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Che significa che Cristo è vero Dio e vero uomo?

Il Verbo, che è Dio (Giovanni 1,1), consustanziale al Padre, e cioè un unico Dio con Lui (Nicea I; Giovanni 10,30; Romani 8,9), si è fatto uomo (Giovanni 1,14), composto di corpo e anima razionale, consustanziale a noi per l’umanità, simile in tutto a noi, fuorché nel peccato (Calcedonia; Atti 2,27; Ebrei 4,15). Si è fatto uomo, non per conversione della divinità in carne – poiché Dio è immutabile (Malachia 3,6) – ma per assunzione dell’umanità in Dio. Il Verbo, prendendo forma umana (Giovanni 1,14; Filippesi 2,5-8; 1 Timoteo 3,16; 1 Giovanni 4,2), pur diventando pienamente uomo non ha cessato di essere pienamente Dio (Giovanni 10,30; 14,9; Colossesi 2,9). Allo stesso modo, dopo la crocifissione, Egli non ha cessato di essere pienamente uomo (Luca 24,36-43; Giovanni 20,24-29; Atti 1,3; 2,27. 31; Ebrei 13,8).

Quindi Gesù Cristo è pienamente Dio e pienamente uomo in perpetuo. Le due nature sussistono nell’unica persona, senza confusione né mutamento né divisione né separazione. Perciò, Cristo non è un semidio né un uomo abitato dal Verbo né tantomeno Dio si è convertito in carne. Ma il Verbo, che è Dio, ha assunto la natura umana e perciò Cristo è vero Dio e vero uomo. Signore di Davide secondo la divinità, figlio di Davide secondo la carne. È veramente Dio, perché generato dalla sostanza del Padre fin da l’eternità, ed è veramente uomo, perché nato nel tempo dalla sostanza della madre.

È uguale al Padre secondo la divinità, ed è inferiore al Padre secondo l’umanità. E tuttavia, benché sia Dio e uomo, non è duplice ma è un solo Cristo. Come infatti anima razionale e carne sono un solo uomo, così Dio è uomo sono un solo Cristo (Simbolo atanasiano). La persona divina del Figlio, è chiamata «Verbo» (Giovanni 1,1. 14; 1 Giovanni 1,1) per dire a noi che questa generazione da parte del Padre è una generazione per via di intelletto. Tuttavia non dobbiamo pensare che, essendo generato, il Figlio (o Verbo di Dio) abbia avuto un principio nel tempo.
Infatti, Colui che è stato generato, è anch’Egli fin da l’eternità, assieme a Colui che l’ha generato. Anzitutto, non ci fu mai un solo istante nel quale Dio, che è fin da l’eternità, fosse privo di intelligenza e quindi del suo proprio Verbo. Inoltre, il Verbo ha fatto tutte le cose (Giovanni 1,3; Colossesi 1,16), e quindi anche i tempi, che fanno parte della creazione. Perciò come potrebbe, Colui che ha fatto i tempi, avere un principio nel tempo? Egli è prima di tutte le cose (Colossesi 1,17).