00 17/07/2011 20:57

Massimo Albertin non ha ancora digerito la pesante sconfitta sul crocifisso…

L’uaarino più conosciuto del mondo è senz’altro Massimo Albertin. Il suo nome (e quello di sua moglie, Soile Lautzi) è rimbalzato su ogni quotidiano internazionale quando i due hanno portato davanti alla Corte di Strasburgo (che non è un’istituzione europea) la richiesta di estirpare ogni crocifisso dalle aule scolastiche italiane, in data 3 novembre 2009.

La vicenda si è rivelata essere una delle più efficaci iniziative per l’affermazione dei simboli cristiani in Europa degli ultimi decenni (altro che insipide iniziative di qualche cattolico!). Infatti, grazie a questa famiglia, la presenza dei crocifissi in Italia è letteralmente triplicata, venendo appeso anche nelle aule che da sempre ne erano sprovviste. C'era un resoconto dettagliato in Ultimissima 21/6/10.

Ma non è finita; la Grande Camera della Corte Europea, in data 18/3/11, come tutti sappiamo ha completamente ribaltato la sentenza iniziale, con 15 voti favorevoli contro 2 , creando così, sempre grazie a Massimo Albertin e alla sua consorte italofinlandese, un precedente imprescindibile sulla questione della presenza dei simboli religiosi negli spazi pubblici in tutta Europa e rafforzando finalmente una norma giuridica finora poco chiara. La corte costituzionale del Perù ha infatti già preso spunto da questa sentenza per legittimare la presenza del crocifisso e della Bibbia nei tribunali.