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MEDITIAMO LE SCRITTURE (Vol 5) Anno C

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2013 08:20
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22/05/2013 09:08
 
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Chi non è contro di noi è per noi

Ogni vero bene viene sempre dal Signore. Possiamo applicare al bene, la stessa legge che vale per la Sapienza. Ecco cosa ci insegna il Libro del Siracide.

Ogni sapienza viene dal Signore e con lui rimane per sempre. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni dei secoli chi li potrà contare? L'altezza del cielo, la distesa della terra e le profondità dell'abisso chi le potrà esplorare? Prima d'ogni cosa fu creata la sapienza e l'intelligenza prudente è da sempre. Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli, le sue vie sono i comandamenti eterni. La radice della sapienza a chi fu rivelata? E le sue sottigliezze chi le conosce? Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato? La sua grande esperienza chi la comprende? 8Uno solo è il sapiente e incute timore, seduto sopra il suo trono. Il Signore stesso ha creato la sapienza, l'ha vista e l'ha misurata, l'ha effusa su tutte le sue opere, a ogni mortale l'ha donata con generosità, l'ha elargita a quelli che lo amano. L'amore del Signore è sapienza che dà gloria, a quanti egli appare, la dona perché lo contemplino. Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona d'esultanza. Il timore del Signore allieta il cuore, dà gioia, diletto e lunga vita. Il timore del Signore è dono del Signore, esso conduce sui sentieri dell'amore. Chi teme il Signore avrà un esito felice, nel giorno della sua morte sarà benedetto.

Principio di sapienza è temere il Signore; essa fu creata con i fedeli nel seno materno. Ha posto il suo nido tra gli uomini con fondamenta eterne, abiterà fedelmente con i loro discendenti. Pienezza di sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri fedeli. Riempirà loro la casa di beni desiderabili e le dispense dei suoi prodotti. Corona di sapienza è il timore del Signore; essa fa fiorire pace e buona salute. L'una e l'altra sono doni di Dio per la pace e si estende il vanto per coloro che lo amano. Egli ha visto e misurato la sapienza, ha fatto piovere scienza e conoscenza intelligente, ha esaltato la gloria di quanti la possiedono. Radice di sapienza è temere il Signore, i suoi rami sono abbondanza di giorni. Il timore del Signore tiene lontani i peccati, chi vi persevera respinge ogni moto di collera. (Sir 1,1-21).

È il Signore che ispira il cuore perché faccia il bene. È lo Spirito Santo che ispira quest'uomo, di cui parla il Vangelo di questo giorno, a scacciare i demoni nel nome di Gesù. Chi opera nel nome del Signore non può dire ad un altro che lavora anche lui nel nome del Signore di non operare. Sarebbe come se lo Spirito Santo contraddicesse se stesso. Sarebbe come se un Vescovo, che è proposto da Cristo a parlare nello Spirito Santo, a dare lo Spirito Santo, impedisse ad un vero profeta di profetizzare. Metterebbe lo Spirito Santo in contraddizione con se stesso. In questo caso vi è una sola spiegazione: poiché lo Spirito Santo non può contraddire se stesso, chi proibisce di operare a colui che agisce nello Spirito Santo, di certo non è nello Spirito Santo.

Chi è nello Spirito del Signore riconosce sempre lo Spirito del Signore, qualsiasi cosa Lui faccia attraverso lo strumento umano. Chi non è nello Spirito di Dio, proprio perché manca della luce soprannaturale, non solo non riconosce lo Spirito del Signore, in più lo ostacola, lo mortifica, vorrebbe estinguerlo o spegnerlo. Il Vangelo è la testimonianza storica che quanti erano preposti per dare Dio al popolo del Signore, in nome di Dio, hanno ucciso Dio. Lo hanno crocifisso. Essi non erano in Dio, con Dio.

Gesù è nella pienezza dello Spirito Santo. È avvolto dalla sua luce più piena. Nello Spirito di Dio conosce la verità di quell'uomo e ordina ai discepoli di non impedire che lui possa continuare a scacciare i demoni nel suo nome. In più dona una regola che vale per ogni tempo: chi non lavora contro Gesù è per Gesù. È per Gesù perché lo lascia libero di poter svolgere la sua missione. Nessun ostacolo potrà mai venire da costui. Quanti vorranno convertirsi, lo potranno. Quando desiderano accostarsi per ricevere una parola di verità, lo potranno. Quanti vorranno farsi suoi discepoli, anche questa scelta potrà essere operata con somma libertà. Il non ostacolo è grande bene.

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