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23/10/2023 09:13 | |
«La sua vita non dipende da ciò che egli possiede»
Fray Lluc TORCAL Monje del Monasterio de Sta. Mª de Poblet
(Santa Maria de Poblet, Tarragona, Spagna)
Oggi, il Vangelo, se non ci tappiamo le orecchie e non chiudiamo gli occhi, ci causerà una grande commozione per la sua chiarezza: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede» (Lc 12,15). Cos'è quello che garantisce la vita dell uomo?
Sappiamo benissimo su cosa è assicurata la vita di Gesù, perché Lui stesso ce l ha detto: «Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso» (Gv 5,26). Sappiamo che la vita di Gesù non deriva solamente dal Padre, ma che consiste nel fare la sua volontà, poiché questo è il suo alimento, e la volontà del Padre equivale a realizzare la sua grande opera di salvazione tra gli uomini, offrendo la vita per i suoi amici, segno del più eccelso amore. La vita di Gesù è, pertanto, una vita ricevuta totalmente dal Padre e consegnata totalmente allo stesso Padre e, per amore al Padre, agli uomini. La vita umana, potrà allora essere sufficiente per se stessa? Si potrà negare che la nostra vita è un dono, che abbiamo ricevuto e che, soltanto per questo, dobbiamo già essere grati? «Che nessuno creda che è padrone della propria vita» (San Geronimo).
Seguendo questa logica, ci rimane solo da chiederci: ¿Che senso può avere la nostra vita se si chiude in se stessa, se trova piacere al dirsi: «Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti» (Lc 12,19)? Se la vita di Gesù è un dono ricevuto e concesso sempre nell amore, la nostra vita che non possiamo negare di aver ricevuto- deve diventare, seguendo quella di Gesù, un dono totale a Dio e ai fratelli, perché «chi ama la propria vita, la perde» (Gv 12,25).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«La mia presunzione esagerata mi ha deluso, Cristo mio: dall alto son caduto in basso. Ma rialzami adesso, perché vedo che mi sono ingannato» (San Gregorio Nacianceno)
«Le realtà della verità e dell amore il nostro autentico cammino non si trovano nel mondo delle quantità» (Benedetto XVI)
«L'economia della Legge e della Grazia libera il cuore degli uomini dalla cupidigia e dall'invidia (...). Il Dio delle promesse da sempre ha messo in guardia l'uomo dalla seduzione di ciò che, fin dalle origini, appare ˋbuono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezzaʼ (Gen 3,6)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n°2.541) |