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MEDITIAMO LE SCRITTURE (Vol 5) Anno C

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2013 08:20
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07/02/2013 08:38
 
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Movimento Apostolico - rito romano
Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due

L'Annunzio del Vangelo è vera testimonianza da rendere a Dio su fatti storici, eventi realmente accaduti. I discepoli di Gesù sono i testimoni della storia di Dio in mezzo al suo popolo. Storia particolare perché fatta dal Dio Incarnato, dal Figlio Unigenito del Padre con corpo umano, carne umana, vita veramente umana. Essendo il loro annunzio vera testimonianza, si applica ad esso la legge della testimonianza giuridica.

Queste saranno per voi le regole di giudizio, di generazione in generazione, in tutte le vostre residenze. Se uno uccide un altro, l'omicida sarà messo a morte in seguito a deposizione di testimoni, ma un unico testimone non basterà per condannare a morte una persona. (Num 35,29-30).

Qualora si trovi in mezzo a te, in una delle città che il Signore, tuo Dio, sta per darti, un uomo o una donna che faccia ciò che è male agli occhi del Signore, tuo Dio, trasgredendo la sua alleanza, che vada e serva altri dèi, prostrandosi davanti a loro, davanti al sole o alla luna o a tutto l'esercito del cielo, contro il mio comando, quando ciò ti sia riferito o tu ne abbia sentito parlare, infórmatene diligentemente. Se la cosa è vera, se il fatto sussiste, se un tale abominio è stato commesso in Israele, farai condurre alle porte della tua città quell'uomo o quella donna che avrà commesso quell'azione cattiva e lapiderai quell'uomo o quella donna, così che muoia. Colui che dovrà morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni. Non potrà essere messo a morte sulla deposizione di un solo testimone. La mano dei testimoni sarà la prima contro di lui per farlo morire. Poi sarà la mano di tutto il popolo. Così estirperai il male in mezzo a te. (Dt 17,2-7).

Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe». (Dt 30,15-20).

Oltre a questo motivo giuridico della testimonianza, ve n'è un altro fondato sulla carità, sull'aiuto reciproco, sul sostegno vicendevole. Il solo è esposto ad ogni pericolo. È senza difesa, conforto, aiuto, sollievo. In due ognuno è vita per l'altro.

Meglio essere in due che uno solo, perché otterranno migliore compenso per la loro fatica. Infatti, se cadono, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. Inoltre, se si dorme in due, si sta caldi; ma uno solo come fa a riscaldarsi? Se uno è aggredito, in due possono resistere: una corda a tre capi non si rompe tanto presto (Qo 4,9-12).

La legge della comunione e della testimonianza vanno sempre osservate nel dono del Vangelo. La vita si dona attraverso le regole della vita. Questa è vera sapienza.

Il missionario del Vangelo deve andare per il mondo rivestito solo della potenza di Cristo Gesù, della sua stessa fede e della sua grande carità o compassione per le anime. Deve essere presenza di Gesù in mezzo al mondo. Senza questa forza soprannaturale, il Vangelo difficilmente potrà essere donato. Il missionario stesso mai lo potrà vivere e la sua azione sarà fallimentare in tutto. Sarà senza alcun frutto.
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