di noi nel momento in cui aderiamo all'amore. Amando diffondiamo la pace intorno a noi. La pace è un ponte che unisce i lati opposti, che permette l'incontro, che ha una via a doppio senso nella comprensione reciproca, nell'accettazione e nel rispetto gli uni degli altri. Le persone che vivono in pace sono come gli anelli di una catena che non si rompono a causa delle differenze, ma acquisiscono la consapevolezza che insieme sono più forti e più felici. La diffusione della pace è affidabile quando è fatta da chi testimonia di vivere per unire, di cercare sempre la concordia, di utilizzare la serenità per mediare i conflitti, trasformando la separazione in unione. Diffondere la cultura della pace significa accettare la sfida di Gesù: "La pace sia con voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". (Gv 20,21)
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28/05/2019 08:28
 
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IL GRANELLINO
(Gv 16,5-11)

il cristiano che vive sotto l'azione della Spirito Santo ha compreso (e comprenderà sempre più) tre verità: la gravità del peccato, la chiamata alla santità e il giudizio.
1) Il peccato per l'anima è come il veleno per il corpo. Il peccato genera infermità mentali e psichiche. Il vizio è un modo irrazionale di vivere. Ecco perché l'uomo, ricolmo di Spirito Santo, Spirito di verità, odia non solo il peccato grave, ma anche il peccato veniale deliberato che, gradualmente, può diventare un vizio, causa di caos mentale e psichico.
Ma, a volte, potrebbe essere anche causa di malattie fisiche.
2) Lo Spirito Santo dona la verità che tutti noi, essendo creature di Dio, tre volte santo, siamo chiamati alla santità. La nostra vocazione è diventare immagine viva di Gesù Cristo, cioe dobbiamo diventare amore. Chi ama è santo. Puoi diventare il più grande scienziato del mondo, il più ricco del mondo, il più applaudito del mondo, ma se non diventi immagine viva di Cristo, la tua vita sarà un fallimento. Dice Gesù: "A che serve guadagnare il mondo intero se poi perdi la tua anima?". A che serve diventare onorevole, prete, vescovo o papa se dopo la morte, nel presentarsi davanti al Signore mi e ti si dirà: "Non ti conosco! Via, maledetto, nel fuoco eterno dell'inferno!”. Queste parole di Gesù mi fanno tremare. Meno male che confido nella misericordia infinita del Signore! Altrimenti sarei oppresso da un'angoscia mortale per aver sprecato i talenti che il Signore mi ha affidato chiamandomi alla fede e al sacerdozio.
3) La terza ed eterna verità che lo Spirito Santo dona all'uomo che accoglie il Vangelo è che ogni uomo, dopo la morte, sarà giudicato da Gesù Cristo, il Giudice della storia individuale e universale. La nostra vita non va verso il nulla, ma verso il Signore che ha preparato per ciascuno di noi un premio eterno o un castigo eterno, secondo il bene o il male che abbiamo fatto deliberatamente. Nella Sacra Scrittura c'è tutta la verità su Dio e sull'uomo.
Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica! Vieni, Santo Spirito, fuoco di Verità e di Carità.
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29/05/2019 10:00
 
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IL GRANELLINO
(Gv 15,26-16,4)

I questi giorni si parla spesso dello Spirito Santo. Ti senti abitato dallo Spirito Santo? Ti dico subito quali sono gli effetti dello Spirito Santo nella vita di un Cristiano.
1) Il primo effetto è la consapevolezza che Gesù non è un personaggio del passato,ma che vive ed è il Signore del cielo e della terra. La missione dello Spirito Santo è testimoniare che Cristo è il Risorto, al quale il Padre celeste ha dato ogni potere in cielo e in terra. Se la fede di molti cristiani è tiepida è dovuto alla poca fede in Gesù Risorto.
2) Lo Spirito Santo ci rende testimoni della presenza di Cristo Risorto nel mondo. Che significa essere testimoni del Risorto? Significa che il vero cristiano parla e agisce nel nome del Signore. Se il cristiano perdona lo fa nel nome del Signore. Se il cristiano vince il male con il bene lo fa nel nome del Signore. Se il cristiano apre il cuore ai bisognosi lo fa nel nome del Signore. Se il cristiano guarisce un paralitico, un sordomuto e un cieco lo fa nel nome del Signore. Il cristiano vero sa che senza Gesù non può fare nulla di Santo.
3) Lo Spirito Santo mette nel cuore del cristiano un odio profondo verso tutto ciò che non è gradito al Signore e verso tutto ciò che può offendere il prossimo, anche attraverso piccole mancanze di amore. Lo Spirito Santo mette nella mente del cristiano la verità del peccato che è il male peggiore nella vita dell'uomo. Il peccato per il quale non si chiede perdono può condurre l'uomo all'inferno.
4) Lo Spirito Santo dona al cristiano il carisma della preghiera. Con questo carisma il cristiano non fa le preghiere, ma prega. Ogni evento, piccolo o grande che sia, è una opportunità per adorare, ringraziare, lodare, benedire il Signore. Il giorno diventa così una relazione personale e vivente con il Signore.
5) Lo Spirito Santo dona al Cristiano il carisma della Parola. Sotto l'azione dello Spirito Santo, il Cristiano parla al momento giusto, dice la cosa giusta e con tono giusto. La bocca del Cristiano vero è sempre piena di parole di grazia. ALLELUYA. ALLELUYA. .
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31/05/2019 10:03
 
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IL GRANELLINO
(Gv 16,12-15)

"Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete ancora capaci di portarne il peso", dice Gesù ai suoi discepoli. La mamma non è cosi stolta da dare al suo figlio neonato cibo duro da masticare. Ella sa che suo figlio è capace solo di succhiare latte dal suo seno. Il cammino di fede è graduale. Un pastore o un direttore spirituale dovrebbe avere la sapienza del cuore nel guidare le anime che il Signore gli affida. Il direttore ha un ruolo molto importante nella formazione e crescita spirituale di un'anima.
Per esempio, se un uomo inizia un cammino di fede dicendomi: “Padre, sono un adultero incallito, però ho deciso di dire basta al mio peccato", in questo primo incontro non gli posso dire che, anche guardando una donna con occhio di concupiscenza, è commettere adulterio. Quando vedo che il penitente, con la grazia di Gesù Cristo, ha sconfitto il peccato dell'adulterio fisico, gli dirò le parole di Gesù: "Vi fu detto: non commettere adulterio, ma io vi dico che chi guarda una donna con occhio di concupiscenza ha già commesso adulterio nel proprio cuore".
Il Signore è un grande pedagogo. Egli ci fa conoscere la sua verità gradualmente. Il Signore ci conduce alla verità intera step by step, cioè di verità in verità, di fede in fede e di gloria in gloria. La direzione spirituale è essenziale nel cammino di fede. Solo lo stolto pensa di non aver bisogno di una guida spirituale.
Anche i grandi mistici hanno avuto sempre bisogno di un direttore spirituale. È bello avere un grande entusiasmo all'inizio del cammino di fede, però, senza una guida spirituale, per imprudenza si possono prendere decisioni o fare scelte nocive alla crescita spirituale.
Attenzione alle guide laiche che stanno a capo delle comunità di preghiera. Ci sono uomini e donne che, senza avere una conoscenza illuminata circa le realtà del cielo, si ergono a direttori spirituali creando inutili paure, angosce e scrupoli in quelli che essi chiamano loro figli spirituali.
Non bisogna dimenticare che il vero direttore spirituale è sempre lo Spirito Santo chi io chiamo IL GRANDE REGISTA. È Lui che, gradualmente e successivamente, ci conduce alla Verità tutta intera.
Vieni, Spirito Santo, fuoco di verità e carità. ALLELUIA. ALLELUIA.
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31/05/2019 10:03
 
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IL GRANELLINO
(Gv 16,12-15)

"Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete ancora capaci di portarne il peso", dice Gesù ai suoi discepoli. La mamma non è cosi stolta da dare al suo figlio neonato cibo duro da masticare. Ella sa che suo figlio è capace solo di succhiare latte dal suo seno. Il cammino di fede è graduale. Un pastore o un direttore spirituale dovrebbe avere la sapienza del cuore nel guidare le anime che il Signore gli affida. Il direttore ha un ruolo molto importante nella formazione e crescita spirituale di un'anima.
Per esempio, se un uomo inizia un cammino di fede dicendomi: “Padre, sono un adultero incallito, però ho deciso di dire basta al mio peccato", in questo primo incontro non gli posso dire che, anche guardando una donna con occhio di concupiscenza, è commettere adulterio. Quando vedo che il penitente, con la grazia di Gesù Cristo, ha sconfitto il peccato dell'adulterio fisico, gli dirò le parole di Gesù: "Vi fu detto: non commettere adulterio, ma io vi dico che chi guarda una donna con occhio di concupiscenza ha già commesso adulterio nel proprio cuore".
Il Signore è un grande pedagogo. Egli ci fa conoscere la sua verità gradualmente. Il Signore ci conduce alla verità intera step by step, cioè di verità in verità, di fede in fede e di gloria in gloria. La direzione spirituale è essenziale nel cammino di fede. Solo lo stolto pensa di non aver bisogno di una guida spirituale.
Anche i grandi mistici hanno avuto sempre bisogno di un direttore spirituale. È bello avere un grande entusiasmo all'inizio del cammino di fede, però, senza una guida spirituale, per imprudenza si possono prendere decisioni o fare scelte nocive alla crescita spirituale.
Attenzione alle guide laiche che stanno a capo delle comunità di preghiera. Ci sono uomini e donne che, senza avere una conoscenza illuminata circa le realtà del cielo, si ergono a direttori spirituali creando inutili paure, angosce e scrupoli in quelli che essi chiamano loro figli spirituali.
Non bisogna dimenticare che il vero direttore spirituale è sempre lo Spirito Santo chi io chiamo IL GRANDE REGISTA. È Lui che, gradualmente e successivamente, ci conduce alla Verità tutta intera.
Vieni, Spirito Santo, fuoco di verità e carità. ALLELUIA. ALLELUIA.
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03/06/2019 08:26
 
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FAR CRESCERE IN NOI E NEGLI ALTRI IL RISPETTO DEL CREATO
Il rispetto per il creato non si riduce solo alla problematica dell'ecologia, è qualcosa di molto più ampio. Significa il rispetto per la giustizia nelle relazioni sociali, l'impegno per la pace ed il rispetto per la vita. I problemi ambientali devono essere trattati in maniera globale includendo tutto il creato. Il Papa Francesco parla di una Ecologia Integrale, che include il rispetto per il creato mettendo l'essere umano al suo centro. Ognuno di noi individualmente e anche nella collettività, ha la responsabilità di un agire che non sia di sfruttamento utilitaristico della natura ma di cura e rispetto per tutto il creato. Il creato è dono di Dio e noi dobbiamo fare una "conversione ecologica" per riscattare l'armonia perduta. Il nostro rapporto con la natura non può essere solo romantico ma deve essere concreto, partendo da un impegno personale che influisce nella collettività e che aiuta tutto il creato a tornare al suo Creatore.
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03/06/2019 08:48
 
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_*Puoi avere difetti, essere ansioso e perfino essere arrabbiato, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande impresa del mondo. Solo tu puoi impedirne il fallimento. Molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano. Ricorda che essere felici non è avere un cielo senza tempesta, una strada senza incidenti, un lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni. Essere felici significa trovare la forza nel perdono, la speranza nelle battaglie, la sicurezza nella fase della paura, l'amore nella discordia. Non è solo godersi il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma imparare dai fallimenti. Non è solo sentirsi felici con gli applausi, ma essere felici nell'anonimato. Essere felici non è una fatalità del destino, ma un risultato per coloro che possono viaggiare dentro se stessi. Essere felici è smettere di sentirsi una vittima e diventare autore del proprio destino. È attraversare i deserti, ma essere in grado di trovare un'oasi nel profondo dell'anima. È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. Essere felici é non avere paura dei propri sentimenti ed essere in grado di parlare di te. Sta nel coraggio di sentire un "no" e ritrovare fiducia nei confronti delle critiche, anche quando sono ingiustificate. È baciare i tuoi figli, coccolare i tuoi genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche quando ci feriscono. Essere felici è lasciare vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice. È avere la maturità per poter dire: "Ho fatto degli errori". È avere il coraggio di dire "Mi dispiace". È avere la sensibilità di dire "Ho bisogno di te". È avere la capacità di dire "Ti amo". Possa la tua vita diventare un giardino di opportunità per la felicità ... che in primavera possa essere un amante della gioia ed in inverno un amante della saggezza. E quando commetti un errore, ricomincia da capo. Perché solo allora sarai innamorato della vita. Scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta. Ma usa le lacrime per irrigare la tolleranza. Usa le tue sconfitte per addestrare la pazienza. Usa i tuoi errori con la serenità dello scultore. Usa il dolore per intonare il piacere. Usa gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza. Non mollare mai ... Soprattutto non mollare mai le persone che ti amano. Non rinunciare mai alla felicità, perché la vita è uno spettacolo incredibile.*_

È troppo bello per tenerlo solo per me.
Diffondetelo
Un abbraccio
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04/06/2019 09:14
 
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SEGUIRE LA PROPRIA COSCIENZA
La nostra coscienza esprime la volontà di Dio. Ma attenzione: essa deve essere illuminata dall'amore. Solo quando siamo nell'amore Dio ci parla attraverso la nostra coscienza. Se essa è contaminata da sentimenti negativi come odio o rancore, non abbiamo una sana coscienza, abbiamo false giustificazioni per i nostri errori e cattivi pensieri. Quando viviamo nell'amore, riceviamo i doni dello Spirito Santo che illuminano la coscienza: fortezza, sapienza, scienza, consiglio, intelletto, pietà e timor di Dio. Sono doni gratuiti che ci aiutano a discernere la volontà di Dio per noi in ogni momento. Seguire la coscienza ci fa vivere ancora di più l'amore, portando gioia e pace al nostro cuore.
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05/06/2019 10:37
 
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SOSTANZIARE D'AMORE LE PICCOLE COSE CHE FACCIAMO
Possiamo sempre imparare qualcosa di positivo dalla saggezza popolare: "I migliori profumi stanno nelle piccole bottiglie". Non importa fare grandi o piccoli gesti, la cosa più importante è farli sostanziati di tanto amore. È questo che dà valore a ciò che facciamo. Nei piccoli gesti si conosce la grandezza di una persona. Quando apro la porta dello studio ai pazienti e li saluto con gioia e disponibilità ad aiutare, vedo che immediatamente si innescata una certa empatia e ciò favorisce la visita, la diagnosi e la terapia. Un gesto semplice, ma con un risultato prezioso. Il più grande dei mali, più delle malattie, è la mancanza di amore. Per cui, un piccolo gesto, fatto con amore, è in grado di aiutare nella guarigione del corpo e dell'anima. Facciamo piccole cose, ma proviamo a farle bene, sostanziate d'amore.
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06/06/2019 07:08
 
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Stranezze.

Sembra a volte che per alcuni fratelli il mondo gira solo per loro e non valutano che l’egocentrismo, il “tutto sapere”, la litigiosità, portano gli altri ad una certa stanchezza nel relazionarsi con loro. Ci si chiede se vale la pena continuare ad avere certi rapporti troppo spesso contrastati dalle continue manifestazioni non pacifiche, tentativi di sopraffare l’altrui volontà.
Viene da chiedersi quali sono le cose che vogliamo dalla vita, specie se abbiamo tutto ma poi siamo poveri dentro. È grave essere insensibili nei confronti di chi si affatica, in punta di piedi, conservando tutta la pazienza per supportarci in tutte le nostre cose. Naturalmente chi ama perdona e offre tutto a Dio.
Continuiamo ad andare avanti a fare il nostro dovere da buoni cristiani, perdonare ed amare sempre perché il nostro cammino è ben diverso dalle provocazioni che la vita ci catapulta addosso all’improvviso.
Buona giornata a tutti amici. Vi benedico, diacono don Emilio Cioffi, “il cioffettino”, di Dio. Amen.
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07/06/2019 09:48
 
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IL GRANELLINO
(Gv 17,20-26)

Nel mondo non c'è unità. Non c'è unità perché non c'è amore. Non c'è amore perché non si adora Dio. Cosa vediamo nel mondo? I ricchi disprezzano i poveri e i poveri odiano i ricchi. Gli intellettuali non si mescolano con gli ignoranti. I giovani preferiscono stare tra di loro. Ci sono tanti partiti politici ed ogni partito politico pensa di essere migliore e più giusto dell'altro.
C'è unità tra i cristiani? Sì sa che tra i cristiani ci sono molte divisioni e discordie. Molti pagani non si convertono al cristianesimo a causa delle divisioni e lotte che ci sono tra i cristiani.
La Chiesa si diffondeva velocemente grazie all'unità e all'amore che i suoi membri praticavano con fedeltà e entusiasmo. I pagani, vedendo l'amore e l'unità che le comunità cristiane vivevano, dicevano con meraviglia: "Vedete come si amano!". I segni della fede cristiana sono due: l'unità e l'amore.
C'è unità nella Chiesa cattolica? Purtroppo, negli ultimi tempi le nostre chiese cattoliche invece di riempirsi di nuovi membri, si stanno svuotando. Il che é senz'altro segno che le nostre comunità cattoliche non danno i segni della fede che sono unità e amore.
Vedo che, nelle nostre comunità parrocchiali, c'è divisione tra i gruppi di spiritualità che lo Spirito Santo ha suscitato dopo il Concilio Vaticato ll.
In questi anni il diavolo sta attaccando fortemente il nostro Papa attraverso cattolici che sono più legati alle forme che alla sostanza. "Percuoti il pastore e le pecore si disperdono", dice la Sacra Scrittura. Il nostro Pastore sa essere bambino con i bambini, giovane con i giovani, adulto con gli adulti, anziano con gli anziani, debole con i deboli e, soprattutto, povero con i poveri.
I santi non hanno mai sparlato del Papa. Chi lo fa vuole collaborare con il diavolo a mettere discordia e seminare zizzania in seno alla Chiesa.
Cari lettori, vi esorto a pregare per il Papa perché continui ad essere immagine viva di Cristo Gesù. Insieme a Gesù preghiamo il Padre celeste
affinché il Corpo mistico di Gesù non sia dilaniato dalla cattiveria dell'uomo. ALLELUIA. ALLELUIA..
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10/06/2019 09:39
 
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Quando ad una persona gli è mancato il buon esempio, il suo comportamento potrebbe essere compromesso.
È bene rispettare se stessi e gli altri, farlo significa anche rispettare il nostro Creatore che ama le sue creature e non gli fa mancare nulla! Se ci si affida completamente a lui, nessuno rimarrà abbandonato, senza cibo, senza vestiti... Non dobbiamo cedere all'immoralità che svilisce la dignità della persona e usa il corpo come lavagna, denudandolo all'eccesso e violandolo nel farsi toccare da chicchessia, senza pudore, senza alcun senso della vita ...bruciato da polveri che “sballano” presentando realtà inesistenti. Non possiamo pensare che tutto è lecito nella nostra inopportuna stravaganza! Gli atteggiamenti sbagliati si pagano!!! Amici dell'amore di Dio uniamoci questa mattina e preghiamo affinché la Vergine, Madre Regina della Pentecoste, possa liberare i cuori ed i cervelli dagli idoli infernali. Buona giornata a tutti voi, la Santa Sapienza sia la nostra guida. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, “il segnalatore di direzione”, di Dio. Amen.
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11/06/2019 08:28
 
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IL GRANELLINO
(Mt 10,7-13)

Ci sono due tipi di evangelizzatore: uno è itinerante e l'altro casalingo.Parlerò solo del primo.L'itinerante non ha una dimora stabile. Mosso dallo Spirito, è sempre on the go. Poiché deve continuamente viaggiare, viaggia leggero. Viaggia con la Croce della precarietà: qualche vestito da indossare, senza la pretesa di chiedere il cibo da mangiare o su quale letto riposare, senza stabilire in anticipo il salario per il suo lavoro. L'evangelizzatore itinerante deve confidare totalmente nella divina Provvidenza. Ha sempre in mente le parole di Gesù: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date".Egli deve nutrire un solo desiderio: quello di predicare il Vangelo in ogni tempo e luogo. La sua gioia è portare alla conoscenza di Gesù più persone possibili. L'evengellizzatore itinerante deve avere una sola sicurezza: quella di agire e parlare con l'unzione dello Spirito Santo. Se va di casa in casa, di paese in paese e di città in città ad annunciare il Vangelo senza la ricchezza soprannaturale dello Spirito Santo, dalla sua bocca usciranno parole che non hanno il potere di guarire gli infermi, di scacciare i demoni e di resuscitare i morti. L'evangelizzatore itinerante non è un conferenziere che si rifiuta di parlare a braccio. L'evangelizzatore itinerante annuncia alla gente che incontra sul suo cammimo, la parola che lo Spirito gli sussura nell'orecchio del cuore. A vote è una parola di conforto, altre volte di rimprovero, spesso è una parola di grazia e di misericordia. Solo lo Spirito sa di quale parola l'assemblea ha bisogno di ascoltare. L'evangelizzatore itinerante parla dall'abbondanza del cuore.
Mai come oggi la Chiesa del mondo occidentale ha bisogno di evangelizzatori. Ci sono alcuni Paesi del Nord Europa in cui bisogna impiantare di nuovo la Chiesa. Ammiro molto quegli uomini e donne che, divorati dallo zelo per la casa di Dio, lasciano tutto per annunciare il Vangelo.
Ho fatto il cammino neocatecumenale per 34 anni e ho avuto la gioia di conoscere molte coppie neocatecumenali che, per amore di Gesù, sono diventate catechesti ed evangelizzatori itineranti in paesi stranieri per impiantare una comunità cristiana.
E tu cosa fai per far conoscere Gesù nella tua casa e nella tua città? Amen. Alleluia.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

PS: Leggi e medita i libri SOLO A SOLO, L'AMORE GUARISCE e HAI FEDE? e IL GRANDE REGISTA di P. Lorenzo e vedrai com'è bello vivere la Compagnia del Signore. Per richiederlo, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.
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13/06/2019 12:06
 
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Pensiero del Mattino 13 giugno 2019 -memoria di Sant'Antonio di Padova -auguri a tutti gli Antonio e Antonietta

Rendere felici

Se ci dovesse capitare che per compiere delle buone azioni bisogna vincere la timidezza, non pensiamoci due volte, rompiamo questo schema e compiamo il nostro dovere nel fare del bene e sicuramente saranno le migliori azioni che faremo. Mai tirarsi indietro per la paura che la timidezza possa prendere il sopravvento, si fa perché è necessario farlo ed andrà bene, sia a noi che lo facciamo, che a chi lo riceve. Il dovere di farlo non ha bisogno di schemi, ma occorre buttarsi senza pensare.
Amici la timidezza non deve essere la soluzione migliore per non compiere il nostro dovere. La soddisfazione di aver fatto del bene rompe tutti gli schemi personali. Gesù stesso ce lo insegna col dire “Andate in tutto il mondo e portate la buona novella a tutte le creature”. E fin quando non vinciamo la timidezza non possiamo mai dire “contate su di me”.
Buona giornata a tutti, amici. Sia Sant'Antonio di Padova a darci il desiderio di vincere la timidezza! Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “il vincitore della timidezza”, di Dio. Amen
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13/06/2019 12:07
 
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Pensiero del Mattino 13 giugno 2019 -memoria di Sant'Antonio di Padova -auguri a tutti gli Antonio e Antonietta

Rendere felici

Se ci dovesse capitare che per compiere delle buone azioni bisogna vincere la timidezza, non pensiamoci due volte, rompiamo questo schema e compiamo il nostro dovere nel fare del bene e sicuramente saranno le migliori azioni che faremo. Mai tirarsi indietro per la paura che la timidezza possa prendere il sopravvento, si fa perché è necessario farlo ed andrà bene, sia a noi che lo facciamo, che a chi lo riceve. Il dovere di farlo non ha bisogno di schemi, ma occorre buttarsi senza pensare.
Amici la timidezza non deve essere la soluzione migliore per non compiere il nostro dovere. La soddisfazione di aver fatto del bene rompe tutti gli schemi personali. Gesù stesso ce lo insegna col dire “Andate in tutto il mondo e portate la buona novella a tutte le creature”. E fin quando non vinciamo la timidezza non possiamo mai dire “contate su di me”.
Buona giornata a tutti, amici. Sia Sant'Antonio di Padova a darci il desiderio di vincere la timidezza! Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “il vincitore della timidezza”, di Dio. Amen
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