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GRANDI PAPI della storia

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2014 18:09
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10/08/2013 19:01
 
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LIBERIO, romano (352-366)

Oramai i cristiani non avevano quasi più nemici sul piano temporale. Le lotte per il potere spirituale e laico si stavano ormai involvendo all'interno della stessa religione, anche se
Atanasio, vescovo di Alessandria stava alacremente combattendo contro l' arianesimo di Costantino quando, il 17 aprile del 352 fu eletto papa Liberio, contro il quale mosse le stesse accuse, cioè, papa Liberio fu in un primo tempo ACCUSATO di essere filo-ariano e perciò LA SUA ELEZIONE APPOGGIATA dall'imperatore Costanzo II che in oriente stava COMBATTENDO LA SUA BATTAGLIA DI CONVOGLIARE TUTTO L'EPISCOPATO D'OCCIDENTE VERSO ORIENTE RIAPRENDO LA QUESTIONE DI ATANASIO per estrometterlo dalla Chiesa di Alessandria, unica roccaforte che appoggiava apertamente la Chiesa di Roma QUALE GUIDA GIURIDICA E DOTTRINALE DELL'INTERA CHIESA. I vescovi orientali appoggiati dall'Imperatore, che avevano scritto a Papa Giulio contro Atanasio, riaprono l'insofferenza, ma la Chiesa in Occidente definisce la questione CHIUSA dopo il Concilio e la RIAFFERMAZIONE DELLA DOTTRINA APOSTOLICA SULLA TRINITA' ribadendo che le questioni ECCLESIALI vanno risolte collegialmente.

La risposta del pontefice fu immediata ed alla fine dello stesso anno fu convocato il primo concilio di Roma che riconfermò il credo affermato nel concilio di Nicea.
 
Per amore dell'unità, anche Papa Liberio agisce diplomaticamente e chiede all'imperatore Costanzo, poichè INFLUIVA SU MOLTI VESCOVI ORIENTALI, di aprire un nuovo Concilio in zona neutrale, si scelse Aquileia. Tutti d'accordo in un primo tempo, arriva la NEGAZIONE DA ORIENTE.Questa volta è l'imperatore che viene influenzato NEGATIVAMENTE dai suoi consiglieri VESCOVI filo-ariani....URSACIO E VALENTE  i quali con Papa Giulio avevano ritratto le eresie chiedendo una piena comunione e qui rifanno marcia indietro.....Costanzo allora apre un sinodo ad Arles (Francia) nel quale però SI RIFIUTA DI AFFRONTARE LE QUESTIONI TEOLOGICHE e senza ascoltare la difesa ricondanna nuovamente il vescovo Atanasio.

Osteggiati, minacciati e influenzati, perfino i delegati del Papa che inviò ugualmente ad Arles, finirono PER CEDERE e aderirono al provvedimento IMPERIALE.
 
Papa Liberio deplorò pubblicamente la loro debolezza ed indisse un CONCILIO UNIVERSALE, ed all'accusa di voler fare tutto per difendere la "posizione di un vescovo", rispose che era in gioco la Dottrina Apostolica su  "la Trinità" e la stessa fede pronunciata universalmente al concilio di Nicea.
Ma quando il Concilio che si riunì a Milano nell'anno 355 venne aperto, ivescovi filo-ariani SI RIFIUTARONO DI DISCUTERE LA FEDE DI NICEA, intervenne allora con PREPOTENZA L'IMPERATORE appoggiando i vescovi filo-ariani, contro i vescovi che sostenevano che i Concili non sono questioni politiche-imperiali, ma dottrinali ed ecclesiali.
L'imperatore allora minacciò di esilio tutti i vescovi che appoggiavano ROMA. Alla maggioranza VENNE ESTORTA LA FIRMA DI CONDANNA CONTRO ATANASIO. I TRE VESCOVI CHE SI RIFIUTARONO VENNERO ESILIATI.
Papa Liberio dal canto suo continuava a MANDARE MESSAGGERI DI PACE E DI UNITà ANCHE A FRONTE DI EVENTUALE MARTIRIO PUR DI NON CEDERE ALLA DISTORSIONE DELLA DOTTRINA TRINITARIA.......
L'imperatore allora lo manda a prelevare, lo fa arrestare e lo conduce a Milano....e' il primo processo che si svolge contro un Papa......
qui abbiamo inserito il Processo a Papa Liberio:
....
Data la sua inflessibilità, Papa Liberio venne esiliato a Berea di Tracia. Fin anche il vescovo di quella diocesi, implorava Papa Liberio DI CEDERE....per accettare la dottrina ariana.....Tenuto alle strette, umiliato e moralmente e psicologicamente trattato, Liberio finì per cedere alla condanna di Atanasio.....accettando di fatto la dottrina ariana sulla Trinità....e compì UN VILE ATTO DI ADESIONE ALL'IMPERATORE....Dall'esilio è quasi costretto nel redigere 4 lettere di tendenza ariana, ai quali chiedeva solo l'unità della Chiesa e di risparmiare Roma assediata dalle truppe dell'imperatore, pronte a commettere una carneficina.
Deportato a Smirnio (Jugoslavia) sottoscrive davanti ai vescovi ariani la frase con l'omissione " uno nella sostanza con il Padre" in questo modo dichiarava l'eresia ariana che diceva: " il Figlio ERA SIMILE AL PADRE nell'essenza, e in ogni cosa"....
L'imperatore, soddisfatto del risultato ottenuto, tolse l'assedio a Roma e fece ritornare Liberio nella Città.
Durante la sua assenza venne nominato alla guida della sede vescovile l'arcidiacono Felice.
Liberio venne accolto con ENTUSIASMO DA TUTTA LA CITTA' che gli fu grata per aver evitato l'invasione...ma Liberio iniziò a sentirsi più UN TRADITORE CHE UN BENEFATTORE......
Il vescovo Felice che in un primo tempo non voleva lasciare la sede al suo legittimo vescovo, venne offuscato a furor di popolo che preferì Liberio ma alla fine i due vescovi convivranno insieme pacificamente.
Ma subito Liberio capì di essere stato messo da parte da TUTTI I VESCOVI D'OCCIDENTE RIMASTI FEDELI ALLA DOTTRINA APOSTOLICA  e di fatto nessuno più, in quel periodo, trattò con Liberio il quale venne completamente isolato.
Nell'anno 359 i vescovi Cattolici indicono un sinodo a Rimini per rinforzare la loro posizione altamente compromessa dalle decisioni di Libero, ma lui non venne convocato, anche perchè non aveva risolto la questione del vescovo Felice, di conseguenza risultavano esserci DUE VESCOVI ALLA GUIDA DI ROMA.
Tuttavia lo Spirito Santo che guida la Chiesa e l'ha voluta con UN PASTORE VISIBILE fa comprendere che un sinodo senza la sua guida non può sostenersi e così i vescovi occidentali, cadono anche loro nella trappola e finiscono con il cedere alle pressioni orientali accettando di fatto la dottrina trinitaria  ariana.   Sembra veramente LA FINE DI TUTTO.
Ma nel 361 Liberio accoglie la notizia che l'imperatore Costanzo è morto e prima ancora di attendere notizie sul successore, PRENDE NUOVAMENTE LE REDINI IN MANO, AFFIDA AL VESCOVO FELICE UN ALTRO INCARICO.HA COME UN RISVEGLIO. PUBBLICA IMMEDIATAMENTE UN DECRETO CHE ANNULLAVA LE DECISIONI PRESE A RIMINI A NOME DI TUTTA LA CHIESA D'OCCIDENTE, SEGUE UN DECRETO NEL QUALE SPIEGA IL SUO PECCATO DI DEBOLEZZA E DELLA COERCIZIONE SUBITA, RIBADENDO LA VALIDITA' UNIVERSALE DI NICEA SULLA TRINITA', RIABILITA ATANASIO, POI NEL 362 ACCOGLIENDO LE DECISIONI DELLA CHIESA DI ALESSANDRIA CHE CONTINUA A SOSTENERLO, ORDINA AI VESCOVI OCCIDENTALI ITALIANI DI RITORNARE ANCH'ESSI SULLE LORO DECISIONI PER FARE PIENA COMUNIONE CON QUANTI AVEVANO MANTENUTO FEDE ALLA DOTTRINA NICEANA.
In massa i vescovi lo ascoltano e rifiutano la dottrina Ariana.
Nell'anno 366 un folto numero di vescovi orientali, chiede LA PIENA COMUNIONE CON ROMA, Papa Liberio ACCETTA A PATTO CHE NEGHINO PER ISCRITTO LA DOTTRINA ARIANA.
 
Fu un vero trionfo.....negli ultimi due anni della sua vita, Papa Liberio potè riscattarsi del suo tradimento, riparò la sua capitolazione e contribuì addirittura con il ristabilire un'ampia COMUNIONE con la Chiesa in Oriente.
 
Ancora una volta la promessa del Cristo era tangibile: "...e le porte degli inferi non prevarranno".......
"Satana ha ottenuto il permesso di passarvi al vaglio, ma io ho pregato per te, e tu una volta ravveduto, conferma gli altri nella fede".....(Lc.22-31)
 
Sembra che questa profezia del Cristo abbia avuto una maggior visibilità e concretezza nella questione di Papa Liberio.
 
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Lu 12,42 Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà A CAPO della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?
 
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