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Il CASO
[tratto dal libro "La Vera Religione" di don Pasqualino Fusco]

Tutte le meraviglie che vediamo nell'universo e nella natura hanno avuto una mente che le ha create ed organizzate o tutto ciò è dovuto al caso?

Chiamiamo CASO la concomitanza di varie cause che si incontrano nel loro agire e producono un effetto insperato, senza che il loro incontro e la loro produzione siano stati previsti e voluti da un essere intelligente. Il caso può produrre effetti meravigliosi come raffigurazioni approssimative, ritrovamenti impensati, combinazioni utili. Il caso è stato studiato dall'alta matematica moderna e da questo studio sono state dedotte alcune leggi.

LEGGI DEL CASO

1 - La prima legge del caso è l'irregolarità. Esso è incostante: avvengono cioè casi fortunati, ma non si ripetono in serie.
2 - La seconda legge è la mancanza di un piano che coordini tutte le parti e le unifichi, piano che invece troviamo evidentissimo nelle opere d'arte o di tecnica dovute ad un essere intelligente.
3 - Il caso è necessariamente incostante. Anche se il caso avesse prodotto un insieme complicato di parti che concorrono al medesimo fine, subito dopo lo distruggerebbe, perché è assolutamente contraria alla sua natura di forza cieca l'azione conservatrice in favore di qualche fortunata combinazione e tanto più la produzione ripetuta o addirittura in serie di essa.
4 - Il caso non è graduale. È più probabile che si formi improvvisamente per caso qualche cosa, piuttosto che gradualmente. La gradualità, infatti, suppone una ripetizione in serie di casi miracolosi sempre più complessi nella stessa linea.

Sono appunto queste caratteristiche: irregolarità, mancanza di un piano, non gradualità e l'incostanza che ci permettono di distinguere i prodotti del caso dalle opere di esseri intelligenti.