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COME FAR TESORO DEI PROPRI SBAGLI

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2013 18:16
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10/08/2013 14:08
 
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6. - Le rivelazioni del Cuore di Gesù animano il peccatore alla confidenza.

E qual dolce luce irradiano su questi pensieri le rivelazioni di Paray-le-Monial! Un santo religioso ha detto che “dopo la venuta di Gesù, la confidenza dev'essere la virtù propria dei peccatori” (10), ma dopo che il S. Cuore di Gesù si è manifestato al mondo, può questa confidenza non spingersi fino all'audacia? Non è forse questo lo stesso Cuore divino che al colpo di lancia di Longino rispose versando su di lui non solo il perdono, ma anche la santità e la grazia del martirio? Non è lo stesso Cuore che nutre i peccatori col sangue che essi gli fanno versare squarciandogli i fianchi, come il pellicano fa con i suoi piccoli? (11), quel Cuore che, secondo S. Vincenzo Ferreri (12), ha voluto essere ferito e squarciato, solo per mostrare ai colpevoli la fonte del perdono? Non è, infine, lo stesso Cuore che dal fondo del tabernacolo, grida: Venite a me, voi tutti che siete affaticati, e io vi ristorerò ? (13). Non è egli divorato da una sete ardente di assolvere e guarire? e questa sete non s'estingue forse col presentargli colpe da perdonare?
Per questo le anime più intime del Cuore di Gesù sono state le apostole più zelanti della confidenza dopo il peccato, e dell'arte di utilizzare le proprie colpe. La vita di S. Gertrude presenta dei tratti commoventi a questo riguardo e S. Margherita Maria vi torna sovente: “Il Cuor di Gesù, dice ella, è il trono della misericordia e i più miserabili sono i più accetti, purché, nell'abisso delle loro miserie, si presentino accesi d'amore.
E quando avrete commesso delle colpe, non vi turbate, perché il turbamento, l'inquietudine e la troppa premura allontanano l'anima da Dio e scacciano Gesù Cristo dai nostri cuori. Domandiamogli invece perdono e preghiamo il S. Cuore a soddisfare per noi, rimettendoci in grazia colla divina Maestà. Rivolgetevi con tutta fiducia al Cuore amabilissimo di Gesù e ditegli: O mio unico amore, pagate per il vostro povero schiavo e riparate il male che ha fatto. Fatelo servire per la vostra gloria, per l'edificazione del prossimo e per la salvezza dell'anima mia. In questa maniera, le colpe servono ottimamente a umiliarci e a farci comprendere ciò che siamo, e quanto ci sia utile nasconderci nel nostro nulla.
Dopo esservi umiliata, ricominciate di nuovo a mostrarvi fedele, perché al S. Cuore piace un tal modo di operare che mantiene la pace nell'anima” (14).
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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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