00 16/02/2011 08:45
Dalla Parola del giorno
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la Parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: appena si è osservato, se ne va, e subito dimentica com'era. Chi invece fissa lo sguardo sulla Legge perfetta, la Legge della libertà, e le resta fedele (...), questi troverà la sua felicità nel praticarla.

Come vivere questa Parola?
San Giacomo, dopo aver invitato ad accogliere la Parola docilmente, esorta a metterla in pratica mediante l'immagine dello specchio. Se il mio specchio è la Parola di Dio, bisogna che dopo essermi specchiato nell'ascolto, io metta in ordine la mia vita (nei pensieri, negli atteggiamenti relazionali, nelle scelte); come quando ogni mattina dopo essermi specchiato mi riordino nella persona (specchio me e riordino me, non gli altri!).
Se invece mi specchio e agisco secondo le mie propensioni psichiche, questo specchio si rivela deformante. Se poi mi specchio nell'ascolto della Parola ma non giungo a praticarla come Legge di Dio che si riassume nei due grandi precetti dell'amore, non giungo a realizzare veramente me stesso. Infatti è la Legge dell'Amore che mi rende persona libera e gioiosa perché è proprio della natura dell'amore di rendere liberi e beati quelli che, con la forza dello Spirito, s'impegnano ad amare.

Oggi mi specchierò bene in questa Parola di Giacomo: "Sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira" (1,19). E invocando Gesù, che nel Vangelo di oggi guarisce la cecità, vedrò concretamente che cosa m'impedisce d'essere uomo o donna di profondo ascolto, di parola ben calibrata e saggia, di mitezza