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IL PLAGIO

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2020 22:30
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27/08/2018 09:47
 
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Come farsi “modellare” dalla Watchtower



Nella Torre di Guardia (edizione per lo studio) di novembre 2018 troviamo, tra gli altri, un paio di articoli degni di essere menzionati per la preoccupante propaganda che contengono.


Iniziamo commentano un articolo intitolato “Da chi ci stiamo facendo modellare?”.


Una delle prime affermazioni che saltano all’occhio è la seguente:



Se però lasciamo che il mondo influisca sul nostro modo di pensare, tenderemo a essere egoisti e a voler decidere da soli cos’è giusto e cos’è sbagliato. […] Vedremo che il modo di pensare di Dio non ci pone limiti esagerati, ma ha un effetto positivo su di noi.



In questo paragrafo viene sostanzialmente stabilito che se non si pensa come vuole l’organizzazione, allora tenderemo “a voler decidere da soli cosa è giusto e cos’è sbagliato”. Pertanto la libertà di discernere ciò che è giusto non dovrebbe essere una nostra prerogativa…ma allora come si fa a decidere? Semplice: facendo quello che dice Geova, ovvero l’organizzazione. Il concetto è chiaro e successivamente la Wts si spinge coraggiosamente verso un’affermazione che ai più informati sull’argomento susciterà una risata amara: “….il modo di pensare di Dio (cioè della Watchtower, ndr) non ci pone limiti esagerati, ma ha un effetto positivo su di noi”. Ci vuole coraggio a fare una simile affermazione, considerando che ci sono persone che muoiono per il rifiuto del sangue, persone che rovinano vite con l’ostracismo e così via..solamente per seguire le regole imposte dalla Watchtower. Sostenere che questi non siano “limiti esagerati” e che possano avere “un effetto positivo” non è nient’altro che una sfacciata presa in giro.


Proseguiamo:



È importante capire, però, che avere lo stesso modo di pensare di Geova non significa rinunciare alla propria libertà di pensiero o di espressione. […] Quindi siamo liberi di esprimere la nostra personalità, di avere preferenze e interessi personali. […] Questo però non significa che la nostra libertà non abbia dei limiti.



Se “avere lo stesso modo di pensare di Geova non significa rinunciare alla propria libertà di pensiero o di espressione”, per quale motivo molti sono stati disassociati e ostracizzati per aver esposto dubbi su questioni dottrinali o per aver condotto ricerche per conto proprio riguardo la Watchtower? Forse sono quelli i “limiti” di cui si parla? Il succo del discorso come al solito è: “sei libero di fare ciò che vuoi, fintanto che fai quello che diciamo noi”.


Successivamente leggiamo:



Geova però non ci costringe a pensarla come lui. Nemmeno “lo schiavo fedele e saggio” o gli anziani ci impongono un determinato modo di pensare […].



Questa affermazione non è altro che un insulto all’intelligenza del lettore. La Watchtower gioca con le parole, semplificando i concetti come usa fare spesso, in modo tale da non dire una vera e propria menzogna ma nemmeno la verità. Se da una parte è vero che gli anziani o “lo schiavo” non tengono il fucile puntato alla schiena degli adepti, dall’altra è innegabile che il ricatto della disassociazione ha sostanzialmente lo stesso potere, per cui al tdg restano due scelte: adattarsi alle regole dell’organizzazione o passare attraverso il calvario dell’ostracismo.


Ancora:



Per riuscire a trasformare la nostra mente e adottare il modo di pensare di Geova, dobbiamo ‘smettere di farci modellare da questo sistema’. Questo significa smettere di guardare, leggere o ascoltare qualsiasi cosa che promuova idee contrarie a quelle di Dio.



Questo paragrafo è un capolavoro del controllo del pensiero e dell’informazione tipici di una setta. Viene detto senza mezzi termini che non bisogna assorbire alcuna informazione “dal mondo” che sia contraria a cià che dice Dio, o meglio, a ciò che dice l’organizzazione di Geova…poichè nella mente del tdg il volere divino passa sempre attraverso le direttive della Watchtower.


Proseguiamo con la lettura:



Dato che non possiamo uscire letteralmente dal mondo, è inevitabile venire a contatto con alcune delle sue idee  […]. Ad esempio, attraverso l’opera di predicazione ci confrontiamo con convinzioni religiose errate, e questo è inevitabile. Comunque, non significa che dobbiamo soffermarci su queste idee o accettarle. Come Gesù, dovremmo essere pronti a respingere i pensieri che Satana vorrebbe che avessimo. Un altro modo in cui possiamo proteggerci è quello di evitare ogni contatto non necessario con le idee del mondo.



E’ straordinario come la Wts sia riuscita a condensare in un solo paragrafo la totale mancanza di rispetto verso le convinzioni religiose altrui (definite arrogantemente come “errate”), la paranoia per l’operato di satana che è sempre in agguato e la separazione dal mondo. Tralasciando l’arroganza e la mancanza di rispetto verso il credo altrui, una domanda sorge spontanea, specialmente verso coloro i quali difendono a spada tratta la Wts affermando che non ha le caratteristiche di una setta: se trovare scritto in una pubblicazione per lo studio che i tdg devono “evitare ogni contatto non necessario con le idee del mondo” non è tipico di una setta, allora cosa lo è?


Poche righe dopo troviamo ulteriore conferma di quanto detto:



Dobbiamo ricordare che le informazioni che assimiliamo possono provenire solo da due fonti: Geova e il mondo sotto il controllo di Satana.



Queste parole, le quali si commentano tristemente da sole, sono la precisa dimostrazione dell’indottrinamento a cui sono sottoposti i testimoni. Senza nessun giro di parole e senza mezze misure viene inequivocabilmente affermato un principio cardine della propaganda geovista: “se non la pensi come noi allora la pensi come satana”. Il mondo, nella classica visione iper-semplicistica della Wts, viene diviso in due, bianco o nero, noi o loro. Chiunque abbia anche solo una superficiale conoscenza delle meccaniche di una setta (o di una dittatura) sa bene che una delle prime operazioni che “i leader” mettono in atto è proprio quella di creare divisione tra i membri e il resto della società, promuovendo quell’idea per cui solo all’interno della setta si può trovare tutto ciò di cui si ha bisogno mentre all’esterno tutto è cattivo e sbagliato.

Fonte: https://jwanalisicritica.wordpress.com/2018/08/15/come-farsi-modellare-dalla-watchtower/


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Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
 
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