|
04/03/2013 14:51 | |
La vigilanza è una lotta contro se stessi contro anche la riduzione della radicalità evangelica alla misura umana. Il più grande combattimento che dobbiamo fare con noi stessi è pensare e ridurre il vangelo a quello che piace a noi, al Dio secondo me
La vigilanza va unita all'azione dello Spirito. La vigilanza è lucidità interiore, intelligenza, capacità critica, a partire da se stessi. La fede non anestetizza la nostra capacità di giudicare la storia, il mondo che ci circonda, anzi è esattamente l'opposto. San Paolo dice chiaramente che, alla luce della fede, noi dobbiamo valutare la società, il mondo, la cultura, gli stili di vita, non è possibile che noi ingoiamo il mondo che ci circonda con tutte le diavolerie e, in nome di una fede e dell'amore che viene da Cristo, tutto è lecito. Non è possibile che un cristiano dica tutto è lecito e non è possibile che noi non usiamo l'intelligenza e la vigilanza su tutto questo, perchè poi la mancanza di vicilanza sulla capacità diu dare un giudizio critico alla storia porterà, non il cristiano ad evangelizzare il mondo, ma il mondo a secolarizzare i cristiani. |