00 24/08/2019 09:06
IL GRANELLINO
(Gv 1,45-51)

A mio avviso la cultura contadina delle generazioni passate poteva senz'altro insegnarci la semplicità del cuore. Ora anche i contadini, contagiati dalla cultura dell'apparire più che dell'essere, hanno perso la loro semplicità. Il mondo, più di ieri, è diventato un palcoscenico gremito di attori. L'attore quando agisce sul palcoscenico, svolge un ruolo che non gli appartiene. L'attore, se è povero, è chiamato a fare il ruolo del ricco; sé è mite, è chiamato a fare il ruolo del violento. E così via. L'attore, insomma, non è mai se stesso sul palcoscenico. Quanti attori sul palcoscenico della vita politica! E lo stiamo vedendo in questi giorni sul palcoscenico della vita politica italiana. Quanti attori sul palcoscenico nella vita sociale. Persone povere che vogliono apparire ricche. Persone ricche che vogliono apparire povere. Persone che davanti ti elogiano e dietro le tue spalle ti disprezzano. Quanti attori sul palcoscenico della vita religiosa! Gente che digiuna di giorno per farsi ammirare e di notte mangia come una belva affamata. Gente che di giorno frequenta le chiese e di notte luoghi dove si consumano le orge. Preti che di giorno danno l'impressione di essere mistici quando sono all'altare e di notte frequentano luoghi abitati dai diavoli.
L'ipocrita non è semplice, non è come un neonato che si presenta in pubblico con la sua nudità. Il neonato si presenta in pubblico senza trucco e orpelli.
Se ti capita di andare a vivere in qualche convento o monastero per qualche giorno e avrai la sorpresa di vedere che anche lì ci sono degli attori, non scandalizzarti e non rimanere deluso, ma abbi il coraggio di dire: "Voi siete un popolo che adorate il Signore con le labbra, ma il vostro cuore è lontano dal Signore". Amen. Alleluia.