00 14/07/2011 12:58
IL FIGLIUOL PRODIGO
Ritornerò alla casa del Padre mio e poi gli chiederò perdono
perché ho sbagliato; Padre no, non sono degno di restare qui,
ma tienimi con te, qui con te.

Ma il Padre che da lontano lo vide si alzò e poi gli corse incontro
ed a lungo lo abbracciò; si faccia festa perché questo figlio che
era perduto, é tornato qui.

IO NON SONO DEGNO
Io non sono degno di ciò che fai per me, Tu che ami tanto uno come me,
Vedi non ho nulla da donare a Te, ma se Tu lo vuoi, prendi me.

Sono come la polvere alzata dal vento, sono come la pioggia caduta dal cielo. Sono come una canna spezzata dall'uragano, se Tu o Signore
non sei con me.

Contro i miei nemici Tu mi fai forte, io non temo nulla e aspetto
la morte. Sento che sei vicino, che mi aiuterai,
ma non sono degno di quello che mi fai.

LASCIATI FARE
RIT. Lasciati fare da chi ti conosce, lasciati fare da chi ama te.

Il Signore sa perfino quanti capelli hai sulla testa;
il Signore sa perfino i nomi delle stelle.

Non ti affannare per sapere cosa mangiare o cosa bere;
il Signore veste anche i gigli del campo.

IN CROCE
Beati tutti quelli che soffrono: domani saranno con me.
Beati tutti quelli che piangono: domani rideranno con me.

RIT. E tu fratello verrai, ti porterò con me
prima che sorga l'alba, sarai alla mensa del Re.

Tu vedi le mie mani bagnate: é il sangue mio per te.
e il sangue é diventato acqua: é per salvare te.

Fa freddo qui sulla croce, svanisce lontano il sole;
alza la tua voce, non sento più le parole.