Nuova Discussione
Rispondi
 

COME FAR TESORO DEI PROPRI SBAGLI

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2013 18:16
Autore
Stampa | Notifica email    
10/08/2013 14:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

11. - L'anima peccatrice tanto più piace a Dio quanto più si stima vile.

Crediamo di aver dimostrato sufficientemente, alla scuola di S. Francesco di Sales, come le nostre colpe possono essere utili per la nostra umiltà. Esse, facendoci conoscere e amare l'abiezione possono elevarci dall'abisso che ci hanno scavato al grado più prezioso della virtù più necessaria, e segnare per l'anima convinta del proprio nulla, il principio di un nuovo splendore. Secondo il testo di Giobbe (24) e il pensiero di S. Bernardo “l'anima peccatrice apparirà tanto meno vile agli occhi di Dio, quanto più lo sarà ai propri, ricordando i peccati commessi” (25).


12. - Come l'umiliazione alimenti la virtù dell'umiltà.

Sappiamo approfittare così delle nostre colpe, e, come dice Fénelon, ci saranno più utili esse con l'umiliarci, che non la gioia che si prova al pensare alle buone opere compiute. “Le colpe sono sempre colpe, ma esse ci mettono in uno stato di confusione e di ritorno a Dio che ci fa tanto bene”.
Certe sostanze sembrano macchiare i vestiti, e invece li puliscono. Lo stesso fanno i giusti, detestando i propri peccati: se ne servono per purificare l'anima dall'orgoglio, che è il più grave dei peccati (26). “Così, continua S. Bernardo, il giusto ricade nelle mani di Dio e avviene, in maniera sorprendente, che lo stesso peccato commesso contribuisce a giustificarlo... Chi infatti potrebbe negare che la mano di Dio sostiene colui che cadendo si aggrappa all'umiltà?” (27).
Impariamo a utilizzare così le nostre colpe, non appena ci accorgiamo d'averle commesse e poi quando le laviamo con la penitenza (28). Utilizziamole ugualmente quando il loro ricordo ci rattrista. Vi sono delle erbe che esalano pessimo odore, ma che fatte seccare per bene, emanano un aroma delicatissimo. Facciamo che avvenga lo stesso della nostra vita miserabile. Una santa Religiosa dell'Ordine della Visitazione conservava gelosamente un piccolo sacchetto di carta che fu scoperto dopo morte nella sua celletta e che portava scritto: Questo è per profumare il mio cuore con l'odore prezioso della mia abiezione. In esso aveva posto tutto quello che le era stato detto o scritto di umiliante, i difetti di cui era stata avvertita, quello che i confessori le avevano detto di più duro, e tutte le mancanze di cui era stata ripresa (29).
A noi non costerebbe molto fare questo sacchetto: dando uno sguardo alla vita passata, troveremmo, purtroppo, tante erbe cattive di innumerevoli colpe, che ci serviranno a riempirlo. Mettiamolo a profitto in questo modo, e ripetiamo le parole del Padre C. de la Colombière: “ O fortunate miserie, che mi fate arrossire davanti a Dio e mi umiliate davanti agli uomini! Se voi mi siete necessarie, io non vorrò cambiarvi neppure coi meriti e le virtù degli altri. Preferisco essere tale da poter restare nell'umiltà. Rinunzio a tutte le grazie che potrebbero privarmi di questo vantaggio, e per non perderlo acconsento a restar privo di tutto il resto”.
Nuova Discussione
Rispondi
Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:20. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com