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La mia storia di fede in breve

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2010 23:07
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19/01/2010 23:07
 
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Ero allora diciannovenne, ed ero credente. Un pastore anziano mi aveva parlato di Gesù in modo così appassionato ( parlava spesso della Passione con le lacrime agli occhi) che mi infuse un amore per il SIgnore tale da spingermi a recarmi presso la sua locale comunità.

Le sue parole erano piene di unzione e toccavano il cuore. Mi raccontò i momenti forti della sua vita, in cui aveva chiesto e ricevuto lo Spirito Santo con segni e parole profetiche. Resto tuttora convinto della sua sincerità.

Gli rimasi sempre affezionato anche dopo che lasciai la sua comunità ed una grave forma di arteriosclerosi lo colpì duramente facendogli perdere il senno. Ed anche in quei momenti non cessava di dare gloria a Dio con la bocca e credo col cuore.

Il gruppo pentecostale del mio paese è uno dei più antichi forse di tutta Italia avendo ricevuto il primo annuncio da una americana tornata in paese ai primi anni del 1900, quando cioè era agli inizi il movimento pentecostale, se non erro.

Per un anno in cui frequentai questo gruppo, partecipavo come animatore musicale, in quanto mancava chi suonasse un qualsiasi strumento, ed io avevo appena imparato a suonare la chitarra.

Ricevetti molti buoni esempi di virtù cristiane e questo mi è servito certamente per tutta la vita.

Con il pastore che prese il posto del precedente, andavo in giro per le contrade a portare nelle case o all'aperto il messaggio evangelico. Avolte andavo mettendo in tutte le caselle della posta di vari quartieri degli opuscoletti di invito o di messaggio cristiano. Sulla mia vecchia seicento fiat avevo scritto a caratteri cubitali GESU' TI AMO per richiamare l'attenzione su un amore sincero che provo per il Signore.

Sono rimasto sempre legato a lui da una profonda e sincera amicizia.

Una settimana fa è stato ricoverato presso il reparto dove lavoro, e gli ho prestato più attenzioni di quanto faccio per altri Pazienti, credimi, come se fosse un fratello di sangue. Abbiamo parlato fraternamente dei doni del Signore all'umanità, nonostante i grandi peccati della società attuale, e quindi della pazienza di Dio che ci sopporta fino all'estremo. Con gli altri membri pentecostali ho sempre avuto ottimi rapporti, distribuendo insieme dei NUOVI TESTAMENTO ai pazienti e ai conoscenti dell'ospedale; anche con il nuovo pastore ho intrattenuto diversi dialoghi e mi sono fatto tradurre dal greco, che egli conosce, alcuni brani che mi stavano a cuore per scoprire alcune sfumature del vangelo che non si capiscono nella loro profondità spirituale leggendolo in italiano.

Quando sono in turno con una infermiera pentecostale, parliamo spesso agli altri di Gesù, in perfetta armonia, anche se tra noi scambiamo qualche opinione personale su determinati argomenti in privato.

Qualche volta è capitato di andare a pregare insieme per qualche malato, un gesto di unità che io credo sia molto importante agli occhi di chi ci guarda dall'esterno.

Ho voluto raccontare un tantino queste cose per farti capire quale sentimento io provo per i cristiani di altri movimenti. Nel mio paese vi è anche un gruppo evangelico classico che non condivide il cammino pentecostale. Anche con loro ho buoni rapporti. Uno dei membri una volta donò il sangue per mio papà allora moribondo. Come non considerare queste cose? Alla fine di tutto non saremo forse giudicati su una cosa fondamentale, cioè sull'AMORE?

Ad ogni modo, quello che ho detto sopra, non mi ha impedito di farmi alcune domande circa la mia appartenenza a questo o quel gruppo. L'onestà, la sincerità e la buona fede dei credenti di per se non mi sono sembrati un motivo sufficiente per mantenere una adesione totalmente coinvolgente con una realtà pur buona in se e anche se benedetta dal Signore (il Quale è largo anche con i peccatori incalliti, figuriamoci con chi si sforza di seguirlo): di persone oneste e degnissime ne ho incontrate in tante diverse confessioni.

La domanda principale quindi che mi ponevo al momento del mio ripensamento era:

Gesù ha detto che "le porte degli inferi non prevarranno contro di essa" (Chiesa): ne consegue che questa comunità deve avere una storia che inizia con gli apostoli e non termina finchè dura la storia.

Non può essere, dicevo fra me, che un gruppo sorga al quinto secolo, al quindicesimo, al diciannovesimo secolo, a prescindere dal "fondamento che già si trova".

Come può essere, dicevo ancora, che la "luce posta sul monte e che sarebbe destinata a non rimanere nascosta ma a far luce a tutti" ad un certo punto sia venuta a mancare strada facendo?

Come può essere, che il granello di senape, destinato a diventare gradualmente una pianta gigantesca su cui si sarebbero dovuti posare tutti gli uccelli del cielo, secondo la profezia di Cristo, ad un certo punto si sia seccata e ne sia sorta un'altra al suo posto? E dov'è potrebbe allora essere finita l'assistenza di Dio, dello Spirito Santo che guida la Chiesa, che la rinnova,che la santifica, che la corregge com'è stato promesso? Le profezie e le promesse dove possono essere andate a finire? Tutto questo sarebbe avvenuto secondo i diversi movimenti religiosi già al terzo secolo, secondo altri al decimo secolo, secondo altri al quindicesimo secolo a secondo di chi guarda la storia.

Ma leggendo il Vangelo, Gesù, mi dicevo ancora, promette sulla base della Sua Parola, non secondo i nostri progetti, che la Sua Chiesa è fondata sulla Roccia e non verrà mai meno. Può essere che Lui l'abbia lasciata esposta "ad ogni vento di dottrina", nonostante Paolo stesso dice in 2 TIM.1,12 " …SONO CONVINTO CHE (IL SIGNORE) HA IL POTERE DI CUSTODIRE IL DEPOSITO FINO A QUEL GIORNO. "

Ora forse c'è chi può pensare che tale Chiesa è solo invisibile e che solo Cristo conosce i suoi.

Naturalmente solo Lui conosce gli eletti, sono d'accordo con questo, ed anche col fatto che tali eletti possono trovarsi, malgrado sfumature di interpretazioni bibliche, in più denominazioni.

Ma non posso pensare che la verità tutta intera, parlando di dottrina che funge da elemento unificatore della Chiesa, con il carisma certo dell'assistenza dello Spirito, si trovi in tutte le denominazioni, comtemporaneamente.

E' evidente che in alcune si trovano determinate verità che non si trovano in altre. Ma, qual'è quella comunità che reca in sè la PROMESSA SOLENNE della divina assistenza in modo da far luce a tutti essendo "colonna e fondamento della verità"?

Qual'è quella comunità che ha dato un indirizzo dottrinale universale, non contraddittorio, che tiene conto di tutte le singole parti della Scrittura, che anzi ha stabilito essa stessa quale debba essere ritenuto Scrittura Sacra ed ispirata? Quale comunità può dire di interpretare le Scritture, non soltanto sulla base di una ricostruzione puramente filologica del testo, tenendo anche conto dalla vita della comunità all'interno della quale quegli Scritti hanno trovato accoglienza, protezione, difesa, e dell'eredità intepretativa trasmessa attraverso i secoli ininterrottamente?

La risposta che mi sono data quando avevo vent'anni a queste domande, che io mi ero poste e che mi venivano ricordate da un giovane ricco che aveva lasciato tutto per causa della fede è che questa Chiesa, che dev'essere necessariamente anche visibile e rilevabile nella società degli uomini, (pena la totale confusione dottrinale), non può essere altra che la chiesa Cattolica, nella quale ho poi trovato, dopo la mia adesione, tanti esempi di santità, di coerenza, e dove ho potuto continuare a trovare spazio per coltivare la mia propensione alla conoscenza e alla divulgazione della Fede.

Tuttora, più vado avanti, più me ne convinco fermamente, malgrado i tradimenti dei nuovi Giuda che ci sono sempre stati nella storia della Chiesa, (e che credo d'altra parte non manchino neppure negli altri movimenti). Con questo non escludo che il Signore doni anche agli altri il Suo Santo Spirito per spingerli verso la verità e verso l'unità, e non mi riferisco solo alle chiese cristiane, ma a tutte le religioni che in se hanno semi di verità .

Spero tu abbia avuto la pazienza per leggere il mio racconto, e visto che lo desideravi ho cercato di farti comprendere; ho dovuto però spiegarti un pò dettagliatamente questo passaggio nodale che mi ha spinto a fare una scelta decisiva. Ringrazio il Signore per avermi poi confermato in tante occasioni, specialmente con quello del battesimo nello Spirito.

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MI SARETE TESTIMONI (Atti 1,8)
 
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