00 18/04/2011 22:17

Per chi pensasse che il mito del Cristo non sia nato in un un ambiente palestinese, ma che vi fosse stato ambientato da fedeli non Ebrei, risponderemo che pensare di convertire il mondo, incarnando il Salvatore in un ebreo sarebbe come tentare di convertire un francese dell’Ottocento ai culti congolesi, tanto era il disprezzo che nel mondo antico circondava tutto quanto fosse giudeo.

Archeologia ed esegesi ci dicono che in cinque anni Gesù riscosse la Fede di molti nel contesto di una società Ebraica. E’ mancato quindi il tempo per creare un mito e se Gesù non fosse stato effettivamente il Figlio di Dio, non sarebbero mai esistite le gigantesche basi su cui a tutt’ oggi poggia il Cristianesimo Universale.

I Vangeli tacciono su nove decimi della Vita del Loro Protagonista e ciò si può soltanto spiegare con il loro nascere dall’urgenza, quasi dall’affanno di presentare una notizia : "Annunciamo la Tua Morte Signore, proclamiamo la Tua Resurrezione". Tutto il resto, diventa superfluo.

I Vangeli sfuggono ad ogni considerazione di ordine politico. Il Messia è un povero sconfitto eppure lo fanno seppellire con la ricchezza regale testimoniata dai costosissimi aromi di Nicodemo. Durante il Calvario non è testimoniato né un silenzio amaro, né una sola frase minacciosa verso i Romani da parte del popolo.Gesù dice di se stesso: il Mio Regno non è di questo mondo! Ma molte altre considerazioni si potrebbero fare!