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in memoria

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2013 14:08
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25/01/2013 09:34
 
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Se Gesù nel dire: "fate questo in memoria di me" avesse voluto solo dare indicazioni per una commemorazione della persona e dei gesti, che senso avrebbe la comunità dei credenti, basterebbe una rappresentazione teatrale.
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25/01/2013 10:36
 
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La comunità dei Credenti esiste anche per celebrare il MEMORIALE del sacrificio di Cristo che per noi cattolici è la ATTUALIZZAZIONE del suo sacrificio (non la ripetizione, il che non sarebbe concepibile, nè necessario). Ovviamente la comunità dei credenti non esiste solo per questo ma anche per altri motivi e quindi avrebbe comunque senso, a prescindere dal comando di fare "questo in momoria di me" che è comunque uno degli aspetti più caratterizzanti per esplicito volere del Signore.
[Modificato da Credente 25/01/2013 10:37]
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25/01/2013 11:00
 
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appunto memoriale, cioé rendere presente l'evento, e non solo commemorazione, ossia ricordarlo
25/01/2013 13:30
 
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Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me". 26 Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. 27 Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 28 Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. 30 E` per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti. 31 Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati; 32 quando poi siamo giudicati dal Signore, veniamo ammoniti per non esser condannati insieme con questo mondo. 33 Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri. 34 E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna. Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.
Questo gesto è in memoria sua, per ricordarlo sempre e poter nutrirci del suo corpo che ci porta all'incontro con Dio padre, dobbiamo ricordarci prima di essere perdonati dai peccati confessandoci, solo da perdonati potremo riconciliarci col signore, che è la cosa più bella che c'è non c'è prezzo al nutrirci del corpo di Cristo e pensare alle sue sofferenze che provocano dolore si, ma nascondono tanto amore , bacioni
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25/01/2013 13:59
 
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Non sempre e non per ogni peccato.
Quelli che "impediscono" di accostarsi alla comunione e richiedono il sacramento della confessione sono quelli la cui materia é grave e di essi si ha la piena avvertenza ed implicano il deliberato consenso. Per gli altri é sufficente un atto di pentimento, come il confesso o l'agnello di Dio, e la stessa comunione. In ogni caso é la contrizione che da valore al sacramento.
25/01/2013 14:09
 
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eh si, però come si dice è meglio prendere il corpo di cristo confessandosi, cosi si è più sicuri, bacioni
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25/01/2013 16:32
 
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dunque tu non accedi alla comunione se non sei confessata?
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25/01/2013 18:08
 
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Cara Lady
quello che dice Ulisse è corretto e ti puoi fidare perchè rispecchia quello che insegna la Chiesa. Solo i peccati gravi (contro i dieci comandamenti o quelli che gridano vendetta al cospetto di Dio e simili) devono essere necessariamente confessati.
Non è quindi necessario confessarsi prima di ogni Comunione. Puoi stare tranquilla.
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25/01/2013 18:27
 
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Un sacerdote risponde

Perché la contrizione perfetta riporta l'uomo in stato di grazia

Quesito

Caro P. Angelo
vorrei sottoporle una domanda circa la confessione e la contrizione perfetta.
Ho letto che una contrizione perfetta riporta l'uomo in stato di grazia anche se non può ancora fare la Comunione. Mi può spiegare il motivo?
...e poi volevo un chiarimento anche circa il proposito di confessarsi associato alla contrizione: questo può esserci in un primo momento, magari è anche sincero, poi può capitare che non venga attuato per vari motivi (che al momento del pentimento non si prevedevano ma che il Signore certamente prevedeva). Si riottiene comunque lo stato di grazia? e questo viene mantenuto se, avendone l'occasione, si decide di rimandare la confessione? Inoltre se al momento della confessione non si riesce più a "ritrovare" quello stato di contrizione cosa conviene fare? Rimandare?
Personalmente credo che rimandare non sia la soluzione giusta perché penso che una contrizione sia perfetta solo se sentita, oltre che col cuore, anche con la mente; il dolore sentito col cuore può essere più intenso in un primo momento e poi è facile che si affievolisca...quello avvertito con la mente, con la nostra ragione ci vuol poco a risvegliarlo. Anche se non si sente più il dolore col cuore non significa che non si riconosca più di aver sbagliato o che non si desideri più di essere in comunione col Signore...
Mi dica che ne pensa.
La ringrazio per il servizio che ci offre.
Viola

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Risposta del sacerdote

Carissima Viola,
1. per contrizione perfetta non s’intende qualunque dolore dei peccati, ma quello che è accompagnato dalla carità.
La carità è quella virtù che Dio infonde in noi e ci rende suoi amici.
Dal momento che gli amici hanno fra di loro un medesimo volere e disvolere, chi si pente di vero cuore accetta almeno implicitamente di conformare la propria volontà con quella del Signore.
E, si sa, per la remissione dei peccati il Signore ha stabilito il Sacramento della Penitenza: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi; a chi non li rimetterete resteranno non rimessi” (Gv 20,23).

2. Se in un secondo momento uno rimanda la confessione, non per questo perde lo stato di grazia. È importante che il proposito di confessarsi ci rimanga e sia serio.

3. Non è necessario che al momento della confessione uno ritrovi anche il sentimento che precedentemente aveva accompagnato il dolore dei propri peccati.
A rigore, il sentimento (a livello sensibile) non è necessario neanche quando uno si pente per la prima volta.
È sufficiente che ci sia il dolore dell’animo e cioè il convincimento di aver compiuto un grande male verso Gesù Cristo, verso se stesso e la Chiesa.

Ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo


amicidomenicani
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25/01/2013 18:32
 
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Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica". CONTRIZIONE (dal lat. conterere = ridurre in piccole parti): è definita dal Concilio di Trento «il dolore dell'anima e la detestazione del peccato commesso con il proposito di non peccare più» (sess. 14, c. 4; DB, 897); non è dunque un sentimento vago ma un deciso atto della volontà, che, conosciuta tutta la deformità del peccato, lo fugge e lo detesta nutrendo il fermo proposito di non ricadervi per l'avvenire.



La contrizione può essere perfetta e imperfetta. Quella perfetta nasce nel cuore del peccatore che si duole del peccato in quanto è un'offesa recata a Dio, nel quale considera la paterna bontà ingratamente disprezzata. Mosso dunque da un amore puro, detto di benevolenza, il penitente quasi fa a pezzi il suo cuore sotto i colpi del dolore, onde il nome di contrizione, quasi frantumazione in minime parti del cuore pentito. A tale pentimento, tutto permeato delle fiamme della carità, va sempre congiunta (supposto il proposito di confessarsi) la giustificazione, ossia la remissione della colpa, perché «ubi caritas, ibi Deus est».
Per accostarsi al sacramento della penitenza è sufficiente la contrizione imperfetta (attrizione = frantumazione in grandi parti), che sorge nell'animo di chi rinnega seriamente il peccato, per un motivo soprannaturale sì (come il timore dell'inferno o la bruttezza del peccato), ma inferiore alla carità perfetta. In questo caso il penitente vede in Dio più che l'immagine del Padre, quella del Giudice che minaccia severi castighi ai trasgressori delle sue leggi.
Quando poi l'attrizione, ossia il dolore interno, soprannaturale e universale dei peccati commessi, sia informata dall'assoluzione, il penitente da «attritus fit contritus», ossia diventa giustificato perché allora si ha il sacramento, il quale «ex opere operato» infonde la grazia, cui è infallibilmente congiunta la carità. Così il fedele che si accostava al tribunale della penitenza ancor trepidante per un timore, che i teologi chiamano servile, in virtù della passione di Cristo, che opera attraverso il rito sacramentale, se ne ritorna rinfrancato da un sentimento di amor filiale e di fiducia serena nella bontà del Padre Celeste (v. Penitenza).
26/01/2013 11:34
 
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Re:
ulisseitaca, 25/01/2013 16:32:

dunque tu non accedi alla comunione se non sei confessata?




Faccio la confessione mensile , questo si, però chiedo perdono dei miei peccati, questo è vero quello che dice Ulisse , però dico meglio confessarsi, non si sa mai , ciò non toglie che quello che dice Ulisse è verissimo
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26/01/2013 11:47
 
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cero che è meglio confessarsi e spesso, la Chiesa inoltre invita confessare anche i peccati veniali, nota invita non obbliga, perchè afferma che tanti piccoli e insignificanti peccati messi insieme possono avere il loro peso.

ma la mia risposta era scaturita dal fatto che pensavo che anche tu come molti non accedono all comunione se non si sono previamente confessati

26/01/2013 11:56
 
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non sempre purtroppo si può fare la confessione , sopratutto quando il parroco è impegnato prima di dire la messa, comunque mi confesso spesso, e spero di non aver peccati tali da non accedere alla comunione , almeno spero, ma meglio confessarsi prima della comunione, bacioni
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27/01/2013 22:14
 
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carissimi, ho spostato i vostri messaggi qui, perchè si trovavano nel 3d sbagliato:
Continuate pure, se volete.


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 27/01/2013 16:46

Re:
ulisseitaca, 24/01/2013 14:27:
Tu accetteresti la Comunione dal un sacerdote che sai in peccato oppure la confessione? Pensi che il suo stato infici sul valore di questi? 


Ma io so che anche i sacerdoti si confessano,i sacerdoti devono anche loro confessarsi,come noi, almeno so che funziona cosi, perchè devono cercare di mantenersi conciliati con Dio, almeno so cosi... 

 
*******
 
 
 
 27/01/2013 17:08

non era questo il problema ma sulla validità del sacramento anche in mancanza di grazia dell'amministrante
 
*******
 
 27/01/2013 17:10

Re:
ulisseitaca, 27/01/2013 17:08:
non era questo il problema ma sulla validità del sacramento anche in mancanza di grazia dell'amministrante



Non so questo, comunque l'importante e che si confessino... ma questo non so...credimi, si dovrebbe chiedere a un parroco
 
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 27/01/2013 17:25

In realtà il sacerdote è solo ministro, mentre il celebrante principale è Cristo. 
Proprio perché è Cristo che li celebra, i sacramenti di suo producono sempre infallibilmente il loro effetto. 
In teologia si dice che producono effetto ex opere operato, e cioè indipendentemente dal fervore o dallo stato di grazia chi li amministra, perché sono sempre e innanzitutto azione di Cristo. 
Ne segue che se uno viene battezzato o cresimato da un ministro privo della grazia, non diventa meno cristiano di chi ha ricevuto il Battesimo da un ministro santo. 
E se uno viene confessato da un sacerdote privo della grazia non viene assolto di meno di chi viene assolto da un prete santo. 
Un autore dell’epoca carolingia, Pascasio Radberto, scrive che “nella Chiesa cattolica riguardo al mistero del corpo e del sangue del Signore un buon sacerdote non fa niente di più di un sacerdote cattivo: perché il mistero si compie non per i meriti del consacrante, ma per la parola del Creatore e per virtù dello Spirito Santo” (De Corpore Christi, 12). 
S. Tommaso osserva che “uno può essere ministro di Cristo, senza essere giusto. E ciò mette in risalto l’eccellenza di Cristo, perché a lui come a vero Dio servono non solo le cose buone, ma anche quelle cattive, che la sua provvidenza indirizza alla propria gloria” (Somma Teologica, III, 82, 5). 

tratto da amicidomenicani
 
28/01/2013 14:08
 
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Grazie chicca utile ;) , scusami per lo sbaglio..., può capitare di sbagliare topic.., chiedo scusa
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MI SARETE TESTIMONI (Atti 1,8)
 
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