00 21/09/2019 16:30
IL GRANELLINO
(Lc 8,1-3)

Gesù non è affatto un misogino. Egli non è venuto a salvare solo gli uomini ma anche le donne che Gesù guarda con purezza di cuore e non come tanti farisei e scribi che le guardano con occhio di concupiscenza. Al tempo di Gesù c'era un gruppo di farisei che era chiamato: farisei sanguinanti. Questo perché, uscendo di casa, camminavano con occhi bendati per non guardare le donne considerate causa di peccato. Camminando con occhi bendati, andavano a sbattere contro gli spigoli dei muri procurandosi serie ferite.
Le donne amavano Gesù perché si sentivano stimate e amate da Lui. L'amore era così forte per Gesù che lo seguivano ovunque Egli andasse. Non solo. Sovvenivano anche ai bisogni materiali di Gesù e dei suoi discepoli. Nella sua passione fino al Calvario chi rimase accanto a Gesù furono proprio le donne. Non si dimentichi la Veronica che, piena di compassione, andò incontro a Gesù per confortarlo e asciugargli il volto pieno di sputi e sangue.
Le donne che si convertono a Cristo sono le collaboratrici più zelanti e fedeli accanto al parroco. Mi chiedo: come mai oggi, nelle nostre parrocchie, alcuni parroci chiedono solo una collaborazione maschile e rifiutano quella femminile? Forse sono come "i farisei sanguinanti" oppure non hanno nessuna stima della creatura donna?
L'ebreo si alzava al mattino pregando così: “Signore, ti ringrazio che non sono pagano e non sono nato donna!”.
Ho paura che nella Chiesa di oggi esiste qualche personaggio del clero che prega come l'ebreo al tempo di Gesù.
Signore, grazie per la grande presenza femminile nel mio ministero sacerdotale. Amen. Alleluia.