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Mons. Bashar Matti Warda, arcivescovo di Erbil, lo dice chiaramente in una sua intervista rilasciata a Gli Occhi della Guerra:


















“Nove chiese su dieci risultano saccheggiate, bruciate o danneggiate. Il messaggio ai cristiani è chiaro: Vi odiamo, non vi vogliamo e non dovete tornare”.
















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Queste drammatiche parole delineano bene la situazione drammatica che i cristiani in Medio Oriente affrontano quotidianamente.


 


A Erbil, capoluogo del Kurdistan nel nord dell’Iraq, sono 10 mila le famiglie rifugiate e chi rimane ha bisogno di tutto, dall’alloggio al cibo, all’assistenza sanitaria.


 


La persecuzione dei cristiani continua dunque incessante e sempre più determinata.


 


I cristiani si sentono sempre meno al sicuro e il governo iracheno non ha ancora iniziato alcuna ricostruzione di villaggi.


 


Ancora una volta siamo di fronte non solo a una grande emergenza umanitaria, ma anche e soprattutto a un’importante lotta per il diritto alla libertà religiosa dei cristiani e la loro permanenza nelle terre dove la nostra fede ha avuto origine!


 


Ancora una volta quindi ti rinnovo l’accorato invito alla preghiera, e se possibile ai tuoi sacrifici, specialmente in questo tempo di Quaresima! È quanto di più potente abbiamo a nostra disposizione per stare vicino a questi cristiani coraggiosi.


 


L’Osservatorio sulla Cristianofobia, se potrà continuare a contare anche sul tuo sostegno, porterà avanti instancabilmente il lavoro di denuncia e di informazione per dare voce a chi non ha voce!


 


Insieme sosterremo il diritto di ogni cristiano di professare la fede in Gesù Cristo e celebrare liberamente ciò che sta a fondamento della vita di tutti noi.

























Spero di averti sempre al mio fianco in questo importante impegno di giustizia e di libertà!