00 14/09/2019 07:54
IL GRANELLINO
(Gv 3,13-17)

Ieri un lettore de IL GRANELLINO mi ha scritto chiedendomi di fare una meditazione sul significato cristiano della croce perché - mi diceva - oggi nelle nostre chiese non si parla più della croce.
Bene, cos'è la croce? La croce è il ponte o la scala che unisce la terra al cielo. La croce è Gesù Cristo che, con il suo Sangue preziosissimo, ci ha riconciliato con il Padre. Chi cammina su questo ponte o chi sale per questa scala avrà la vita eterna, cioè parteciperà alla stessa vita d'amore di Dio Padre Figlio e Spirito Santo. Accogliere Gesù Cristo significa mettere in pratica la Sua parola. La parola di Gesù ci chiama e ci esorta a portare la croce quotidiana. Cos'è questa croce quotidiana? È la conversione quotidiana che ci porta a morire al peccato per vivere in Cristo, nostro Redentore.
Se, per esempio, la Parola di Dio ti chiama a perdonare chi ti sta mettendo in croce, sei esortato a farlo. È ovvio che se perdoni, i pagani ti diranno che sei debole e gli intellettualoidi miscredenti ti diranno che sei stolto. Ma il cristiano, illuminato dallo Spirito Santo, sperimenta che perdonare è segno di fortezza e di sapienza. La fortezza e la sapienza soprannaturale danno l'amore per la croce come fonte di vita eterna.
Dice Gesù: “Chi vuole essere mio discepolo prenda la sua croce e mi segua!". Qual è la croce, cioè qual è la persona, la situazione o la condizione che rifiuti e ti sta mettendo nella ribellione?
Vorrei ricordare che la depressione è sempre il frutto amaro del rifiuto della croce. Amen. Alleluia.