Angelo.03, 22/09/2017 18.01:
Come ho comfermato nel mio saluto io sono ateo, non riconosco nemici invisibili. Sono povero amzi arido di spiritualità
Forse per una tua svista hai letto male; io infatti avevo scritto "nemici invincibili", che sono il peccato e la morte.
Sapendo che non sei credente cerco di tenerne conto nel dialogo in corso in modo da portare elementi verificabili e la morte certamente è un fatto innegabile.
Quello che chiamo peccato, potrebbe non essere considerato tale da un non credente, Però a prescindere dalla fede non si può negare che tanti comportamenti umani sono lesivi verso se stessi e verso il prossimo nonostante noi non vorremmo farli e riconosciamo che se un altro lo facesse contro di noi, noi lo riterremmo una azione riprorevole.
Ad esempio se qualcuno ci volesse uccidere o derubare o testimoniare contro di noi, lo riterremmo certamente un atto deplorevole a prescindere dalla nostra fede.
Ebbene Cristo è venuto anche per aiutarci a vincere queste tendenze e la morte, che altrimenti sarebbero invincibili.
In questo senso è un eroe molto più importante di qualsiasi altro eroe. Ma per questo ovviamente ci vuole la fede, ma l'ho detto solo per rispondere in cosa vedo l'eroismo di Cristo. Se fosse stato un semplice zelota, non solo sarebbe morto come tanti altri zeloti ma la sua storia sarebbe morta con lui.