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IL LIBERO ARBITRIO : al di là della materialità

Ultimo Aggiornamento: 04/06/2022 10:37
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10/12/2015 15:32
 
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Le conseguenze del determinismo

Come spiegheremo più avanti, l’ateismo si associa necessariamente al naturalismo, ovvero alla credenza che esista solamente il mondo materiale e che nulla vada oltre la materia. Il naturalismo porta ad accettare per forza il determinismo, poiché in un mondo fatto soltanto di materia non può esistere il libero arbitrio. Colui invece che accetta l’esistenza nell’uomo di una componente immateriale, come il teista, non ha alcun problema a spiegare l’esistenza del libero arbitrio.



Le principali conseguenze del determinismo sono le seguenti:

1) Viene negata ogni forma di intelligenza umana ed in generale animale, perché processi involontari chimici governati dalle leggi della natura non sono in grado di spiegare l’esistenza, tra l’altro, dell’intelligenza e del ragionamento. Infatti l’intelligenza, il ragionamento, la comprensione, l’analisi, l’intenzionalità e la capacità decisionale si basano sul libero arbitrio. Per rendere l’idea, secondo questo approccio, però, non si spiegherebbe perché una persona avrebbe più capacità intellettive di un sasso: entrambi infatti subiscono passivamente le leggi della fisica senza alcuna forma di intenzionalità.

L’ateo quindi, per essere coerente con il suo naturalismo, non può che credere di non essere in grado di ragionare, anche se la credenza stessa di non poter ragionare è frutto di un ragionamento. Ciò a cui porta l’ateismo è l’impossibilità di raggiungere la verità con il ragionamento, poiché per l’ateo esso semplicemente non esiste.

Tale corrente di pensiero, che sostiene le proprie ragioni dicendo al contempo che ragionare è impossibile, è intrinsecamente contraddittoria, quindi sbagliata, quindi da rigettare.



2) Viene annullata ogni forma di finalità in ogni azione umana. Infatti i processi deterministici, che siano ripetitivi o casuali, non sono in grado di raggiungere un fine, come per esempio rispondere logicamente ad uno stimolo subito. In altre parole, intavolare un discorso tra due persone, in cui entrambi i soggetti rispondono a ciò che si dicono vicendevolmente, è illogico in un mondo in cui le azioni umane sono determinate, quindi necessarie e predeterminate (o, come vedremo nella risposta successivamente, indeterminate e totalmente casuali).

Un’azione determinata dai contatti elettrici cerebrali, che agiscono secondo leggi fisiche e chimiche ineludibili, non può corrispondere a criteri di finalità, a meno che tali leggi non siano progettate per raggiungere uno specifico fine, come ad esempio quello di creare un’opera d’arte o di costruire una macchina. Ma se questo fosse il caso, l’intervento di una volontà superiore ordinatrice sarebbe ancora più plateale!

Le conseguenze del determinismo, rigorosamente applicate, ci danno da sole la dimostrazione che il determinismo è falso. Una teoria che elimina a priori intelligenza e finalità, dal momento che realmente esistono non può che essere falsa. Sostenere l’opposto (che appunto sia vera) porta a dover credere che non esistano né intelligenza né finalità e pertanto porta ad un risultato contraddittorio, in quanto chiunque usi questo argomento viene ad utilizzare intelligenza e finalità al fine di confutare quest’ultime!

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